Isnilon Totoni Hapilon

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Isnilon Hapilon)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Hapilon nel 2000

Isnilon Totoni Hapilon, noto anche con lo pseudonimo di Abu Abdullah al-Filipini (Lantawan, 18 marzo 1966Marawi, 16 ottobre 2017), è stato un terrorista e guerrigliero filippino.

Fra i terroristi più ricercati del sud-est asiatico, è il comandante del gruppo Abu Sayyaf, organizzazione terroristica rimasta a lungo affiliata con al-Qaida e avente base nella regione di Mindanao. Nel 2014, dopo aver prestato ufficialmente giuramento ad Abu Bakr al-Baghdadi,[1] è stato nominato "emiro nelle Filippine" dall'autoproclamato Stato Islamico.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Isnilon Totoni Hapilon nasce a Lantawan, nella provincia di Basilan, il 18 marzo 1966. Studia all'Università delle Filippine, dove ottiene una laurea in ingegneria.

Sin dagli inizi degli anni novanta è autore di numerosi omicidi e rapimenti, mentre a partire dal 24 febbraio 2006 è inserito dalla Federal Bureau of Investigation statunitense nella lista dei terroristi più ricercati (Most Wanted) al mondo, così come i comandanti del gruppo Abu Sayyaf Jainal Antel Sali Jr. e Khadaffy Abubakar Janjalani.

A seguito della morte di Janjalani nel settembre 2006 e di Sali nel gennaio 2007, prende le redini dell'organizzazione terroristica Abu Sayyaf e sfugge nel frattempo a numerosi tentativi di cattura dell'esercito filippino. Da decenni fedeli ad al-Qaida, nel 2014 Hapilon e i suoi uomini prestano ufficialmente giuramento ad Abu Bakr al-Baghdadi, califfo dell'autoproclamato Stato Islamico. Il comandante filippino viene quindi nominato "emiro nelle Filippine" ed incaricato di organizzare operazioni nell'arcipelago filippino a nome dell'entità terroristica.[3]

Secondo lo storico e ricercatore francese Romain Caillet, nel gennaio 2016 Hapilon assume il comando di tutte le forze terroristiche presenti nelle Filippine. Nel corso dei mesi successivi è poi impegnato in un tentativo di conciliazione tra il gruppo Abu Sayyaf e quello Maute, con l'obbiettivo di stabilire un califfato islamico nella regione di Mindanao.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Abu Sayyaf rebels pledge allegiance to ISIS, su manilatimes.net, 11 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2016).
  2. ^ (EN) Islamic State details activity in the Philippines - The Long War Journal, su longwarjournal.org.
  3. ^ Francesco Bussoletti, Terrorismo, l'Isis punta al sud est asiatico e crea una "provincia" nelle Filippine, il Velino, 28 giugno 2016. URL consultato il 26 maggio 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]