Giacinto Bianco

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Giacinto Bianco

Giacinto Bianco (Fasano, 2 febbraio 1812Fasano, 31 agosto 1885) è stato uno scrittore italiano.

Studiò prima presso il Seminario di Molfetta e poi si laureò in Giurisprudenza a Napoli. Tramite un concorso venne ammesso alla carriera diplomatica che dovette lasciare per tornare a Fasano in seguito alla morte delle sorelle, dove si mise al servizio dell'istruzione dei giovani compaesani.

Bianco "Drammaturgo"[modifica | modifica wikitesto]

Fu drammaturgo di grande rilievo nello scenario del tempo. Tra le sue opere vanno ricordate:

  • Il medico e la giovane emigrata, una drammatizzazione del romanzo di Ducange
  • Pia dei Tolomei, acclamato da un delirio di applausi al Teatro dei Fiorentini a Napoli nel 1836
  • Leontina la Commediante, che tratta arditamente (per l'epoca in cui viene rappresentato) il problema della riabilitazione della donna
  • Un'ora di giustizia in Castel Capuano
  • Simone Moccia
  • Luisa Morel
  • Iacopo Ferrand
  • Teresa Senneval

Bianco "Letterato"[modifica | modifica wikitesto]

Scrisse lavori letterari come:

  • Le api e il Cristianesimo
  • Il Fallimento
  • Il Fantasma
  • Riccardo l'Invalido
  • Brani Letterari

Bianco "Cittadino"[modifica | modifica wikitesto]

Fu una persona onestissima e attenta ai nullatenenti. Regalò la sua villa al comune di Fasano per trasformarla in una scuola che tuttora è in funzione. Inoltre fu il primo a patrocinare il progetto di riqualificazione dell'Ospedale Civile di Fasano, e nel 1855 venne anche eletto presidente dello stesso ente, apportando numerose riforme. Scrisse una Storia di Fasano che oggi è andata persa, ma si hanno prove sul fatto che fu deliberata la stampa di questo libro dal Consiglio comunale[senza fonte].

I suoi funerali videro un grande concorso di folla e davanti alla sua salma vennero tenuti numerosi discorsi raccolti nel libro In memoria di Giacinto Bianco.

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