Guglielmo I di Lussemburgo
Guglielmo I | |
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Sigillo di Guglielmo I | |
Conte di Lussemburgo | |
In carica | 1096 – 1131 |
Predecessore | Enrico III |
Successore | Corrado II |
Nome completo | Guglielmo di Lussemburgo |
Altri titoli | Difensore del monastero di San Willibrod di Echternach |
Nascita | prima del 1080 |
Morte | 1131 |
Dinastia | Casato delle Ardenne |
Padre | Corrado I di Lussemburgo |
Madre | Clemenza d'Aquitania |
Consorte | Matilde (o Liutgarda) di Northeim |
Figli | Corrado Guglielmo e Liutgarda |
Religione | cattolico |
Guglielmo I di Lussemburgo (prima del 1080 – 1131) fu conte di Lussemburgo dal 1096, alla sua morte.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Guglielmo, come ci viene confermato da La formation territoriale des principautés belges au moyen-âge (Brussels), Vol. II, era figlio del conte di Lussemburgo e difensore dell'abbazia di San Massimino di Treviri e dell'abbazia di Stablo, Corrado I e di Clemenza d'Aquitania[1] che, sia secondo Le cartulaire de Marcigny-sur-Loire 1045-1144 (non consultato)[2], sia secondo La comtesse Reine di Ad. Fabri era discendente dai conti di Poitiers e duchi 'Aquitania[3], figlia di Pierre-Guillaume VII, duca d'Aquitania e conte di Poitiers e della moglie, che, secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou, era Ermesinda[4], di cui non si conoscono gli ascendenti (secondo lo storico francese), specializzato nella genealogia dei personaggi dell'Antichità e dell'Alto Medioevo, Christian Settipani era la figlia di Bernardo II, Conte de Bigorre e della sua prima moglie, Clémence[5]). La paternità di Guglielmo viene confermata anche dalle Gesta Treverorum[6]. Anche la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, conferma i genitori di Guglielmo, ma quando cita la madre (moglie di Corrado) la chiama Ermesinda, contessa di Longwy e di Blieskastel[7]; secondo lo storico Szabolcs de Vajay, la cronaca si riferisce probabilmente alla figlia (sorella di Guglielmo), Ermesinda, signora di Longwy, che sposò Alberto conte di Dagsbourg[8].
Corrado I di Lussemburgo, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era figlio del Conte di Salm e di Longwy, poi conte di Lussemburgo e difensore dell'abbazia di San Massimino di Treviri e del monastero di San Willibrod di Echternach, Giselberto[9] e della moglie, di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti e secondo alcuni storici era al suo secondo matrimonio; lo si potrebbe dedurre dal Mariani Scotti Chronicon, che citando i figli Corrado ed Ermanno, li considera fratelli uterini: il padre di Emanno non sarebbe Geselberto (Cuonradi fratrem Herimannum, Heinrici de Lacha fratris filium)[10].
Giselberto era figlio del Conte di Moselgau e difensore delle abbazie di Stablo e Malmedy, Federico di Lussemburgo, come ci viene confermato dalla Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg[11] e della moglie di cui non si conosce il nome, che era figlia di Ermetrude, discendente dai Corradinidi, come ci viene confermato dalla Vita Adelheidis abbatissæ Vilicensis[12], conti e duchi della Franconia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Enrico viene nominato, assieme alla madre, Clemenza, dal padre in due documenti: il n° XXXV ed il n° XXXVII del Berthelot III, inerenti alla fondazione di due monasteri, citati da La formation territoriale des principautés belges au moyen-âge (Brussels), Vol. II[1].
Suo padre, Corrado fu coinvolto in una disputa con l'arcivescovo di Treviri per l'abbazia di Saint-Maximin. John Allyne Gade, nel suo Luxembourg in the Middle Ages (non consultato), asserisce che Corrado catturò l'arcivescovo, Erberto, e che, per questo fu scomunicato[8]. Dopo aver fatto onorevole ammenda, ancora secondo John Allyne Gade, per poter cancellare la propria scomunica, dovette partire in pellegrinaggio per Gerusalemme[8]. Morì in Italia durante il viaggio di ritorno. Questa notizia viene confermata anche dal Bernoldi Chronicon del 1086: il conte Corrado, fratello del re Ermanno (Chonradus comes, frater Heremanni regis), come si racconta (ut aiunt), riconciliatosi con la chiesa(reconciliatus aeclesiae), morì sulla via di Gerusalemme (in Ierosolimitano itinere obiit)[13]; anche la Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 3 conferma che Corrado morì sulla via del ritorno da Gerusalemme e che i suoi domestici lo fecero imbalsamare, nel luogo in cui era morto, e dopo due anni la moglie ed i figli lo andarono prelevare e lo seppellirono nella grotta dell'abbazia d'Altmünster, dove è stata trovata una lastra di piombo che commemora Corrado e ne riporta la data della morte: 8 agosto 1086[14]. Come conte di Lussemburgo gli succedette il figlio Enrico, come Enrico III, come conferma la lastra di piombo[15].
Guglielmo viene già citato come conte di Lussemburgo nel documento nº 388 del Mittelrheinisches Urkundenbuch I, datato 1093[16].
Suo fratello, Enrico, morì nel 1096 senza lasciare discendenza, come testimonia la Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg[17].Guglielmo gli succedette come conte di Lussemburgo Guglielmo I[18].
Come suo padre, Corrado, Guglielmo fu coinvolto in una disputa con l'arcivescovo di Treviri per l'abbazia di Saint-Maximin. John Allyne Gade, nel suo Luxembourg in the Middle Ages (non consultato), asserisce che Guglielmo, nel 1111, fu scomunicato dall'arcivescovo, Bruno (o Brunone)[19]. Anche la Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg riporta della disputa con l'arcivescovo e che Bruno scagliò contro Guglielmo un anatema: per riportare che Guglielmo poi trovò l'accordo col successore di Bruno, Meginardo[20].
Guglielmo risulta essere cofondatore assiema alla madre, Clemenza di un monastero a Schiffenberg (Kloster Schiffenberg), come viene confermato da due documenti del Mittelrheinisches Urkundenbuch I, datati 1129, il nº 465a[21] ed il nº 465b, in cui Clemenza viene citata come moglie del conte di Gheldria, Gerardo I[22].
Guglielmo morì nel 1131 e gli succedette il figlio Corrado, come ci viene confermato dalla Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg[23].
Matrimonio e discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Guglielmo, intorno al 1105, aveva sposato Matilde (o Liutgarda), come ci conferma la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[7]; secondo Annalista Saxo figlia di Cuno di Northeim, conte di Beichlingen e di Cunegonda, figlia di Ottone conte di Orlamünde[24] e margravio di Meißen. Guglielmo da Matilde ebbe tre figli[19][25]:
- Corrado II (ca. 1106 † 1136), conte di Lussemburgo[7];
- Guglielmo (come è confermato dalle Europäische Stammtafeln[26], vol II cap. 1 - non consultate -[19] † dopo il 1158), conte di Gleiberg;
- Liutgarda (1120 - 1170), andò in sposa a Enrico II (1125 - 1211), conte di Grandpré[27], erede della contea, contro il cugino, Enrico[28].
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Federico di Lussemburgo | Sigfrido di Lussemburgo | ||||||||||||
Edvige di Nordgau | |||||||||||||
Giselberto di Lussemburgo | |||||||||||||
Ermetrude di Wetterau | Eriberto di Wetterau | ||||||||||||
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Corrado I di Lussemburgo | |||||||||||||
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Guglielmo I di Lussemburgo | |||||||||||||
Guglielmo V di Aquitania | Guglielmo IV di Aquitania | ||||||||||||
Emma di Blois | |||||||||||||
Guglielmo VII di Aquitania | |||||||||||||
Agnese di Borgogna | Ottone I Guglielmo di Borgogna | ||||||||||||
Ermentrude di Roucy | |||||||||||||
Clemenza d'Aquitania | |||||||||||||
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Ermesinda | |||||||||||||
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (FR) #ES La formation territoriale des principautés belges au moyen-âge (Brussels), Vol. II, pag. 357, nota 4
- ^ (LA) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà Aquitana - --- de Poitou
- ^ (FR) #ES Fabri ´La comtesse Reine´, pag. 8
- ^ (LA) Chronicon Santi Maxentii Pictavinis, Chroniques des Eglises d´Anjou', pag 398
- ^ (LA) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà Aquitana - PIERRE de Poitou
- ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus VIII; Gesta Treverorum, anno 1022, par. 24, Pag 197 Archiviato il 15 dicembre 2017 in Internet Archive.
- ^ a b c (LA) Monumenta germanica Historica, tomus XXIII; Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, Pag 851 Archiviato il 12 dicembre 2017 in Internet Archive.
- ^ a b c (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Conti di Lussemburgo - CONRAD
- ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus XXIII; Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1024, Pag 782 Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive.
- ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus V; Mariani Scotti Chronicon, Pag 562 Archiviato il 7 dicembre 2017 in Internet Archive.
- ^ (FR) Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pagg. 14 e 15
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XV, Pars II, Vita Adelheidis abbatissæ Vilicensis, par. 3, pagina 757, righe 17 - 19 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
- ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus V; Bernoldi Chronicon, Pag 445 Archiviato il 7 dicembre 2017 in Internet Archive.
- ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 3, pagg. 282 - 284
- ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 3, pag. 283
- ^ (LA) Mittelrheinisches Urkundenbuch I: doc. 388, pagg. 444 - 446
- ^ (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 28
- ^ (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 29
- ^ a b c (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Conti di Lussemburgo - GUILLAUME de Luxembourg
- ^ (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 30
- ^ (LA) Mittelrheinisches Urkundenbuch I: doc. 465a, pagg. 524
- ^ (LA) Mittelrheinisches Urkundenbuch I: doc. 465b, pagg. 524 e 525
- ^ (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 31
- ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus VI; Annalista Saxo, anno 1103, Pag 737 Archiviato il 15 dicembre 2017 in Internet Archive.
- ^ (EN) #ES Genealogy: Luxemburg 3 - Guillaume I
- ^ Le Europäische Stammtafeln sono una raccolta di tavole genealogiche delle (più influenti) famiglie europee.
- ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus XIII; Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis, par. 19, Pag 256 Archiviato il 15 dicembre 2017 in Internet Archive.
- ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus XXI; Gisleberti Chronicon Hanoniense, Pag 508 Archiviato il 15 dicembre 2017 in Internet Archive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Chronicon Santi Maxentii Pictavinis, Chroniques des Eglises d´Anjou.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus V.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus VI.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus VIII.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XIII.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XV.2.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII.
- (LA) Mittelrheinisches Urkundenbuch, I.
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- Z.N. Brooke, La Germania sotto Enrico IV e Enrico V, in «Storia del mondo medievale», vol. IV, 1999, pp. 422–482
- (FR) La formation territoriale des principautés belges au moyen-âge (Brussels), Vol. II.
- (FR) Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg.
- (FR) Fabri ´La comtesse Reine´.
- (FR) Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Guglielmo I di Lussemburgo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Conti di Lussemburgo - GUILLAUME de Luxembourg, su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato il 14 dicembre 2017.
- (EN) Luxemburg 3 - Guillaume I, su genealogy.euweb.cz, Genealogy. URL consultato il 14 dicembre 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 81612580 · CERL cnp01166884 · GND (DE) 137418469 |
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