Isabella Giannola

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Isabella Giannola (Erice, 16 agosto 1943) è un'avvocata e giurista italiana, prefetta[1] di Siena, dal 2000 al 2003, la prima donna a coprire la carica di prefetto in Sicilia (a Caltanissetta il 15 maggio 1997) e la prima donna nominata ai vertici dei servizi segreti, come vice direttrice del Cesis nel 2007.

Infanzia e istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Nasce il 16 agosto 1943 a Erice in provincia di Trapani da Antonino Giannola e Giuseppina D'Agostino. È sposata ed ha tre figli.

Nel 1964 consegue il diploma di laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Palermo. Presso la stessa Università ottiene il diploma di perfezionamento in Diritto Regionale e quella dell’abilitazione all’esercizio della professione di avvocata.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giannola inizia la sua carriera nel settembre 1967 nella prefettura di Palermo, dove in seguito dirige l’Ufficio Elettorale Provinciale e la Divisione Amministrativa[2].

Viene promossa alla qualifica di viceprefetto ispettore dal 30 novembre 1982 ed a quella di viceprefetto dal 1º gennaio 1987. Dal gennaio 1991 svolge le funzioni di vice commissario dello Stato per la Regione Siciliana e dall’aprile 1993 vice commissario dello Stato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Nel marzo 1996 diventa commissario prefettizio del Comune di Brindisi.

Diventa la prima donna in Sicilia a ricoprire la carica di prefetto, a Caltanissetta dal 15 maggio 1997, mentre il 20 dicembre 2000 viene nominata prefetta di Siena, carica che manterrà fino al 27 luglio 2003.

Dal 28 luglio 2003 le viene assegnato l'incarico di vice capo di gabinetto del Ministero dell’Interno per l’espletamento delle funzioni vicarie.

Nel settembre 2006 viene indicata come referente per le iniziative promosse in attuazione della decisione n. 771/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in data 17 maggio 2006, che istituisce l'”Anno europeo delle pari opportunità per tutti (2007)”[3]

Partecipa al gruppo di lavoro per il trattamento degli aspetti amministrativo-procedurali in materia di edilizia universitaria costituito presso il Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica.

Nel settembre 2015, quando è già in pensione e grazie al suo impegno nella società civile, viene nominata dal nuovo presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, Mario Fontana, insieme ad Antonio Coppola (civilista, avvocato dei Mattarella), come primi amministratori giudiziari in seguito all’indagine della procura di Caltanissetta sui beni confiscati e sequestrati alla mafia[4]. Giannola si occupa della gestione del patrimonio della famiglia Rappa, valutato circa 800 milioni, Coppola dell’amministrazione dei negozi Bagagli, entrambi sequestrati per mafia. Gestioni amministrate fino ad allora dall’avvocato Walter Virga, che presenta le sue dimissioni in seguito al suo coinvolgimento nell’indagine della Procura di Caltanissetta.

Il 7 marzo 2007 viene reso pubblico l'annuncio della sua nomina come vice direttrice del CESIS, la prima volta in Italia di una donna ai vertici dei servizi segreti. Viene nominata dal Consiglio dei Ministri insieme al generale della Guardia di Finanza Emilio Spaziante[5] ad affiancare il generale Giuseppe Cucchi.

Dopo il terremoto che ha colpito Emilia-Romagna nel 2012, insieme ad una squadra di esperti, soprattutto provenienti dalle regioni più colpite dai terremoti (Umbria e Marche), viene chiamata dal presidente delle giunta Vasco Errani - nominato commissario straordinario per il sisma - per vigilare sulla trasparenza degli appalti per la ricostruzione. Sia lei che tutti gli altri consulenti non hanno percepito nessun compenso[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]