Giorgio Letta

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Giorgio Letta (Avezzano, 12 dicembre 1936) è un matematico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce ad Avezzano nel 1936, uno degli otto figli di Vincenzo Letta (uno tra i pochi della famiglia a scampare per caso, dodicenne, al Terremoto della Marsica del 1915 che uccise la madre e tutte le sorelle) e di Maria De Vincentis, figlia, quest'ultima, dell'avvocato presso il cui studio legale romano Vincenzo aveva fatto pratica dopo la laurea in legge. Tra i numerosi fratelli vi sono Gianni (giornalista e politico), Cesare (professore ordinario di storia romana all'Università di Pisa), e Maria Teresa (vicepresidente nazionale della Croce Rossa Italiana)[1].

Laureatosi in Matematica all'Università di Pisa nel 1958, ha poi frequentato la Scuola di Perfezionamento in Matematica presso la Scuola normale superiore, conseguendo il relativo diploma nel 1959[2].

Dopo la laurea, è stato borsista del Consiglio Nazionale delle Ricerche all'Università di Monaco di Baviera nel 1962; nel 1965 ha ottenuto la libera docenza in Analisi matematica. Nel 1967 è divenuto professore ordinario di Calcolo delle probabilità presso l'Università di Pisa, insegnamento da lui tenuto fino al pensionamento nel 2007[2], anno in cui è stato nominato pure professore emerito[3].

È stato numerose volte visiting professor in Francia: nel 1971 a Paris VII e varie volte all'Università di Strasburgo[2].

Sposato con Anna Bianchi, è il padre del politico Enrico Letta ed è lo zio del dirigente d'azienda Giampaolo Letta (figlio di Gianni e amministratore delegato di Medusa Film).

Nella sua carriera di matematico, si è occupato principalmente di calcolo delle probabilità, di statistica e dei loro metodi matematici.

Attività editoriale[modifica | modifica wikitesto]

È autore di vari libri e testi nell'ambito dei suoi interessi scientifici: calcolo delle probabilità, processi stocastici, e teoria della misura[2].

Fa parte dell'Advisory Committee della rivista Rendiconti Lincei - Matematica e Applicazioni ed è membro del Governing Board della rivista Annali di Matematica pura ed applicata[2].

Riconoscimenti e affiliazioni[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni principali[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Giorgio Letta, Mesure et intégration, Strasbourg, Université de Strasbourg, Département de Mathématique, 1969.
  • Giorgio Letta, Teoria elementare dell'integrazione, collana Programma di matematica, fisica, elettronica, Torino, Boringhieri, 1976.
  • (FR) Giorgio Letta, Martingales et intégration stochastique, collana Quaderni, Pisa, Edizioni della Scuola Normale Superiore, 1985.
  • (EN) Giorgio Letta e Aimé Fuchs, Une introduction élémentaire au calcul stochastique de Kiyoshi Itō, Strasbourg, Université de Strasbourg, Institut de Recherche Mathématique Avancée, 1988.
  • (EN) Giorgio Letta, Probability and Analysis. Held at Varenna (Como); Italy, May, 31 - June 8, 1985, a cura di Maurizio Pratelli, Berlin & Heidelberg, Springer Verlag, 1985, ISBN 978-3-540-40955-7.
  • Giorgio Letta, Probabilità elementare. Compendio di teoria - Problemi risolti, collana Collana di matematica. Testi e manuali, Bologna, Editore Zanichelli, 1993, ISBN 8-808-12878-4.
  • Giorgio Letta, Argomenti scelti di teoria della misura, collana Quaderni dell'Unione Matematica Italiana, Bologna, Pitagora Editrice, 2013, ISBN 88-371-1880-5.
  • Giorgio Letta, Elementi di teoria dei processi stocastici, collana Quaderni dell'Unione Matematica Italiana, Bologna, Pitagora Editrice, 2016, ISBN 8-896-33621-X.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elezioni 2012 - Vertici Nazionali - Risultati, su Croce Rossa Italiana. URL consultato il 10 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).
  2. ^ a b c d e f Scheda biografica socio (PDF), su Accademia dei XL. URL consultato il 10 marzo 2017.
  3. ^ a b Professori Emeriti, su Università degli Studi di Pisa. URL consultato il 10 marzo 2017.
  4. ^ Gli insigniti dell'Ordine del Cherubino anno per anno, su Università degli Studi di Pisa. URL consultato il 10 marzo 2017.
  5. ^ Scheda del socio accademico, su Accademia Nazionale dei Lincei, Roma. URL consultato il 10 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN22204125 · ISNI (EN0000 0001 1605 7800 · SBN CFIV043967 · LCCN (ENn86142609 · BNF (FRcb12285205x (data) · J9U (ENHE987007326123405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n86142609