Ernesto Araújo

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Ernesto Araújo

Ministro degli affari esteri
Durata mandato1º gennaio 2019 –
29 marzo 2021
PresidenteJair Bolsonaro
PredecessoreAloysio Nunes
SuccessoreCarlos Alberto França

Dati generali
UniversitàUniversità di Brasilia
Istituto Rio Branco

Ernesto Henrique Fraga Araújo (Porto Alegre, 15 maggio 1967) è un diplomatico e politico brasiliano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Porto Alegre, capitale del Rio Grande do Sul, da Henrique Fonseca de Araújo, ex Procuratore generale del Brasile nonché membro della Camera dei deputati, e Marylin Mendes Fraga Araújo, si laureò in lettere presso l'Università di Brasilia nel 1988 proseguendo gli studi presso l'Istituto Rio Branco.

A partire dal 1991 ha lavorato come diplomatico presso il Ministero degli affari esteri brasiliano, occupandosi dei rapporti con il Mercosur dal 1991 al 1995, con l'Unione europea dal 1995 e lavorando presso le ambasciate brasiliane di Berlino, Ottawa e Washington.[1] Araújo sostenne la politica estera portata avanti dai presidenti brasiliani Luiz Inácio Lula da Silva e Dilma Rousseff. Inoltre prese posizione in difesa del Venezuela di Hugo Chávez in seguito alla sospensione del paese dal Mercosur.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Nominato Ministro degli affari esteri del Brasile dal Presidente Jair Bolsonaro, Araújo ha espresso particolare apprezzamento per il governo del Presidente statunitense Donald Trump[2] prendendo posizione contro il riscaldamento globale, ritenuto un "complotto marxista per favorire la Cina a discapito dell'Occidente"[3], e il mondialismo.[2] La nomina a titolare del dicastero di palazzo Itamaraty, suggerita a Bolsonaro dal giornalista Olavo de Carvalho[4], fu una sorpresa considerando la scarsa importanza di Araújo nel panorama politico, descritto dal settimanale britannico The Economist come un "diplomatico fino ad allora oscuro".[5] Un gruppo anonimo di diplomatici ha pubblicato un documento criticando la nomina di Araújo e definendolo "evidentemente impreparato ad assumere l'incarico di Ministro degli affari esteri".[6]

Dopo aver giurato insieme all'intero governo il 1º gennaio 2019, ha annunciato all'organizzazione delle Nazioni Unite che il Brasile avrebbe abbandonato il Patto mondiale sulla migrazione.[7]

Il 29 marzo 2021 si è dimesso, pressato da numerosi senatori, nell'ambito dello scontro con il presidente sul procacciamento dei vaccini contro il Covid-19.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) Carla Araújo e Fernando Exman, Futuro ministro das Relações Exteriores mantém blog com críticas ao PT, su valor.globo.com, 14 novembre 2018. URL consultato l'8 luglio 2020.
  2. ^ a b (PT) Isabel Fleck, Ernesto Araújo: Como um artigo definiu o novo chanceler [collegamento interrotto], in HuffPost Brasil, 15 novembre 2018. URL consultato l'8 luglio 2020.
  3. ^ (EN) Jonathan Watts, Brazil's new foreign minister believes climate change is a Marxist plot, in The Guardian, 15 novembre 2018. URL consultato l'8 luglio 2020.
  4. ^ (PT) Novo chanceler, Ernesto Araújo foi indicado por Olavo de Carvalho, in Folha de S. Paulo, 14 novembre 2018. URL consultato l'8 luglio 2020.
  5. ^ (EN) What to make of Brazil's new firebrand president, Jair Bolsonaro, in The Economist, 3 gennaio 2019. URL consultato l'8 luglio 2020.
  6. ^ (PT) Diplomatas criticam futuro chanceler do Brasil, Ernesto Araújo, in Brasil de Fato, 22 dicembre 2018. URL consultato l'8 luglio 2020.
  7. ^ Brasile: l'Onu accoglie con preoccupazione l'uscita del paese dal Patto per la migrazione, in Agenzia Nova, 9 gennaio 2019. URL consultato l'8 luglio 2020.
  8. ^ (EN) Brazil's foreign minister, who bashed China and praised Trump, resigns, su the Guardian, 29 marzo 2021. URL consultato il 29 marzo 2021.

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