Estorick Collection of Modern Italian Art

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Estorick Collection of Modern Italian Art
Ubicazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
LocalitàLondra
IndirizzoCanonbury Square
Coordinate51°32′38.04″N 0°06′00″W / 51.5439°N 0.1°W51.5439; -0.1
Caratteristiche
TipoArte moderna
Intitolato aEric Estorick
Istituzione1998
FondatoriEric Estorick
Sito web

La Estorick Collection of Modern Italian Art è un museo dedicato all'arte italiana della prima metà del XX secolo ed ubicato nel centro di Londra.

La collezione fu messa insieme nel corso degli anni '50 da Eric Estorick, sociologo e collezionista statunitense.

Le opere esposte si concentrano in particolare sul Futurismo, ma spaziano su tutta la produzione pittorica e scultorea del periodo compreso tra 1890 e 1950. Tra gli artisti le cui opere sono contenute nella collezione si trovano Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Gino Severini, Luigi Russolo, Ardengo Soffici, Giorgio de Chirico, Amedeo Modigliani, Giorgio Morandi, Mario Sironi e Marino Marini.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La collezione è ospitata in un edificio georgiano precedentemente noto come Northampton Lodge, costruito tra il 1807 e il 1810 dall'imprenditore Henry Leroux di Stoke Newington, che nel 1803 affittò un appezzamento di terreno da Charles Compton, I marchese di Northampton.[1]

L'edificio rimase un'abitazione privata fino al 1916. Durante il primo dopoguerra fu adibito a fabbrica di fiori artificiali, la quale operò fino al 1968.[1] Esso fu classificato come momumento classificato Grado II nel 1953, ma questo non risparmiò il suo decadimento negli anni successivi.[1] Nel 1974 fu acquistato dalla società a nome collettivo di Basil Spence e ristrutturato dall'architetto Anthony Blee.[1] I suoi ultimi occupanti furono l'architetto Colin St. John Wilson, che lo adibì a uffici e studio personale, e una società che operava nell'ambito della tecnologia dell'informazione.[1]

La Eric and Salome Estorick Foundation è stata fondata nel 1994 come ente di beneficienza.[1][2] La sua ristrutturazione è stata pianificata dall'architetto Nathaniel Gee e finanziata dall'Heritage Lottery Fund.[1]

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

La musica, Luigi Russolo (1911)

Giacomo Balla[modifica | modifica wikitesto]

Umberto Boccioni[modifica | modifica wikitesto]

Massimo Campigli[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Belvedere, 1930
  • Due donne, 1943
  • Sei donne, 1945
  • Autoritratto, 1946

Carlo Carrà[modifica | modifica wikitesto]

  • L'uscita da teatro, 1910
  • L'amante dell'ingegnere, 1940 circa

Giorgio de Chirico[modifica | modifica wikitesto]

  • La rivolta del saggio, 1916

Renato Guttuso[modifica | modifica wikitesto]

  • Eroe proletario, 1953

Giacomo Manzù[modifica | modifica wikitesto]

  • Busto di una donna, 1952

Marino Marini[modifica | modifica wikitesto]

  • Quadriga, 1942
  • Pomona, 1943
  • Piccolo bagnante, 1945

Amedeo Modigliani[modifica | modifica wikitesto]

  • Dr François Brabander, 1918

Zoran Mušič[modifica | modifica wikitesto]

  • Motivo dalmata, 1951
  • Montagna nera, 1952
  • Reti a Chioggia, 1956
  • Motivo corsico, 1966
  • Nello studio, 1983

Ottone Rosai[modifica | modifica wikitesto]

  • Uomini che aspettano, 1914

Medardo Rosso[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Russolo[modifica | modifica wikitesto]

Giuditta Scalini[modifica | modifica wikitesto]

  • Ritratto di Massimo Campigli, 1950
  • Acrobati, 1950

Gino Severini[modifica | modifica wikitesto]

  • Le Boulevard, 1910-1911
  • Danzatrice (Ballerina + mare), 1913
  • Quaker Oats - Natura morta cubista, 1917

Mario Sironi[modifica | modifica wikitesto]

  • Paesaggio urbano, 1924 circa
  • Composizione, 1947
  • Compisizione, 1956
  • Tre montagne
  • Le baracche sulla collina
  • Ballo sul palcoscenico
  • Morte nel paesaggio

Ardengo Soffici[modifica | modifica wikitesto]

  • Scomposizione dei piani di un lume, 1912-1913

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) The building, su estorickcollection.com. URL consultato il 17 settembre 2023.
  2. ^ (EN) Eric and Salome Estorick Foundation, su Charity Commission for England and Wales. URL consultato il 17 settembre 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN122235929 · ISNI (EN0000 0001 2149 7915 · LCCN (ENnr00026690 · J9U (ENHE987007296683105171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr00026690