Francesco Vidotto

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Francesco Vidotto

Francesco Vidotto (Treviso, 2 agosto 1976) è uno scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

L'infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Il padre Gianni Vidotto è direttore d'azienda, la madre Angela Coletti è insegnante. Trascorre l'infanzia a Tai di Cadore, con i nonni materni, mentre i genitori sono impegnati al lavoro a Conegliano.

L'adolescenza e l'età adulta[modifica | modifica wikitesto]

A quattordici anni si iscrive al liceo scientifico Marconi, di Conegliano. Durante le scuole superiori fonda un gruppo musicale di rhythm and Blues chiamato I maleducati e lavora in una piccola radio locale, Radio Conegliano, conducendo una trasmissione dal titolo Giovani Antenne Radio. Sette anni più tardi si diploma e parte per il servizio militare: viene arruolato nel 16º Reggimento Alpini a Belluno e si congeda nel 1998. Successivamente si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e si laurea nel 2002. Lavora come revisore contabile per la Deloitte, per poi collaborare con un gruppo cartario italiano[1] occupandosi della direzione generale di due stabilimenti in Toscana ed in Emilia Romagna.

La scrittura[modifica | modifica wikitesto]

In prima superiore legge La storia infinita: da quel momento s'invaghisce della narrativa e inizia a scoprire centinaia di autori. Tra i suoi romanzieri preferiti figurano Italo Calvino, Stephen King, Andrea De Carlo, Giulio Bedeschi, Juan Rulfo, John Fante ed Hermann Hesse. L'amore per le parole altrui lo porta a tentare di scriverne delle proprie e così mette insieme una serie di racconti e romanzi brevi, senza mai pensare di pubblicarli fino a quando, nel 2005, su consiglio del regista Pupi Avati[2] e dello scrittore Mauro Corona[3], decide di tentare di spedire un manoscritto alla casa editrice Rocco Carabba. Da quel momento scrivere storie è diventata la sua vita. È spesso ospite delle trasmissioni Rai Geo e Linea bianca.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rivista ufficiale Converter, su issuu.com, pp. 28-29.
  2. ^ Francesco Vidotto. Biografia, su francescovidotto.com.
  3. ^ Alessandra Galetto, Vidotto, l’erede di Mauro Corona «Scrivo ascoltando le montagne», in l'Arena di Verona, 1º novembre 2016. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2016).
  4. ^ a b c d dal sito ufficiale della casa editrice Minerva
  5. ^ a b mondadori.it, https://www.mondadori.it/autore/francesco-vidotto/.
  6. ^ dal sito ufficiale della casa editrice Luebbe
  7. ^ a b I libri di Francesco Vidotto, su Francesco Vidotto autore di libri di montagna. URL consultato il 15 giugno 2023.
  8. ^ A ciascuno il proprio dio, su edizpiemme.it.
  9. ^ Premio Cortina d'Ampezzo, su premiocortina.it.
  10. ^ Sito ufficiale del premio Civilitas, su damacastellana.it. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2016).
  11. ^ Sito ufficiale del premio Latisana (PDF), su comune.latisana.ud.it. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2016).
  12. ^ Sito ufficiale del premio Torre Petrosa, su torrepetrosa.it. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN172150747056416301274 · ISNI (EN0000 0004 6483 539X · SBN UBOV967075 · GND (DE1169877710 · BNF (FRcb177318770 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-172150747056416301274