Francesco Barbato
Francesco Barbato | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 29 aprile 2008 – 14 marzo 2013 |
Legislatura | XVI Legislatura |
Gruppo parlamentare | Italia dei Valori |
Coalizione | PD-IdV |
Circoscrizione | XIX (Campania 1) |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Sindaco di Camposano | |
In carica | |
Inizio mandato | 4 ottobre 2021 |
Predecessore | Elena Sorrentino (commissario) |
Durata mandato | 23 giugno 2016 – marzo 2021 |
Predecessore | Giuseppe Barbati |
Successore | Elena Sorrentino |
Durata mandato | 14 giugno 1994 – 25 maggio 1998 |
Predecessore | Fernando Mone |
Successore | Giuseppe De Capua |
Durata mandato | 11 maggio 1992 – 4 ottobre 1993 |
Predecessore | Giuseppe Barbati |
Successore | Ferdinando Mone |
Dati generali | |
Partito politico | Italia dei Valori |
Titolo di studio | Laurea in scienze politiche |
Professione | talent scout di compagnie di assicurazione e procuratore-agente generale di assicurazioni |
Francesco Barbato, detto Franco (Camposano, 3 novembre 1956), è un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1985 al 1991 è consigliere comunale d'opposizione per il PSI di Camposano, comune del nolano del quale nel 1992 diventa sindaco, ma alla fine del 1993 si dimette, anche in seguito a un attentato subito. Viene tuttavia rieletto sindaco nel 1994[1]. Resta sindaco fino al 1998.
Nel 1998 è tra i fondatori dell'Italia dei Valori assieme ad Antonio Di Pietro[1]. Nel 2007 è tra i promotori della Lista Civica Nazionale. Alle elezioni politiche del 2008 viene eletto alla Camera dei deputati nella lista dell'Italia dei Valori nella Circoscrizione Campania 1.
Noto per i suoi interventi polemici e carismatici, nell'ottobre 2009 viene sospeso per 5 giorni dai lavori della Camera per aver definito Silvio Berlusconi "criminale", "mafioso" ed "escortiere".[2] Il 7 luglio 2010 è coinvolto in una rissa con la deputata Barbara Saltamartini ed altri colleghi del Popolo della Libertà, al termine della quale è trasportato in ospedale.[3][4]
A dicembre 2011 entra in parlamento con una microcamera nascosta sotto la cravatta e parla con alcuni deputati, registrando alcune conversazioni per la trasmissione Gli intoccabili andata in onda il 7 dicembre su LA7. Nel video il deputato Antonio Razzi dichiara di essere passato dall'Italia dei Valori a Noi Sud per riuscire a ricevere il vitalizio e la nomina a console onorario di Lucerna, città dove ha sempre vissuto.
A marzo 2012 suscita scalpore un servizio de Le Iene su Italia 1 in cui una sua ex-assistente parlamentare dichiara di essere stata assunta e pagata senza un regolare contratto. La causa di lavoro scaturita tra il deputato e l'ex-collaboratore si risolse con un accordo in cui le parti si impegnarono a mantenere il segreto della transazione e che Barbato corrispondesse dei soldi alla controparte. Barbato negò tutto rifiutandosi di leggere il contenuto dell'accordo portatogli dall'inviato de Le Iene.
Il 14 maggio 2012 comunica la propria autosospensione dalla Camera dei deputati, apprendendo di essere oggetto di indagini da parte della magistratura inquirente.[5][6] Tuttavia senza che la sua posizione sul fronte delle indagini sia cambiata, il 3 luglio 2012 torna in aula venendo espulso per aver utilizzato una frase volgare per attaccare la maggioranza[7]. Mentre usciva dall'aula, il deputato ha rivolto il dito medio verso gli esponenti del PD.
Il 31 ottobre 2012 si è avvicinato al Partito Pirata Italiano, offrendo collaborazione per presentare due proposte di legge (una sulla trasparenza delle istituzioni e una sulla riforma della SIAE)[8] utilizzando il metodo orizzontale partecipativo dell'Assemblea Permanente del Partito Pirata, grazie alla piattaforma di e-democracy LiquidFeedback e dell'HUB Pirata.
L'8 gennaio 2013 presenta la lista denominata "I Cittadini - Democrazia Liquida" con la quale intende partecipare alle elezioni e si candida a premier, ma si ritira dopo aver appreso di essere indagato.
Nel 2016 viene eletto sindaco di Camposano.
Nel 2021 viene rieletto sindaco di Camposano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Il curriculum politico di Franco Barbato, in Sito ufficiale Franco Barbato. URL consultato il 7 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2009).
- ^ Intervista a Francesco Barbato sulla sanzione di sospensione dai lavori dell'Aula decisa dall'Ufficio di presidenza della Camera, su Radio Radicale, 7 ottobre 2009.
- ^ Rissa alla Camera tra il Pdl e Barbato Pugno al dipietrista: in ospedale, in Corriere della Sera, 07 luglio 2010. URL consultato il 7 luglio 2010.
- ^ Rissa in aula sul ddl Meloni Botte e insulti, seduta sospesa, in La Repubblica, 07 luglio 2010. URL consultato il 7 luglio 2010.
- ^ Indagano su di me? Allora mi autosospendo da deputato= il Fatto Quotidiano, 14 maggio 2012. URL consultato il 14 maggio 2012.
- ^ Inchiesta di Woodcock,Barbato ora si autosospende= Corriere della Sera, 14 maggio 2012. URL consultato il 14 maggio 2012.
- ^ Barbato alla maggioranza: "Avete rotto i coglioni", in Il Fatto Quotidiano, 03 luglio 2012. URL consultato il 4 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2012).
- ^ Sito del Partito Pirata italiano, Proposte di Legge. URL consultato il 20 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2013).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Francesco Barbato
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Barbato
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su francescobarbato.com.
- Sito ufficiale, su barbatoassicurazioni.it.
- Francesco Barbato, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Francesco Barbato, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Francesco Barbato, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.