Isnilon Totoni Hapilon

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Hapilon nel 2000

Isnilon Totoni Hapilon, noto anche con lo pseudonimo di Abu Abdullah al-Filipini (Lantawan, 18 marzo 1966Marawi, 16 ottobre 2017), è stato un terrorista e guerrigliero filippino.

Fra i terroristi più ricercati del sud-est asiatico, è il comandante del gruppo Abu Sayyaf, organizzazione terroristica rimasta a lungo affiliata con al-Qaida e avente base nella regione di Mindanao. Nel 2014, dopo aver prestato ufficialmente giuramento ad Abu Bakr al-Baghdadi,[1] è stato nominato "emiro nelle Filippine" dall'autoproclamato Stato Islamico.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Isnilon Totoni Hapilon nasce a Lantawan, nella provincia di Basilan, il 18 marzo 1966. Studia all'Università delle Filippine, dove ottiene una laurea in ingegneria.

Sin dagli inizi degli anni novanta è autore di numerosi omicidi e rapimenti, mentre a partire dal 24 febbraio 2006 è inserito dalla Federal Bureau of Investigation statunitense nella lista dei terroristi più ricercati (Most Wanted) al mondo, così come i comandanti del gruppo Abu Sayyaf Jainal Antel Sali Jr. e Khadaffy Abubakar Janjalani.

A seguito della morte di Janjalani nel settembre 2006 e di Sali nel gennaio 2007, prende le redini dell'organizzazione terroristica Abu Sayyaf e sfugge nel frattempo a numerosi tentativi di cattura dell'esercito filippino. Da decenni fedeli ad al-Qaida, nel 2014 Hapilon e i suoi uomini prestano ufficialmente giuramento ad Abu Bakr al-Baghdadi, califfo dell'autoproclamato Stato Islamico. Il comandante filippino viene quindi nominato "emiro nelle Filippine" ed incaricato di organizzare operazioni nell'arcipelago filippino a nome dell'entità terroristica.[3]

Secondo lo storico e ricercatore francese Romain Caillet, nel gennaio 2016 Hapilon assume il comando di tutte le forze terroristiche presenti nelle Filippine. Nel corso dei mesi successivi è poi impegnato in un tentativo di conciliazione tra il gruppo Abu Sayyaf e quello Maute, con l'obbiettivo di stabilire un califfato islamico nella regione di Mindanao.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Abu Sayyaf rebels pledge allegiance to ISIS, su manilatimes.net, 11 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2016).
  2. ^ (EN) Islamic State details activity in the Philippines - The Long War Journal, su longwarjournal.org.
  3. ^ Francesco Bussoletti, Terrorismo, l'Isis punta al sud est asiatico e crea una "provincia" nelle Filippine, il Velino, 28 giugno 2016. URL consultato il 26 maggio 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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