Giovanni Favaretto Fisca

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Giovanni Favaretto Fisca

Sindaco di Venezia
Durata mandato28 maggio 1960 –
12 maggio 1970
PredecessoreAngelo Bilancia (Commissario prefettizio)
SuccessoreGiorgio Longo

Presidente della Provincia di Venezia
Durata mandato1951 –
1960
Predecessorecarica istituita
SuccessoreAlberto Bagagiolo

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Titolo di studioLaurea in ingegneria
ProfessioneLibero professionista

Giovanni Favaretto Fisca (Gambarare, 17 marzo 1902[1]Venezia, 7 novembre 1986) è stato un politico italiano, sindaco di Venezia dal 1960 al 1970.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in ingegneria all'università di Padova[2] (progettò, tra l'altro, l'Oratorio di Cristo Re alla Celestia con Giovanni Lirussi)[3][4], si dedicò principalmente alla politica, prendendo parte alla formazione della Democrazia Cristiana veneziana sin dal 1944. Nel 1945 il CLN lo nominò vicepresidente della deputazione provinciale di Venezia, diventandone presidente nel 1949. Nel 1951, eletto consigliere provinciale, divenne presidente del consiglio e della giunta e mantenne tali cariche sino al 1960[2][5].

Ebbe anche ruoli direzionali in varie istituzioni pubbliche che, pur spettandogli di diritto essendo presidente della provincia, ricoprì sempre con grande impegno. Fu presidente del Consorzio provinciale antitubercolare, del Comitato provinciale ONMI e del Comitato provinciale antimalarico. Ebbe anche le cariche di presidente dell'Unione Provincie Trivenete, del Consorzio per la costruzione della strada Romea, del CdA dell'autostrada Padova-Venezia, nonché di membro dei CdA della fondazione Giorgio Cini, della Cassa di Risparmio di Venezia, del Consorzio per l'autostrada Padova-Brescia, del Consorzio per l'ampliamento del porto industriale di Marghera e del Consorzio per l'aeroporto Marco Polo. Infine, fu membro del Consiglio superiore del Ministero dei lavori pubblici[2].

Fu eletto sindaco di Venezia nel 1960, venendo riconfermato nel 1965. Il suo fu uno dei primi governi democristiani a spostarsi dal centro al centro-sinistra "organico", attraverso l'alleanza con il PSI[4]. Grazie alla sua azione mediatrice, riuscì ad appianare le tensioni insorte tra le correnti progressiste e quelle più conservatrici[2].

Nel 1962 fu promotore, insieme alla fondazione Giorgio Cini, del convegno internazionale "Il problema di Venezia"[4][6]. Nello stesso anno propose, su sua iniziativa personale, di affidare all'architetto Le Corbusier l'incarico di sviluppare un progetto per il nuovo ospedale civile cittadino, nell'area del dismesso vecchio macello comunale all'estremità ovest del sestiere di Cannaregio[7]. L'architetto accettò ma il piano, che suscitò parecchie polemiche[8], pur arrivando allo stadio esecutivo rimase irrealizzato, anche a seguito della morte di Le Corbusier avvenuta nel 1965[7].

Durante il suo secondo mandato, si trovò a gestire la drammatica alluvione del 1966. Due anni dopo Indro Montanelli scrisse una serie di articoli sul Corriere della Sera[9] e rilasciò interviste con pesanti critiche riguardanti il sindaco ed altri esponenti democristiani; ne scaturirono delle querele, in seguito ritirate[10].

Nel 1968 fu presidente della XXXIV Esposizione internazionale d'arte[11].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gastone Spezzati, Le ville Venete della Riviera del Brenta, Alfieri, 1962, p. 212.
  2. ^ a b c d Omar Favaro, Giuseppe Saccà, Dizionario biografico dei politici veneziani. Profili di Amministratori, 1946-1993, Venezia, Fondazione Gianni Pellicani, 2011, pp. 60-61.
  3. ^ (EN) The Churches of Venice - Castello, su churchesofvenice.co.uk. URL consultato il 25 luglio 2018.
  4. ^ a b c Leopoldo Pietragnoli, Maurizio Reberschak, L'ottocento e il novecento 3 - La città e il territorio nell'ultimo novecento: dalla ricostruzione al 'problema' di Venezia, su treccani.it. URL consultato il 25 luglio 2018.
  5. ^ La storia della Provincia, su archivio.provincia.venezia.it. URL consultato il 25 luglio 2018.
  6. ^ Comune di Venezia - Fondazione Giorgio Cini, Atti del convegno - indice (PDF), su sbd.iuav.it.
  7. ^ a b Le Corbusier e l'ospedale di Venezia, su Sistema Archivistico Nazionale, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. URL consultato il 24 luglio 2018.
  8. ^ Pasquale Belfiore, I maestri del movimento moderno. Bibliografia ragionata, Bari, Dedalo Libro, 1979, p. 32.
  9. ^ Andrea Cometti, INDRO MONTANELLI E VENEZIA, su accademianuovaitalia.it. URL consultato il 25 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2018).
  10. ^ “Fronte di Venezia” e Montanelli querelati da sindaco e notabili Dc - Cronaca - La Nuova di Venezia, in La Nuova di Venezia, 30 ottobre 2016. URL consultato il 25 luglio 2018.
  11. ^ ASAC Dati: Ruoli - Giovanni Favaretto Fisca, su asac.labiennale.org. URL consultato il 25 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2018).
  12. ^ Favaretto Fisca Ing. Giovanni, su quirinale.it. URL consultato il 7 agosto 2018.
  13. ^ FAVARETTO FISCA Ing. Giovanni, su quirinale.it. URL consultato il 7 agosto 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Venezia Successore
Angelo Bilancia (Commissario prefettizio) 28 maggio 1960 - 12 maggio 1970 Giorgio Longo
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