Her Story

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Her Story
videogioco
PiattaformaMicrosoft Windows, macOS, iOS, Android
Data di pubblicazioneWindows, macOS, iOS:
Mondo/non specificato 24 giugno 2015

Android:
Mondo/non specificato 25 giugno 2016

GenereAvventura
TemaInvestigativo
OrigineRegno Unito
SviluppoSam Barlow
PubblicazioneSam Barlow
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputTouch screen
SupportoDownload
Distribuzione digitaleSteam

Her Story è un film interattivo, creato e sviluppato da Sam Barlow, scrittore e designer di Silent Hill: Shattered Memories.[1], pubblicato il 24 giugno 2015 e disponibile per Microsoft Windows, OS X, iOS e Android.[2]

Alla sua uscita, il gioco ha ottenuto recensioni positive raggiungendo la quota di 100 000 copie vendute in un mese.[3] Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui il Game of the Year nel 2015.[4]

Il gioco rappresenta il primo progetto indipendente di Barlow successivamente allo scioglimento di Climax Studios, la casa di sviluppo di cui faceva parte.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La narrazione della trama procede in maniera non-lineare tramite la visualizzazione di video che inizialmente mostrano una donna, che afferma di chiamarsi Hannah Smith, interrogata dalla polizia riguardo alla scomparsa del marito Simon. Successivamente si scopre la morte di quest'ultimo.

Negli interrogatori, Hannah ammette di aver avuto dei problemi nella sua relazione, ma possiede un alibi per la sera dell'omicidio. Guardando gli interrogatori, si scoprono delle incongruenze riguardo all'identità di Hannah. Lividi e tatuaggi che spariscono da un giorno all'altro fanno allertare il poliziotto, che sottopone Hannah alla macchina della verità. Si scopre così che Hannah non è una sola donna ma è interpretata da due gemelle, Hannah ed Eve, separate alla nascita dall'ostetrica Florence. Quest'ultima, vedova di un reduce di guerra e follemente desiderosa di avere un figlio, convince la madre della morte naturale di Eve e la accudisce in segreto come fosse sua figlia.

Le due gemelle non erano a conoscenza dell'esistenza l'una dell'altra, si sono incontrate solo qualche anno dopo e a quel punto hanno deciso di agire come una singola persona, tenendo insieme un diario contenente delle regole per impersonare Hannah ed assumere così la medesima identità.

Alla morte dell'ostetrica, Eve si trasferisce nella mansarda della sorella. Dopo il loro incontro, Hannah inizia ad uscire con Simon, suo collega di lavoro alla vetreria. Nonostante le regole del diario lo vietassero, la gemella intraprende una relazione intima con Simon e resta incinta. Questo fa arrabbiare Eve, che tenta di avere un bambino da altri uomini, ma scopre di essere sterile. All'ottavo mese Hannah perde il bambino.

Dopo anni, Simon incontra Eve nel bar in cui lei fa la cantante e consumano un rapporto intimo da cui scaturisce la gravidanza di Eve.[5] Il giorno del compleanno di Hannah, Simon le regala uno specchio fatto a mano, ma i due hanno una discussione e la ragazza rivela di avere una sorella gemella che aspetta un bambino. Simon capisce subito di essere il padre e lascia Hannah decidendo di stare con Eve.

Secondo ciò che dice Eve negli interrogatori, Hannah le ruba la parrucca che usava nelle sue attività autonome e si incontra con Simon, il quale le regala uno specchio molto simile a quello precedentemente regalato ad Hannah. Ne scaturisce una lite furiosa che porta Hannah a perdere il controllo e a colpire mortalmente Simon con un pezzo di vetro dello specchio. Eve torna a casa e trova Hannah sotto shock vicino al corpo di Simon. È in quel momento che le sorelle decidono di inventarsi un alibi e denunciare alla polizia la scomparsa di Simon.

Quando il giocatore visualizza la maggior parte dei video, si apre una finestra di chat che gli chiede se ha finito. Una volta data la risposta affermativa, il giocatore scopre di essere Sarah, la figlia di Eve. La chat chiede a Sarah se ha compreso le motivazioni alla base delle azioni di sua madre e infine le chiede di incontrarla fuori.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Her Story è un gioco investigativo in video full-motion[6]; il gameplay si basa sull'interazione con un computer, contenente diversi file di testo, un cestino, il minigioco Mirror Game con strutture simili al gioco Othello e un database della polizia chiamato "L.O.G.I.C.". Una volta aperto il gioco, il giocatore potrà vedere nel database 5 brevi video ambientati nel 1994, riguardanti un interrogatorio della polizia nei confronti di una donna (interpretata da Viva Seifert).

Lo scopo del gioco è di indagare sul caso, guardando attentamente i video e digitando nella barra di ricerca del database le parole-chiave che devono essere scoperte dal giocatore e che permettono di sbloccare nuovi video. Il database è dotato di una griglia costituita da quadratini che rappresentano tutti i video contenuti al suo interno. I quadratini rossi indicano i video non ancora visualizzati, mentre i quadratini verdi segnalano i video già visualizzati.[7]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco è stato ideato e sviluppato da Sam Barlow, il quale voleva creare un gioco investigativo fin da quando lavorava al Climax Studios, ma ha deciso di lavorare al progetto in maniera indipendente. L'idea per il gioco è stata ispirata da un programma poliziesco degli anni '90, Homicide: Life on the Street. A Barlow piaceva l'idea dell'interrogatorio con il principale sospettato e pensava che una presentazione simile avrebbe reso il gioco un indie intelligente. Con l'idea in mente, Barlow scrisse il copione, da far recitare all'attrice Viva Siefert, con la quale aveva già lavorato in precedenza.[8] L'intenzione di Barlow era di creare un prodotto valido nonostante il budget limitato. Lo sviluppatore decise di darsi un anno di tempo.[9]

(EN)

«I didn’t really want to make a game that would feel like, if Sam had had another few million, this would be a better game.»

(IT)

«Non voglio creare un gioco che faccia pensare che se Sam avesse avuto un altro paio di milioni, il gioco sarebbe venuto fuori meglio.»

[9]

Her Story è stato rilasciato su Steam e lo sviluppo è stato reso possibile grazie al supporto di Indie Fund.[10] Il gioco è stato pubblicato il 24 giugno 2015 per Microsoft Windows, OS X e iOS.[2] Una versione per Android è stata distribuita il 29 giugno 2016.[11] Secondo Barlow giocare Her Story su un dispositivo mobile è un'esperienza da divano.[12]

Colonna sonora e audio[modifica | modifica wikitesto]

Barlow voleva che l'audio fosse autentico, così che il giocatore potesse immedesimarsi. Aggiunse al gioco veri suoni d'ambiente, utilizzò una vecchia tastiera per riprodurre i suoni tipici del pc, aggiunse anche i rumori del mouse, la sirena della polizia, i suoni di avvio del computer e altri suoni di apparecchiature elettroniche.[13]

Per la colonna sonora, si affidò al musicista e compositore Chris Zabriskie, che compose per lui otto brani musicali.[14]

Sequel[modifica | modifica wikitesto]

Sam Barlow ha annunciato attraverso la piattaforma Twitter di essere al lavoro sulla sceneggiatura di un sequel per Her Story. Non sarà un seguito diretto ma spirituale, recitato anch'esso in live action.[15]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

IGF 2016[16]

  • -Seumas McNally Grand Prize
  • -Excellence in Narrative

BAFTA 2016[17]

  • -Game Innovation
  • -Debut Game
  • -Mobile & Handheld

IndieCade 2015[18]

  • -Grand Jury Award

The Game Awards 2015[19]

  • -Best Narrative
  • -Best Performance

Golden Joysticks 2015[20]

  • -Breakthrough Award

GDC Awards 2016[21]

  • -Innovation Award
  • -Best Narrative
  • -Best Handheld/Mobile

Develop Awards 2016[22]

  • -Use of Narrative
  • -Micro Studio
  • -New Games IP – PC/console

Geneva International Film Festival 2015[23]

  • -Reflet d’Or for Best Transmedia Project

Ars Independent Festival[24]

  • -Special Distinction

12th IMGA[25]

  • -Grand Prix
  • -Excellence in Innovation
  • -Excellence in Storytelling

SXSW Gaming Awards 2016[26]

  • -Best Mobile Game

Emotional Game Awards 2016[27]

  • -Best Emotional Mobile & Handheld

Webby Awards 2016[28]

  • -Best Mobile Game

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) About - HER STORY, su Sito ufficiale. URL consultato il 20 maggio 2017.
  2. ^ a b (EN) Purchase Her Story, su Sito ufficiale. URL consultato il 20 maggio 2017.
  3. ^ Lorenzo Antonelli, Ottimo successo per Her Story: centomila copie in un mese!, su IGN, 11 agosto 2015. URL consultato il 20 maggio 2017.
  4. ^ (EN) Philip Kollar, Polygon's 2015 Games of the Year #1: Her Story, su Polygon. URL consultato il 20 maggio 2017.
  5. ^ Dario Scarpello, Her Story: spoiler e spiegazione della trama, su NRSGamers, 24 agosto 2016. URL consultato il 20 maggio 2017.
  6. ^ (EN) Chloi Rad, Her Story is an FMV Adventure Coming to PC and iOS on June 24, su IGN, 3 giugno 2015. URL consultato il 20 maggio 2017.
  7. ^ (EN) Joe Donnelly, Her Story review: Play detective in this profound, gripping live-action interactive drama, su Showbiz, 24 giugno 2015. URL consultato il 20 maggio 2017.
  8. ^ Kirk McKeand, The making of Her Story, su pocketgamer.biz, 13 ottobre 2015. URL consultato il 22 maggio 2017.
  9. ^ a b (EN) Craig Chapple, Crime pays: The making of Her Story, su Develop, 10 agosto 2015. URL consultato il 20 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2017).
  10. ^ Indie Fund Now Backing Her Story, su indie-fund.com, 28 maggio 2015. URL consultato il 23 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2017).
  11. ^ Samuele Zaboi, Her Story disponibile per Android, su spaziogames.it, 29 giugno 2016. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2016).
  12. ^ Matthew Jarvis, His Story: Sam Barlow on creating one of this year's most talked-about indie hits, Her Story, su mcvuk.com, 30 luglio 2015. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2016).
  13. ^ KirkMckeand, The Making of Her Story, su pocketgamer.biz. URL consultato il 23 maggio 2017.
  14. ^ Sound Credits, su herstorygame.com. URL consultato il 23 maggio 2017.
  15. ^ Tamoor Hussain, Her Story 2 in the Works, Creator Confirms it's a Spiritual Successor, su gamespot.com, 25 gennaio 2016. URL consultato il 23 maggio 2017.
  16. ^ (EN) Jonathon Dornbush, IGF Awards 2016 winners include Her Story, Oxenfree, Cibele, su Entertainment Weekly, 17 marzo 2016. URL consultato il 20 maggio 2017.
  17. ^ Lorenzo Delli, Tutti i vincitori dei BAFTA Awards 2016: gran successo per Her Story e Rocket League (e per Fallout 4), su SmartWorld, 11 aprile 2016. URL consultato il 20 maggio 2017.
  18. ^ (EN) Rob Manuel, 2015 IndieCade Award Winners, su Geek & Sundry, 26 ottobre 2015. URL consultato il 20 maggio 2017.
  19. ^ Stefania Sperandio, The Game Awards, Her Story vince il premio Miglior Narrativa, su SpazioGames.it, 4 dicembre 2015. URL consultato il 20 maggio 2017 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  20. ^ Dan Silver, The 2015 Golden Joystick Awards, su TheSun.co.UK, 30 ottobre 2015. URL consultato il 22 maggio 2017.
  21. ^ Jonathon Dornbush, GDC Awards 2016 winners include The Witcher 3, Her Story, su ew.com, 17 marzo 2016. URL consultato il 22 maggio 2017.
  22. ^ James Batchelor, A good night for Witcher III and Her Story at 2016 Develop Awards, su mcvuk.com, 14 luglio 2016. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2016).
  23. ^ Awards 2015, su tous-ecrans.com, 2015. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2017).
  24. ^ Her Story, Ars Independent Festival, su arsindependent.pl, 2015. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2018).
  25. ^ Announcing the 12th IMGA Winners, su imgawards.com, 17 marzo 2016. URL consultato il 22 maggio 2017.
  26. ^ Jonathon Dornbush, SXSW Gaming Awards 2016 winners, su ew.com, 21 marzo 2016. URL consultato il 22 maggio 2017.
  27. ^ Emotional Games Awards, su emotionalgamesawards.com, 2016. URL consultato il 22 maggio 2017.
  28. ^ The Webby Awards winners, su webbyawards.com, 2016. URL consultato il 22 maggio 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN13164959628524022109
  Portale Videogiochi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di videogiochi