Enrico Baroni
Enrico Baroni | |
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Nascita | Firenze, 24 novembre 1892 |
Morte | Mare Mediterraneo, 28 giugno 1940 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Marina |
Anni di servizio | 1911-1940 |
Grado | Capitano di vascello |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Battaglia del convoglio Espero |
Decorazioni | Medaglia d'Oro al Valor Militare |
Studi militari | Regia Accademia Navale di Livorno |
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Enrico Baroni (Firenze, 24 novembre 1892 – Mare Mediterraneo, 28 giugno 1940) è stato un militare italiano.
Biografia
Nato a Firenze nel 1892, Enrico Baroni entrò nell'Accademia Navale di Livorno il 10 novembre 1911 e ne uscì nel 1914, con il grado di guardiamarina. Durante la prima guerra mondiale prestò servizio dapprima sulle corazzate Roma e Conte di Cavour, poi sull'incrociatore corazzato Pisa ed infine, come primo direttore del tiro, sulla corazzata Dante Alighieri. Alla fine della guerra, fu assegnato all'Ufficio Tecnico Armi Navali di Venezia, imbarcato sulla nave officina Quarnaro.
Ebbe poi il comando della torpediniera Cortellazzo e successivamente, promosso capitano di corvetta, del cacciatorpediniere Aquilone. Nel 1932 fu promosso capitano di fregata e nominato comandante in seconda dell'incrociatore pesante Fiume, mentre in seguito ricoprì il ruolo di Comandante Superiore in Estremo Oriente, con insegna sul posamine Lepanto. Dopo il rimpatrio, fu promosso capitano di vascello e nominato comandante del Comando Marina di Cagliari per un periodo, per poi essere destinato al comando dell'incrociatore leggero Luigi Cadorna.
Nel 1940 gli fu affidato il comando della II Squadriglia Cacciatorpediniere, con bandiera sull'Espero. Il 27 giugno 1940 l'Espero, insieme ai gemelli Ostro e Zeffiro, salpò da Taranto diretto a Tobruk per una missione di trasporto veloce di alcune batterie controcarri; il giorno seguente, però, i tre cacciatorpediniere, avvistati da ricognitori britannici, vennero intercettati da cinque incrociatori leggeri britannici al comando del viceammiraglio John Tovey. Baroni decise di trattenere gli incrociatori britannici con la sua nave il più a lungo possibile, in modo da dare ad Ostro e Zeffiro il tempo necessario ad allontanarsi; il sacrificio dell'Espero permise infatti alle due unità gemelle di mettersi in salvo e raggiungere Bengasi e poi Tobruk. L'Espero, dopo due ore di combattimento contro le unità di Tovey, venne infine centrato ed immobilizzato dal tiro avversario, per poi essere finito dall'HMAS Sydney. Dopo aver dato ordini perché si provvedesse all'autoaffondamento ed all'abbandono della nave, Baroni tornò in plancia ed affondò con la sua nave. Alla sua memoria fu conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Collegamenti esterni
- Scheda dal sito www.marina.difesa.it, su marina.difesa.it.