Divisione Handschar (1991)

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Divisione Handschar
(HR) Handzar Divizija
Descrizione generale
Attiva1991–1995
NazioneBandiera della Croazia Croazia
Servizio Ministero degli Affari Interni
TipoOrganizzazione paramilitare
RuoloSupporto all'esercito regolare
Sabotaggio
Dimensione1.500
Guarnigione/QGJastrebarsko
MottoZa Dom Spremni
Sve do Drine!
Allahu Ekber
Colori     Verde
Battaglie/guerreGuerre jugoslave
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La Divisione Handschar (in croato Handzar Divizija) fu un gruppo paramilitare segreto di stampo neofascista, nazionalista ed islamista creato dal Ministero degli affari interni della Croazia come unità musulmana di supporto all'Esercito Croato.[1][2]

Il gruppo prendeva nome dall’omonima divisione delle Waffen-SS, attiva durante la Seconda guerra mondiale e composta da bosgnacchi. La divisione venne creata su idea di Heinrich Himmler e Gottlob Berger e venne impiegata in varie operazioni contro i partigiani jugoslavi di Tito.

L'idea di creatura divisione croata di musulmani bosgnacchi venne al presidente Franjo Tuđman e al ministro della difesa Gojko Šušak, che credevano che i bosgnacchi fossero alleati naturali dei croati contro i serbi.[3] Venne quindi costituita a Zagabria in grandissimo segreto, con l'aiuto del generale Janko Bobetko, alla Comunità Islamica di Croazia (IZH) e al Partito d'Azione Democratica di Croazia (SDAH), che era sotto il controllo dell’omonimo partito bosgnacco fondato da Alija Izetbegović. Nell'IZH vi era un comitato segreto guidato da Šefko Omerbašić e Osman Muftić che, insieme all'SDAH, raccoglieva volontari dalla comunità bosgnacca di Croazia, volontari bosgnacchi dalla Repubblica Socialista di Bosnia ed Erzegovina, dalla Slovenia, dal Sangiaccato e alcuni volontari albanesi provenienti dal Kosovo. Il gruppo venne addestrato dall'Esercito Croato nelle città di Plešivica, Jastrebarsko e Dubrava sotto la supervisione dei servizi segreti. La divisione era un segreto di stato e per questo i suoi membri avevano il divieto di esporsi ai media e il divieto di portare la loro mostrina sull'uniforme.

Impiegata come supporto all'esercito ufficiale croato, compiero anche vari crimini contro la popolazione serba (come nel caso del massacro di Sisak[4] o quello del massacro di Sijekovac) ed anche, in seguito alla rottura croato-bosniaca, contro civili croati. Oltre alla guerra di Croazia, dove avevano preso parte all'assedio di Slunj contro la JNA e la SDG di Željko Ražnatović, avevano infatti iniziato ad operare in Bosnia ed Erzegovina in supporto all'esercito del governo di Sarajevo, prendendo parte anche alla Battaglia della Posavina. A causa inoltre della rottura, l’ideologia nazionalista croata e neofascista venne messa da parte per uno spiccato islamismo ma molti suoi membri rifiutarono la rottura e rimasero fedeli al governo di Zagabria. Molte delle notizie sulla Divisione Handschar rimasero sconosciute fino alla fine delle ostilità nei Balcani, quando la sua esistenza venne scoperta.

Voci correlate

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