HMNZS Otago (P148)

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HMNZS Otago
L'Otago (in primo piano) nel golfo di Hauraki
Descrizione generale
TipoPattugliatore d'altura
ClasseProtector
In servizio con Royal New Zealand Navy
Porto di registrazionePort Chalmers
IdentificazioneIndicativo di chiamata radio ITU:
Zulu
Z
Mike
M
Kilo
K
Foxtrot
F
(Zulu-Mike-Kilo-Foxtrot)

MMSI: 512155000
IMO: 9368479

Ordine29 luglio 2004
CostruttoriTenix
ImpostazioneDicembre 2005
Varo18 novembre 2006
MadrinaSilvia Cartwright
Entrata in servizio2015
IntitolazioneOtago, regione della Nuova Zelanda
StatoIn servizio
Caratteristiche generali
Dislocamento1.900 t
Lunghezza85 m
Larghezza14 m
Pescaggio3,6 m
Propulsione2 motori diesel MAN B&W 12RK280, ciascuno con una potenza continua di 5.400 kW (7.200 CV) a 1.000 giri al minuto
Velocità22 nodi (40,74 km/h)
Autonomia6 000 miglia (11 110 km)
Capacità di carico1 container
1 gru da 15 tonnellate a poppa
Equipaggio35 membri
10 membri del personale di volo
4 membri del personale proveniente da agenzie governative
Passeggeri30
Equipaggiamento
Sensori di bordoControllo del fuoco ottico
Armamento
Armamento1 sistema d'arma a controllo remoto Typhoon Weapon Station
2 mitragliatrici pesanti Browning M2
Altro2 RHIB da 7,74 m o 1 forza speciale RHIB da 11 m
Mezzi aerei1 elicottero Kaman SH-2G Super Seasprite
Fonti citate nel corpo del testo
voci di navi presenti su Wikipedia

L'HMNZS Otago (pennant number P148) è un pattugliatore d'altura della classe Protector della Regia Marina della Nuova Zelanda.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La nave prende il nome in onore della precedente HMNZS Otago (F111), una fregata della classe Rothesay che prestò servizio nella Regia Marina della Nuova Zelanda dal 1960 al 1983 (che deve il suo nome alla regione di Otago).[2]

Il pattugliatore fu costruito dalla Tenix[3] come parte dei piani della Royal New Zealand Navy del governo neozelandese, e originariamente si prevedeva che entrasse in servizio alla fine del 2008.[3][4] Venne varato a Williamstown (Victoria) il 18 novembre 2006 ed ebbe come madrina Dame Silvia Cartwright.[3] Il primo ufficiale in comando dell'Otago fu il tenente comandante Simon Rooke, membro dell'Ordine al merito della Nuova Zelanda.[3]

L'Otago subì ritardi nella consegna: alla fine del 2008, la nave non venne considerata conforme a tutte le specifiche contrattuali e superava il dislocamento previsto. L'equipaggio iniziale di stanza a Melbourne per commissionare la nave tornò in Nuova Zelanda mentre la costruzione veniva completata. Il 18 febbraio 2010, la nave è stata accettata nella Royal New Zealand Navy dopo che i costruttori affermarono che il leggero sovrappeso non le avrebbe impedito di pattugliare le acque antartiche.[5] A metà marzo 2010, il pattugliatore sviluppò problemi a entrambi i motori durante le prove in mare e dovette rientrare con andatura claudicante in un porto dell'Australia, invece di arrivare ad Auckland come inizialmente previsto.[6] L'HMNZS Otago arrivò infine alla capitale neozelandese nell'aprile 2010, quasi due anni dopo la data prevista originariamente.[7]

Servizio nella Royal New Zealand Navy[modifica | modifica wikitesto]

Cannone Bushmaster da 25 mm e torretta remota.

L'HMNZS Otago effettuò la sua prima visita al suo porto di registrazione, Port Chalmers,[2] il 22 luglio 2010. Durante il suo viaggio inaugurale, l'Otago riscontrò problemi quando l'acqua del mare contaminò il suo carburante. Subì ulteriori difficoltà tecniche nel dicembre 2010 durante una visita all'isola Campbell perché gli ingegneri dovettero effettuare sistemazioni temporanee su entrambi i motori prima di un ritorno anticipato alla Devonport Naval Base per le riparazioni. Il governatore generale Sir Anand Satyanand e il membro di gabinetto Kate Wilkinson che erano a bordo in quel momento furono trasferiti all'HMNZS Wellington per continuare il loro tour.[8]

Il tenente comandante Robert McCaw assense il comando della nave il 12 settembre 2012.[9] Da allora prestò servizio in lunghe pattuglie dell'Antartico, anche se una missione pianificata per monitorare la pesca nell'Oceano Antartico fu annullata perché la nave non aveva le capacità necessarie di operare in quel livello di copertura di ghiaccio.[10] I suoi compiti includevano la protezione della pesca, la conservazione e il trasporto del personale scientifico. Gli scienziati trasportati dall'Otago scoprirono 90 nuove specie di alghe su un'unica isola subantartica. La nave condusse inoltre due operazioni di ricerca e soccorso.[9]

Nell'agosto 2019 l'Otago si recò alle Samoa Occidentali e Americane, dove incontrò i cutters della Guardia costiera degli Stati Uniti d'America USCGC Walnut e USCGC Joseph Gerczak.[11] Le tre navi lavorarono insieme mentre visitavano i porti.[12][13]

Aggiornamenti[modifica | modifica wikitesto]

L'Otago (a sinistra) con la Te Kaha e il Taupo a Wellington, ottobre 2010.
L'Otago nel golfo di Hauraki con un SH-2G.

Sia l'HMNZS Otago che l'HMNZS Wellington hanno recentemente subito aggiornamenti minori, inclusi sensori e armi, e la sostituzione dell'M242 Bushmaster con il sistema d'arma a controllo remoto Rafael Typhoon 25 mm.[14] Nel 2016 vennero condotte prove di piena compatibilità con i Seasprite SH2G1(l) aggiornati, che sono ora schierati dall'Otago[15] e dal Wellington con missili Penguin di portanza, sorveglianza e distanziamento migliorati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Navy takes delivery of first OPV, su Parlamento della Nuova Zelanda, 18 febbraio 2010.
  2. ^ a b (EN) Navy names seven new ships, su Royal New Zealand Navy, 31 marzo 2006.
  3. ^ a b c d (EN) Launch of First Navy Offshore Patrol Vessel, su Royal New Zealand Navy, 18 novembre 2006.
  4. ^ (EN) Project Protector: Protecting New Zealand's interests at sea and across the region, su Royal New Zealand Navy, 2004.
  5. ^ (EN) Patrick Gower, Navy ships project hard to keep afloat, in The New Zealand Herald, 11 dicembre 2008.
  6. ^ (EN) Navy admits engine faults, in The New Zealand Herald, 24 marzo 2010.
  7. ^ (EN) New navy ship arrives nearly two years late, in Television New Zealand, 9 aprile 2010.
  8. ^ (EN) HMNZS Otago in trouble again, in The New Zealand Herald, 9 dicembre 2010.
  9. ^ a b (EN) HMNZS OTAGO Keeps Close Watch on Millions of Ocean Miles, su Naval Today, 15 marzo 2013.
  10. ^ (EN) Rosie Manins, Captain defends Otago's capabilities in ice, su Otago Daily Times Online News, 20 maggio 2013.
  11. ^ (EN) U.S. Coast Guard, Royal New Zealand Navy Conduct Professional Exchanges in Oceania, su Homeland Security Today, 15 agosto 2019.
    «The commands from USCGC Walnut (WLB 205) and USCGC Joseph Gerczak (WPC 1126) spent time with peers from HMNZ Otago (P148) discussing the mission, challenges and comparing shipboard life in the region.»
  12. ^ (EN) Sara Muir, USCGC Joseph Gerczak (WPC 1126) arrives in American Samoa on patrol, su Defense Visual Information Distribution Service, 3 agosto 2019.
    «'It was a good transit, the longest we've conducted yet, nine days at sea and we're proving the capabilities of these new cutters to operate over the horizon throughout the remote Pacific,' said Lt. James Provost, commanding officer of Joseph Gerczak.»
  13. ^ (EN) Sara Muir, USCGC Walnut (WLB 205) conducts community engagements in Samoa, su Defense Visual Information Distribution Service, 9 agosto 2019.
    «The crew of the USCGC Joseph Gerczak (WPC 1126) is also operating in the region to conduct fisheries and enforce federal law in the American Samoa EEZ. Both cutter crews will also respond to any emergent search and rescue needs in the area and seek out opportunities to work with partner nation assets. The U.S. Coast Guard and partners combat illegal fishing and other maritime threats across the Pacific, including providing support to Pacific Island Forum nations to protect their resource security and maritime sovereignty.»
  14. ^ Rahmat Ridzwan, New Zealand's OPVs complete Typhoon gun acceptance trials, su Jane's Navy International.
  15. ^ (EN) A. Dowling, Seasprite Embarked- Fully Capable OPVs, su Navy Today, ottobre 2016, p. 24.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]