Haemulon chrysargyreum

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Haemulon chrysargyreum
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Osteichthyes
Superordine Acanthopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Percoidei
Famiglia Haemulidae
Genere Haemulon
Specie H. chrysargyreum
Nomenclatura binomiale
Haemulon chrysargyreum
Günther, 1859

Haemulon chrysargyreum (Günther, 1859) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Haemulidae[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

H. chrysargyreum è endemico dell'oceano Atlantico occidentale tropicale con areale che va dallaFlorida meridionale alle isole brasiliane Atol das Rocas e Fernando de Noronha comprendendo le Bahamas e il mar dei Caraibi[1][3][4].

Frequenta le barriere coralline e i fondi duri in posizioni esposte al mare, è comune fra i coralli ramificati del genere Acropora. I giovanili si trovano soprattutto nelle praterie di Thalassia[1][3][4].

La distribuzione batimetrica va da 0 a 25 metri di profondità[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie ha corpo abbastanza affusolato, con dorso poco elevato. Gli occhi sono grandi mentre la bocca è orizzontale, piccola, e non raggiunge la verticale del bordo anteriore della pupilla, il muso è corto. La colorazione è argentea con 5 o 6 strisce gialle longitudinali disposte anche sul ventre; le strisce sono dritte e di larghezza uniforme. Le pinne sono gialle[3][4].

La taglia massima raggiunge i 23 cm, comunemente si attesta attorno ai 17 cm[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Durante il giorno staziona in banchi nei pressi delle formazioni coralline mentre di notte si sposta in acque aperte per nutrirsi[1][3][4]. Forma gruppi misti con il mullide Mulloidichthys martinicus, che ha colorazione simile[1]. È una specie timida, difficile da approcciare[4].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di zooplancton[5] soprattutto copepodi, anfipodi, ostracodi, gamberetti e stadi larvali di crostacei[1]. Rientrano nella sua dieta anche crostacei, molluschi[5] e policheti[4] bentonici[5].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una specie ovipara[3].

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

La letteratura cita casi di predazione da parte dello squalo Carcharhinus perezii[6]

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Vista la piccola taglia viene pescato solo occasionalmente e non ha importanza economica[1].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

H. chrysargyreum è da comune ad abbondante in tutto l'areale e non è soggetta a pesca commerciale o sportiva. L'unica minaccia che ipoteticamente potrebbe mettere a rischio questa specie è la degradazione degli habitat costieri utilizzati dai giovanili. La lista rossa IUCN classifica questa specie come "a rischio minimo"[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Haemulon chrysargyreum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Bailly, N. (2015), Haemulon chrysargyreum, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 27 giugno 2021.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Haemulon chrysargyreum, su FishBase. URL consultato il 27 giugno 2021.
  4. ^ a b c d e f R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
  5. ^ a b c (EN) Food items reported for Haemulon chrysargyreum, su FishBase. URL consultato il 27 giugno 2021.
  6. ^ (EN) Organisms Preying on Haemulon chrysargyreum, su FishBase. URL consultato il 27 giugno 2021.

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