Furto su misura

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Furto su misura
Titolo originaleThe Happy Thieves
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Germania, Spagna
Anno1961
Durata88 min
Generecommedia, giallo
RegiaGeorge Marshall
SoggettoRichard Condon, tratto dal suo romanzo The Oldest Confession
SceneggiaturaJohn Gay
ProduttoreRita Hayworth
Produttore esecutivoJames Hill
Casa di produzioneHillworth Productions, United Artists
Distribuzione in italianoDear Film
FotografiaPaul Beeson
MontaggioOswald Hafenrichter
MusicheMario Nascimbene
ScenografiaRamiro Gomez
CostumiPierre Balman, Pedro Rodriguez
TruccoJohn O'Gorman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Furto su misura (The Happy Thieves) è un film del 1961 diretto da George Marshall.

Il soggetto è tratto dal romanzo The Oldest Confession di Richard Condon. Prodotto e interpretato da Rita Hayworth, fu un fiasco di pubblico e di critica.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un prezioso dipinto, la Venere e Cupido di Diego Velázquez, appartenente alla duchessa Blanca, viene rubato di notte dal suo castello in Spagna da uno dei suoi ospiti, Jimmy Bourne, che sostituisce l'opera originale con un duplicato. Il disinvolto ladro gentiluomo passa quindi il dipinto alla sua complice dei crimini, Eve Lewis. Tuttavia, l'opera d'arte viene successivamente rubata da un uomo che agisce per conto del dottor Victor Muñoz, cugino della duchessa.

Eve vuole andare avanti, ma Victor ricatta lei e Jim, chiedendo loro di rubare un famoso dipinto, Il 2 maggio 1808 di Francisco Goya dal Museo del Prado di Madrid. Una copia esatta del dipinto è stata creata dall'artista Jean Marie Calbert, ed è prevista una sostituzione durante la corrida d'addio di un famoso toreador, Cayetano, che la duchessa intende sposare.

Durante la corrida, Victor spara segretamente a Cayetano per creare un diversivo che aiuti il furto d'arte. La notizia della morte del toreador si diffonde rapidamente in tutta la città e distrae le guardie del Museo del Prado, permettendo a Jim e Jean di iniziare a scambiare i due grandi dipinti. Jean lascia improvvisamente la stanza prima che abbiano finito, ma Eve arriva in tempo per aiutare Jim a completare il cambio prima che le guardie tornino.

Più tardi, Jean si presenta e va con Jim a casa di Victor, dove lo trovano morto. Vengono quindi incastrati per questo omicidio dalla duchessa, che aveva ucciso Victor per vendicare la morte di Cayetano. Usando il dipinto di Goya rubato come merce di scambio, Jim negozia con le autorità e assicura la libertà a Jean e una pena detentiva ridotta per se stesso. Eve giura di aspettarlo.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne prodotto dalla casa di produzione della Hayworth, la Hillworth Productions, e distribuito dalla United Artists. Il produttore esecutivo del film era l'allora marito della Hayworth, James Hill. Durante le prove della corrida, si può ascoltare una melodia basata sulla canzone Gernikako Arbola. Il film venne accolto male; in seguito Rex Harrison lo descrisse come "spazzatura assoluta".

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film ebbe la prima proiezione a Chicago il 20 dicembre 1961. In Italia, distribuito dalla Dear Film, ottenne il visto di censura n. 36.596 del 23 gennaio 1962 per una lunghezza della pellicola di 2.424 metri.[2]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Furto su misura, su Il mondo dei doppiatori. URL consultato il 9 marzo 2023.
  2. ^ Furto su misura – Documento originale del visto di censura (PDF), su Italia Taglia. URL consultato il 9 marzo 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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