I briganti (romanzo)

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I briganti
Illustrazione all'opera (XV secolo)
AutoreLuo Guanzhong, Shi Nai'an
1ª ed. originaleXV secolo
Genereromanzo
Lingua originalecinese

I briganti è un romanzo storico cinese del XV secolo, ambientato nella fase finale della dinastia Song settentrionale (circa 1100 d.C.), composto da 114 capitoli raccolti in 25 volumi e costituisce uno dei quattro grandi romanzi classici cinesi.

Il titolo originale del romanzo è Shui-Hu-Chuan (cinese tradizionale: 水滸傳, cinese semplificato: 水浒传, pinyin: Shuǐhǔ Zhuàn), letteralmente traducibile come "Storia in riva all'acqua", ma pubblicato in Italia come I briganti. È noto anche coi nomi: Tutti gli uomini sono fratelli e Le paludi del monte Liang.

Vi si narra l'avventurosa epopea di una banda di 108 briganti, invincibili in campo aperto, diabolicamente astuti nella guerriglia, temerari nel pericolo, spietati nella vendetta.

Questi masnadieri non sono soltanto uomini d'arme e di rapina, ma cavalieri fedeli a un semplice e generoso ideale, che accorrono là dove l'ingiustizia opprime i deboli e gli inermi e ovunque ci sia la corruzione; sempre disposti, tra una battaglia e l'altra a concedersi solennissime sbronze.

Ai funzionari del Celeste Impero sorpresi a leggere questo libro le autorità del tempo sospendevano lo stipendio per molti mesi; e questo accanimento della censura indica abbastanza bene la straordinaria vitalità polemica dell'opera.

I briganti sono l'esempio più famoso di un genere di romanzo cinese che, tra l'eroico e il picaresco, si può avvicinare alla Chanson de geste del medioevo occidentale, ed ha schemi narrativi comuni a quelli delle avventure dei Cavalieri della Tavola Rotonda e di Robin Hood.

Indice dei 108 eroi

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Padre Fondatore
  • Chao Gai
I "36 Spiriti Celesti" o "36 Capi Celesti"
  • Song Jiang
  • Lu Junyi detto "Unicorno di Giada"
  • Wu Yong detto "il Mago"
  • Gongsun Sheng detto "il Drago nelle nubi"
  • Guan Sheng detto "Alabarda"
  • Lin Chong detto "Testa di Leopardo"
  • Qin Ming detto "Tuono"
  • Huyuan Zhuo detto "Due mazze"
  • Hua Rong
  • Chai Jin detto "Piccolo turbine"
  • Li Ying detto "Falco"
  • Zhu Tong detto "bella barba"
  • Lu Zhishen o Lu Ta detto "Lu il sagace" ed anche "monaco di ferro"
  • Wu Song detto "il monaco"
  • Dong Ping detto "Generale doppia lancia"
  • Zhang Qing detto "Freccia silente"
  • Yang Zhi detto "Faccia blu"
  • Xu Ning detto "Lanciere d'acciaio"
  • Suo Chao detto "l'Audace"
  • Dai Zhong detto "corridore magico"
  • Liu Tang detto "Diavolo rosso"
  • Li Kui detto "Turbine nero"
  • Shi Jin detto "nove draghi tatuati"
  • Mu Hong detto "lo scatenato"
  • Lei Heng detto "Tigre alata"
  • Li Jun detto "il drago del fiume"
  • Ruan Xiaoer
  • Zhang Heng detto "il Barcaiolo"
  • Ruan Xiaowu
  • Zhang Shun detto "Scia Bianca"
  • Ruan Xiaoqi
  • Yang Xiong
  • Yan Qing detto "rondine verde"
  • Shi Xiu
  • Xie Zhen detto "Serpe con due teste"
  • Xie Bao detto "Scorpione con due code"
I "72 Guerrieri Terreni" o "72 Amici Terreni"
  • Zhu Wu
  • Huang Xin
  • Sun Li
  • Xuan Zan
  • Hao Si-wen
  • Han Tao
  • Peng Qi
  • Shan Ting-gui
  • Wei Ding-guo
  • Xiao Rang
  • Pei Xuan
  • Ou Peng
  • Deng Fei
  • Yan Shun
  • Yang Lin
  • Ling Zhen
  • Jiang Jing
  • Lu Fang
  • Guo Sheng
  • An Dao-quan
  • Huangfu Duan
  • Wang Ying detto "Piccola Tigre"
  • Hu San Niang
  • Bao Xu
  • Pan Rui
  • Kong Ming
  • Kong Liang
  • Xiang Chong
  • Li Gun
  • Jin Da-jian
  • Ma Lin
  • Tong Wei
  • Tong Meng
  • Meng Kang
  • Hou Jian
  • Chen Da
  • Yang Chun
  • Zheng Tian-shou
  • Tao Zong-wang
  • Song Qing
  • Yue He
  • Gong Wang
  • Ding De-sun
  • Mu Chun
  • Cao Zheng
  • Song Wan
  • Du Qian
  • Xue Yong
  • Shi En
  • Li Zhong
  • Zhou Tong
  • Tang Long
  • Du Xing
  • Zou Yuan
  • Zou Run
  • Zhu Gui
  • Zhu Fu
  • Cai Fu
  • Cai Qing
  • Li Li
  • Li Yun
  • Jiao Ting
  • Shi Yong
  • Sun Xin
  • Gu Dasao
  • Zhang Qing detto "l'ortolano"
  • Sun Er Niang
  • Wang Ding-liu
  • Yu Bao-si
  • Bai Sheng
  • Shi Qian
  • Duan Jing-zhu
  • Una prima riduzione cinematografica dell'opera venne realizzata nel 1972 a Hong Kong dallo Studio Shaw per la regia di Chang Cheh, con David Chiang nel ruolo di Lin Chung e Tetsuro Tamba nel ruolo di Kao Chu. Il film durava due ore nella versione originale, e si manteneva fedele all'impianto narrativo del romanzo. Tuttavia la versione distribuita per il mercato internazionale con il titolo The Seven Blows of the Dragon, in italiano 'Le Sette Anime del Drago' venne accorciata di 40 minuti. In Italia il film venne distribuito con il titolo Piedi d'acciaio per via del filone dei film di Kung fu, all'epoca molto popolare. Il sequel realizzato nel 1973 è stato recentemente pubblicato in un'edizione in DVD con sottotitoli in italiano con il titolo: I sette guerrieri del Kung Fu.
  • La più recente versione cinematografica del romanzo è stata prodotta nel 1992 nuovamente a Hong Kong, e distribuita nei paesi occidentali con il titolo All Men Are Brothers: Blood of the Leopard.
  • Nel 1973 l'emittente televisiva giapponese Nippon Television produsse Sui Ko Den (giapponese: 水滸伝), una riduzione in 26 puntate di 50 minuti l'una del classico romanzo cinese con gli attori Atsuo Nakamura e Kei Satō nei ruoli principali di Lin Chung e Kao Chu. Lo sceneggiato venne filmato in esterni nella Repubblica Popolare Cinese, e fu la prima co-produzione dal 1949 della Cina con un Paese non comunista. Il successo della serie fu strepitoso in Giappone ed in molti Paesi stranieri, tra cui l'Italia dove venne trasmessa nel 1979 dalla RAI con il titolo La frontiera del drago, e replicata l'anno seguente su Telemontecarlo.
  • La serie animata Hero 108 è basata sul romanzo. Racconta la guerra tra umani e animali e della missione dei protagonisti per riportare la pace tra le due razze. Gli eroi sono basati su quelli del romanzo e tra i protagonisti sono presenti alcuni come: Lin Chung, Mighty Ray (Lei heng), Mystique Sonia (Sun Erniang) e Jumpy Ghostface (Du Xing).

Una prima versione a fumetti dell'opera venne realizzata dall'artista giapponese Mitsuteru Yokoyama e pubblicata a puntate sul settimanale Kibô Life dal 1967 al 1971, ed in seguito raccolta in 8 volumi dalla casa editrice Ushio di Tokyo.

Magnus inizia nel 1973 a un fumetto ispirato a I briganti, di cui però riesce a pubblicare intervallati nel tempo solo i primi quattro volumi dei sei previsti.

Le prime traduzioni del romanzo in altre lingue di cui si hanno notizie furono quelle in giapponese, di cui la più antica risale al 1757. Ne vennero realizzate in seguito altre, la più famosa delle quali venne pubblicata nel 1805 corredata da stampe realizzate dal famoso artista Hokusai, che riscosse un enorme successo di vendite. Nel 1827 un editore commissionò all'incisore Kuniyoshi Utagawa una serie di stampe raffiguranti i 108 personaggi della storia. Queste stampe, pubblicate tra il 1827 ed il 1830, resero l'autore famoso e sono ancora oggi considerate tra i migliori lavori del genere.

Una delle prime traduzioni in inglese dell'opera fu quella della scrittrice statunitense Pearl S. Buck, pubblicata nel 1933 con il titolo All Men Are Brothers. Nonostante essa contenga molte imprecisioni sui nomi dei personaggi, viene tuttavia considerata importante per la diffusione negli USA della conoscenza di questo lavoro letterario.

La prima traduzione parziale del romanzo in lingua italiana venne eseguita da Alfonso Andreozzi e pubblicata a Firenze nel 1883 con il titolo Il dente di Budda. Per vedere la prima edizione italiana dell'intero romanzo con il titolo I briganti (tradotto non dall'originale cinese ma dall'edizione tedesca) bisognerà attendere il 1956.

La nuova edizione integrale è stata curata da Luni Editrice nel 2015.

Edizioni italiane

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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