Export–Import Bank of China

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Export–Import Bank of China
中国进出口银行
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StatoBandiera della Cina Cina
Fondazione16 giugno 1994
Sede principalePechino
Gruppo
  • Buttonwood Investment Holding Company Ltd.: 89,26%
  • Ministero delle finanze: 10,74%
Persone chiaveWu FuLin (presidente) dal giugno 2022[1]
Settorebancario
Prodottiservizi finanziari
Fatturato25,854 miliardi di RMB[2] (2021)
Dipendenti4 329[3] (2021)
Slogan«伴你走向世界 助你领先全球T (Accompagnarti nel mondo e aiutarti a guidare il mondo
Sito webwww.eximbank.gov.cn/

The Export–Import Bank of China (China Exim Bank) (中國進出口銀行T, 中国进出口银行S, Zhōngguó Jìnchūkǒu YínhángP) è una delle tre banche istituzionali cinesi [N 1][4] costituite per attuare le politiche statali nell'industria, nel commercio estero, nell'economia e negli aiuti esteri ai paesi in via di sviluppo e fornire sostegno finanziario per promuovere l'esportazione di prodotti e servizi cinesi. Fondata nel 1994, è soggetta al controllo del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese.[5]

Obiettivo[modifica | modifica wikitesto]

The Export–Import Bank of China è una banca istituzionale e insieme alle altre istituzioni politiche cinesi (compresa SINOSURE che si occupa di assicurazioni[6]) attua le politiche economiche del governo cinese. L'obiettivo della banca è promuovere il commercio estero e gli investimenti. I prestiti commerciali sono i pilastri della banca. L'attività finanziaria comprende i crediti all'esportazione, principalmente nei settori delle infrastrutture (strade, centrali elettriche, oleodotti e gasdotti, telecomunicazioni e progetti idrici), e finanziamenti agli investimenti delle imprese cinesi che operano all'estero nei settori energetico, minerario e industriale.[7] Un'altra funzione è amministrare prestiti agevolati che sono senza interessi o con interessi molto bassi forniti come aiuti esteri dal governo cinese. China Exim Bank è l'unico fornitore di prestiti agevolati del governo cinese.[7]

China Exim Bank non pubblica dati sui prestiti esteri, tuttavia, funzionari statunitensi stimano che finanzi più del totale dei finanziamenti delle esportazioni dei paesi del G7.[8] Il Financial Times ha stimato che nel 2009 e nel 2010 China Exim Bank e China Development Bank (CDB) abbiano complessivamente deliberato prestiti per almeno 110 miliardi di dollari a governi e società di paesi in via di sviluppo, più della Banca mondiale nello stesso periodo.[9]

Le istituzioni rivali di finanziamento delle esportazioni hanno visto un calo di influenza, come la Export–Import Bank of the United States (EXIM), il cui presidente Fred Hochberg si è lamentato del fatto che China Exim Bank non segua le linee guida emanate dall'OCSE, traendone quindi un indebito vantaggio.[8]

Aiuto alle esportazioni[modifica | modifica wikitesto]

China Exim Bank fa parte del sistema cinese di aiuto alle esportazioni e amministra il "Programma di prestito agevolato" (两优贷款业务T), che è formato dal prestito agevolato (优惠贷款T) e dal credito privilegiato all'acquirente (优惠买方信贷T).[10] Per i prestiti agevolati, la banca concede un prestito senza interessi o a tasso molto basso a un governo o a un'agenzia di un paese in via di sviluppo per realizzare un progetto (p.es. una centrale elettrica, una strada, un impianto di trattamento delle acque); la durata del prestito concesso è sino a 20 anni con un preammortamento massimo di 7 anni. Il credito privilegiato per l'esportazione viene fornito a un mutuatario straniero per l'acquisto di beni o servizi cinesi (p.es., un imprenditore edile che realizza un impianto). Come il prestito agevolato, anche questo tipo di prestito è sovvenzionato dal governo cinese e i tassi di interesse sono inferiori ai tassi di mercato, intorno al 3-6%. Il credito privilegiato per l'esportazione è generalmente classificato come un prestito commerciale piuttosto che un aiuto estero nonostante che il tasso di interesse sia molto basso perché lo scopo è quello di promuovere le esportazioni cinesi.[11] Questi due tipi di prestiti costituiscono una parte importante del sostegno finanziario per la Nuova via della seta cinese.[12]

Durante la pandemia di COVID-19, China Exim Bank ha concesso al governo dell'Angola una riduzione del debito per un importo non comunicato.[13]

Nel 2022, China Exim Bank ha firmato un accordo con il gruppo immobiliare ESR Group di Hong Kong per 1 miliardo di dollari da investire in progetti infrastrutturali nei paesi dell'ASEAN.[14]

Nel quadro della crisi finanziaria che ha colpito lo Sri Lanka nel 2022, in data 7 marzo 2023 China Exim Bank ha inviato una lettera al Fondo Monetario Internazionale accettando la ristrutturazione del debito.[15]

Filiale di Parigi

Operatività[modifica | modifica wikitesto]

China Exim Bank ha la sede a Pechino al numero 30 di Fuxingmennei Street, distretto di Xicheng, e agisce tramite 32 filiali nella Cina continentale.[16]

Inoltre ha una filiale a Parigi al numero 62 di rue de Courcelles, 8º arrondissement[17] e quattro uffici di rappresentanza:[18]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Esplicative
  1. ^ China Development Bank (CDB), The Export–Import Bank of China, Agricultural Development Bank of China (ADBC)
Fonti
  1. ^ (EN) Board Of Directors, su english.eximbank.gov.cn.
  2. ^ 2021 Annual Report, p. 7
  3. ^ 2021 Annual Report, p. 30
  4. ^ (EN) What Are the Policy Banks China Uses to Spur Economy?, su bloomberg.com, 30 giugno 2022.
  5. ^ (EN) Brief introduction, su english.eximbank.gov.cn (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2019).
  6. ^ (EN) Corporate Profile, su sinosure.com.cn.
  7. ^ a b (EN) Jian-Ye Wang, What Drives China’s Growing Role in Africa? (PDF), in IMF Working Paper, n. 07/211, ottobre 2007.
  8. ^ a b (EN) Sudeep Reddy, U.S. Export Financing Challenges China, in The Wall Street Journal, 12 gennaio 2011.
  9. ^ (EN) Geoff Dyer, Jamil Anderlini, Henny Sender, China’s lending hits new heights, in Financial Times, 17 gennaio 2011.
  10. ^ (EN) Carla P. Freeman (a cura di), Handbook on China and Developing Countries (XML), Cheltenham, Edward Elgar Publishing, 2015, p. 207, ISBN 978-1-78254-420-3.
  11. ^ (EN) Direzione generale per le politiche estere (a cura di), Export finance activities by the cinese Government (PDF), Parlamento europeo, settembre 2011.
  12. ^ (EN) Wenhua Shan, Kimmo Nuotio, Kangle Zhang (a cura di), Normative Readings of the Belt and Road Initiative. Road to New Paradigms, Cham, Springer International Publishing, 2018, p. 119, ISBN 978-3-319-78017-7.
  13. ^ (EN) Jevans Nyabiage, Angola looks at refinancing debt as it faces higher repayments on Chinese loans, su South China Morning Post, 11 marzo 2022.
  14. ^ (EN) ESR, China Eximbank close US$1 billion infra fund, su theasset.com, 21 novembre 2022.
  15. ^ Sri Lanka: avanza piano Fmi su ok Cina a riassetto crediti, su swissinfo.ch, 7 marzo 2023.
  16. ^ 2021 Annual Report, pp. 176-184
  17. ^ (FR) China Exim Bank - 75008, su societe.com.
  18. ^ 2021 Annual Report, p. 184

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 0451 7154