Eduardo Paolozzi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La statua di Isaac Newton nel cortile della British Library

Sir Eduardo Paolozzi (Leith, 7 marzo 1924Londra, 22 aprile 2005) è stato uno scultore e incisore britannico. Considerato uno dei pionieri della pop art, nel 1947 pubblicò il collage I was a Rich Man's Plaything, facente parte della sua serie Bunk!, considerato la prima opera della "pop art" e la prima a contenere la parola "pop".

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Camera, scultura in nove parti ideata in modo tale da ricreare uno spazio di gioco e relax[1]

Originario di Leith, un distretto a nord di Edimburgo, primogenito di una famiglia di immigrati italiani di Viticuso, un paese di montagna nei pressi di Cassino, studiò al Collegio d'Arte di Edimburgo nel 1943 poi alla St. Martin's School of Art nel 1944 e alla Slade School of Art di Londra dal 1944 al 1947. Si trasferì a Parigi dove cominciò a lavorare.

Insieme ad altri artisti, quali Richard Hamilton e Nigel Henderson, fu uno dei fondatori dell'Independent Group, precursore della Pop Art britannica degli anni '60.

Il suo collage del 1947 Ero un giocattolo di un uomo ricco (I was a rich man's plaything)[2] è talvolta citato come la prima opera veramente Pop Art, benché lui descriva il suo lavoro come surrealista.[senza fonte]

Insegnò scultura e plastica in diverse scuole, tra cui la University of California, Berkeley nel 1968 e il Royal College of Art. Paolozzi lavorò anche a Berlino dal 1974 e a Colonia dal 1977 al 1981, e successivamente insegnò scultura presso la Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera; proprio a Monaco sono esposte le sue sculture For Leonardo e Camera, entrambe collocate in spazi esterni dell'Ufficio Europeo dei Brevetti.[3]

Paolozzi fu nominato membro dell'Ordine dell'Impero Britannico nel 1968 ed elevato al rango di Cavaliere Commendatore nel 1988, ottenendo il titolo di Sir, e nel 1979 fu nominato membro della Royal Academy. Divenne lo scultore ufficiale di Sua Maestà la Regina nel 1986.

Nel 1994 fece dono di una gran parte dei suoi lavori e della maggior parte degli oggetti presenti nel suo studio alla Scottish National Gallery of Modern Art.

Nel 1999 la Galerie Nationale di Scozia inaugurò la Galerie Dean e vi espose la sua collezione.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Mosaico della Tottenham Court Road
Scotland's Early People, Museo Nazionale della Scozia
Manuscript of Monte Cassino
The Artist as Hephaestus
For Leonardo, 1986
Faraday, all'Università di Birmingham
Vulcan, 1998–9, Galleria Nazionale Scozzese di Arte Moderna

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) European Patent Office, Eduardo Paolozzi, su epo.org. URL consultato il 29 luglio 2020.
  2. ^ (EN) Il collage nel sito della Tate Gallery
  3. ^ (EN) European Patent Office, Works in public spaces, su epo.org. URL consultato il 29 luglio 2020.
  4. ^ Copia archiviata, su eca.ed.ac.uk. URL consultato il 1º giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2015).
  5. ^ Copia archiviata, su eca.ed.ac.uk. URL consultato il 1º giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2016).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN14809834 · ISNI (EN0000 0000 8358 9404 · Europeana agent/base/66802 · ULAN (EN500027981 · LCCN (ENn50050217 · GND (DE118591606 · BNE (ESXX1135115 (data) · BNF (FRcb121614486 (data) · J9U (ENHE987007506111605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n50050217