Giovan Battista Andreini

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Angelo Caroselli, Ritratto di Giovan Battista Andreini

Giovan Battista Andreini (Firenze, 1576 o 1579 – Reggio nell'Emilia, 7 giugno 1654) è stato un attore teatrale, drammaturgo e capocomico italiano. Fu autore di testi drammatici, trattati teatrali e opere in versi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Francesco Andreini (all'anagrafe Francesco de' Cerrachi) e Isabella Andreini (nata Isabella Canali), famosi comici della compagnia dei Gelosi. Nel 1594, dopo aver trascorso diversi anni di studio a Bologna, si unì alla compagnia dei genitori, ricoprendo il ruolo dell'innamorato coi nomi di Lelio e Florindo.

Tra il 1601 e il 1603 sposò Virginia Ramponi, anche lei attrice, alla quale Andreini dedicherà la sua prima opera Florinda (nome in scena della moglie). Florinda verrà rappresentata nel 1603 a Firenze all'Accademia degli Spensierati. Andreini nel 1601 fondò la compagnia dei Fedeli, attiva presso le principali corti italiane ed europee.

Nel 1604 a Lione muore la madre Isabella e si scioglie la compagnia dei Gelosi: i Fedeli entrano al servizio di Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova. Andreini scrive e stampa La saggia egiziana a Firenze, dedicandola ad Antonio de' Medici.

Del 1613 sono le prime rappresentazioni a Parigi, all'Hotel de Bourgogne per rappresentazioni pubbliche e al Louvre per la sola corte del Re di Francia. Nel 1624 compie un altro viaggio a Parigi e tra il 1626 e il 1628 va a Praga e vi resta per qualche tempo, su invito di Ferdinando II.

Nel 1630, anno della peste, torna in Italia e a Bologna muore sua moglie. Tra il 1630 e il 1634 scrive il poema in ottava rima Il penitente, riguardante il flagello della peste. Con La rosella torna al suo solito stile e riprende le rappresentazioni (tra cui Verona, Vicenza, Venezia e Mantova). Sposa la sua amante storica, Virginia Rotari, in arte Lidia.

Negli anni dal 1643 al 1647 Andreini parte nuovamente per la Francia, dove scrive L'ossequio dedicato ad Anna d'Austria, regina di Francia. Nel 1652 si stabilisce presso alcuni suoi poderi a Mantova, con la moglie.

Secondo Virginio Mazzelli, studioso della vita di Andreini, la morte di quest'ultimo è da datare tra i giorni 7 e 8 del giugno 1654, a Reggio Emilia.

Elenco delle opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andreini, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • Giovan Battista Andreini, Amor nello specchio, a cura di S. Maira e A. M. Borracci, Bulzoni, Roma 1997. ISBN 9788883190988.
  • Giovan Battista Andreini, Love in the mirror, Iter inc., Toronto 2009, ISBN 9780772720511. (Testo italiano e traduzione a fronte, con ampia introduzione critica, a cura di Jon Snyder).
  • Maurizio Rebaudengo, "Grandissima forza ha 'l piccolo fanciullo Amore": l'eterodossia erotica in Amore nello specchio di Giovan Battista Andreini, "Sodoma" n. 5, primavera-estate 1993, pp. 57-74.
  • D. Quarta, Lettura delle "Due comedie in comedia" di Giovan Battista Andreini, in "l'Abaco", Annuario di critica letteraria, teatrale e cinematografica diretto da Rocco Paternostro, anno I numero 1, 2002, pp. 103-143, Nettuno, Ugo Magnanti editore, 2002.

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Controllo di autoritàVIAF (EN73958408 · ISNI (EN0000 0000 8344 6817 · SBN CFIV092641 · BAV 495/26166 · CERL cnp00405439 · LCCN (ENn50025227 · GND (DE119321122 · BNF (FRcb12506069q (data) · J9U (ENHE987009706673105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n50025227