Discussioni utente:Gwenaeth/Archivio

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Visto che studi linguistica mi permetto di segnalarti il Progetto Linguistica e il bar Da Noam. --Ines - (contattami) 12:46, 13 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Bene, vedo che Ines ha provveduto a invitarti! Benvenuta tra noi, c'è un gran bisogno di lavoro (anche io ho 20 anni e studio linguistica): probabilmente chi sta studiando queste cose, per quanto giovane, le ha comunque più fresche in mente e può scrivere meglio :-) Ciao! --Padanda 16:27, 13 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Grazie a tutti e due ^_^ Chi sta studiando linguistica, soprattutto, ha anche un sacco di libri dove andare a sbirciare ;-PP - Ciao, Gwenaeth

About: I Due Alberi[modifica wikitesto]

Ho letto nella home page del Progetto Tolkien della tua richiesta di una voce riguardante i Due Alberi. Eccola.

Ciao. Erredeco

Uau, grande ^_^ Ho visto che non è l'unico tuo intervento dedicato a Tolkien: complimenti! --Gwenaeth 12:25, 18 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Correzioni dante[modifica wikitesto]

Ciao, ti ringrazio per la rilettura che stai facendo dei vari canti dell'Inferno che sto scrivendo in tutta fretta (esame urge)... Ti volevo solo dire che però le doppie virgolette le metto perché un conto è il discorso diretto che richede le virgolette, un conto è il corsivo perché sono citazioni, quindi ti prego di non rimuoverle! Grazie --SailKoFECIT 21:44, 22 dic 2006 (CET)[rispondi]

Anche a me esame urge, e infatti sto biecamente usando Wikipedia per ripassare ^^ (nel senso che devo preparare alcuni canti di Dante, cioè quelli che sto riscrivendo personalmente). Quanto al problema delle citazioni, io in genere uso le virgolette appunto per le citazioni (e se ci sono discorsi diretti uso altri tipi di virgolette, come quelle semplici '---'), il corsivo per le parole straniere e i titoli di libri (o per le parole che voglio mettere in risalto)... Non c'è da qualche parte scritto come si usano secondo le convenzioni di scrittura? Ciao --Gwenaeth 16:19, 23 dic 2006 (CET)[rispondi]
Certo che c'è: Aiuto:Manuale di stile --Gwenaeth 14:13, 29 dic 2006 (CET)[rispondi]

Introduzioni[modifica wikitesto]

Ciao, beh mi sembra un'ottima idea, sarebbe l'occasione buona per ripassare anche tutte le notazioni temporali... Io devo portare l'Inferno lunedì prossimo e mi mancano ancora cinque canti+ la critica.. se ce la fai aggiungili tu, sennò faremo via via con calma. PS. leggo solo ora la tua risposta sulle virgolette, effettivamente hai ragione, non ricoradvo quella parte del manuale di stile. Il probelam è che sulla mia tastiera non ci sono le virgolette a angolo uffa! Ho messo in upload anche tante immagini, se ti servono puoi aggiungerle ([[1]]). Ciao e grazie per il tuo lavoro, i tuoi commenti sui "punti salienti" sono davvero scritti bene --SailKoFECIT 15:19, 7 gen 2007 (CET)[rispondi]

Che dici lo mettiamo un messaggio sul progetto letteratura che abbiamo destubbato tutto l'Inferno? :-))) --SailKoFECIT 12:05, 12 gen 2007 (CET)[rispondi]

Fatto! Buona giornata! --SailKoFECIT 12:27, 12 gen 2007 (CET)[rispondi]

Ho letto i tuoi commenti alle mie modifiche, e adesso te ne spiego il senso:

  1. Di solito la prima frase contiene una definizione (il più possibile concisa) del lemma. Dire come definizione "Nella fonetica articolatoria, una consonante nasale è una consonante classificata secondo il proprio modo di articolazione" non è una definizione. Infatti la stessa identica afermazione vale, per esempio, per le fricative o per le occlusive. Mi sembra di capire che a te preme sottolineare che si parla di modo e non di luogo di articolazione, e allora potremmo modificare così la descrizione che avevo fatto io: "Nella fonetica articolatoria, una consonante nasale è una consonante che, dal punto di vista del modo di articolazione, è caratterizzata dalla nasalità, che si realizza quando..." ecc.
  2. Non sta scritto da nessuna parte che, parlando di nasali, se ne debba parlare solo in termini di fonetica e non di fonologia. Quando si introduce un discorso su un sistema linguistico (le nasali dell'italiano), mi sembra il caso di parlarne da un punto di vista fonologico, cioè del sistema, e dire quali sono i fonemi e quali gli allofoni. Per questo ho usato l'espressione "fonemi" e non "foni" (e ho usato le barre oblique parlando di fonemi e le quadre parlando di foni). È sbagliato dire, come fai tu, "In italiano sono, secondo la norma, presenti tre foni nasali". I foni sono di più, perché abbiamo anche la n velare e quella labiodentale.
  3. Quanto a corsivo e grassetto, il manuale di stile forse è forse incompleto quando dice "Vanno messi in corsivo senza virgolette: (...) parole o (parti di) frasi da evidenziare (si ricorda che l'uso a questo scopo del grassetto e delle sottolineature è vietato);". La norma è buona e corrisponde all'uso dei linguisti: in corsivo la parola o la frase che si evidenzia per citarla (piano dell'espressione), riservando le virgolette al suo significato (piano del contenuto). Sennonché, in casi come anfora noi dobiamo mettere in evidenza due cose: la parola (in corsivo) e un parte della parola (il segmento nf). Questo è un caso non previsto dal manuale e che per la verità non ha soluzioni standard. Una soluzione che alcuni adottano è rimettere in tondo, all'interno del testo in corsivo, il pezzo da evidenziare (per esempio, una parola citata in un titolo di libro: Per l'etimologia di pontifex in latino). Ma nel nostro caso, con solo due lettere da "raddrizzare", verrebbe qualcosa di poco leggibile. Per questo mi sembra preferibile lasciare tutto in corsivo ed evidenziare nel modo meno invasivo, con un semplice grassetto (tieni presente che il motivo per cui nel manuale di stile insistono tanto nel non usare il grassetto è per evitare che ci siano grosse "macchie" di parole e frasi in grassetto nel corpo dell'articolo. Due lettere di una parola sono senz'altro tollerabili).

Detto questo, spero che non ti offenderai se vado a fare un rollback (con la modifica iniziale che ho suesposto). Ciao e grazie dei tuoi interventi: la linguistica finora è abbastanza trascurata su WP :-) --Vermondo 01:07, 21 gen 2007 (CET)[rispondi]

Ops! Avevo dimenticato un pezzo :-/ Meno male che hai controllato:-) --Vermondo 20:41, 21 gen 2007 (CET)[rispondi]


Ottimo lavoro!![modifica wikitesto]

Ciao fratello! Volevo complimentarmi per il lavoro fatto su canti_del_maggio e calendimaggio....buon proseguimento

GRIZ 23:01, 02 feb 2007 (CET)[rispondi]


OOPPS!! Scusa sorella :o) 23:30, 02 feb 2007 (CET)

C'era un copyvio nel contributo di Utente:Alice92. E' stato rimosso ma ci si è dimenticati l'avviso :-P --213.203.176.192 20:35, 20 feb 2007 (CET)[rispondi]

No, vedo ora che l'avviso era stato rimosso, qual è il problema allora? --213.203.176.192 20:36, 20 feb 2007 (CET)[rispondi]

Benvenuta al progetto Libro manoscritto e a stampa. Scusa per il ritardo. --Eflaia 21:47, 24 feb 2007 (CET)[rispondi]

Montagna Folk Festival[modifica wikitesto]

Ciao Sorella!! Sono di nuovo io, GRIZ. Ti scrivo per chiederti assistenza sulla nuova pagina che ho creato, dopo il notevole aiuto che mi hai dato per canti del maggio e calendimaggio. La pagina è Montagna Folk Festival. Se mi aiuti te ne sarò stra-grato!!! :o)


GRIZ 13:01, 05 mar 2007 (CET)[rispondi]


Montagna Folk Festival[modifica wikitesto]

Ciao Gwenaeth. Ti ho scritto per avere da te (mooolto più esperta di me) una supervisione sulla voce appena creata Montagna Folk Festival. Ho pensato a te, per l'aiuto che mi hai dato nel migliorare canti del maggio e calendimaggio. Inoltre per i tuoi interessi nordici... per simpatia ecco!! Approposito che vuol dire Gwenaeth?? Grazie e un inchino


GRIZ 10:08, 06 mar 2007 (CET)[rispondi]


Se non ci fosse Tolkien.... grazie dell'aiutino Gwenaeth e scusami della rottura. PS al Montagna Folk Festival ci sono gli elfi veri. Ciau
GRIZ 10:12, 07 mar 2007 (CET)[rispondi]
Ci sono gli elfi quelli senza orecchie a punta, che vivono nei boschi (prova a cercare su internet "elfi Montagna Pistoiese") e quelli con le orecchie a punta, assieme a folletti e gente del sottobosco di varia natura.... piccolo popolo :o)
GRIZ 11:12, 09 mar 2007 (CET)[rispondi]

Ciao Ho visto che hai proposto ed inserito nella vetrina del portate Tolkien, la voce Elwing. So bene che le voci una volta scritte sono anonime, sono di tutti, che non ci si dovrebbe affezionare.. etc... però è una delle voci, tra quelle che ho scritto, che reputo riuscite meglio e mi ha fatto molto piacere vederla apprezzata. Grazie :) --Nanae 21:23, 22 mar 2007 (CET)[rispondi]

Aiuto con pronuncia IPA![modifica wikitesto]

Ciao Gwenaeth, ho visto che studi linguistica e che sei madrelingua francese.. quindi non mi mangerai se ti chiedo un piccolo favore? :P
Mi servirebbe, dato che sto sistemando la pagina del Marchese de Sade, la pronuncia IPA del suo nome di battesimo (non ho domestichezza con la IPA nè tantomeno un'enorme conoscenza del francese):

Donatien Alphonse François de Sade

grazie infinite anche se non mi potrai dare una mano!! :)

P.S. al limite potresti scrivermi anche la pronuncia come sei in grado, provvederò io a farla reperire ad un espero IPA per la trasposizione!! :)

Ancora grazie! --SkedO *-* 16:53, 17 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Grazie! Quindi io posso mettere tranquillamente quel template IPA nella pagina o dici che vanno sistemati accenti et similia? :)
P.S., dato che sembri interessata alla letteratura medioevale, daresti un occhio a Geoffrey Chaucer? Sta per andare in vetrina e qualche accorgimento non sarebbe male :). Grazie ancora! --SkedO *-* 18:12, 17 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Ciao Sorella, ti scrivo per l'ennesimo aiutino. Spero ti ricordi di me (GRIZ) ... Ho scritto in collaborazione con Maurizio Geri, la voce omonima. Manca la biografia, che presto sarà inserita. Se potessi darci un occhio ed eventualmente, contattare qualche amministratore per la correzione mi faresti molto felice. Spero te la passi bene nelle tue ricerche ed in generale. Ciao

GRIZ 17:35, 19 apr 2007 (CET)[rispondi]
grazie come sempre..... :o) e naturalmente scusami anche un po' per la mia imbranataggine.....

un abbraccio

GRIZ 15:16 20 apr 2007 (CET)

Ciao! Per quanto mi rendo conto che a vedersi sia improponibile, non è del tutto impossibile che qualcuno cerchi il libro o il film scrivendo "due" a numero, per cui mi sembra meglio lasciare il redirect... --Sogeking un, deux, trois... 17:15, 21 apr 2007 (CEST)[rispondi]

ahahah ho troppo troppo da fare.. dovrei mettermici di buona lena e tirarlo su :)
Comunque è normale che tu non veda nulla :P --SkedO *-* 23:21, 22 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Aggiungo, sto dando una sistematica a Guido Guinizelli, la pagina in fieri la trovi qui!! --SkedO *-* 01:47, 23 apr 2007 (CEST)[rispondi]

cancella subito in Arthèdain[modifica wikitesto]

Ciao Gwenaeth! ho rollbackato il tuo cancella subito in Arthèdain. Infatti la procedura d'unione non è stata ancora correttamente completata. Vedi Wikipedia:Pagine da unire. Ciao. --ChemicalBit - scrivimi 21:46, 23 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Lo stesso in Earendur --ChemicalBit - scrivimi 21:48, 23 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Ok molto bene, ma non perfetto. (provvedo comunque a cancellare le due voci già ora, tanto ho visto che seidisponibile a provvedere, quindi non rimarranno "residui" sbalgiati in giro) :
Arthèdain non è orfana, vedi puntano qui . Se ho ben capito di sicuro c'è da correggere il wikilink in Arvedui (gli altri non sono nel namespace principale, vedi tu che sei senz'altro più esperto di me). --ChemicalBit - scrivimi 22:43, 23 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Ok, ho provveduto anche per la pag. di discussione e per quella di monitoraggio (che non sono icuro che prima fosse inserita correttamente: non ho capito dove fosse inclusa, non c'erano link dalla pag. di discusisone. Comunque ora sono entrambe cancellate, quindi ora non c'è problema ;-) ). --ChemicalBit - scrivimi 23:13, 23 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Re:Nazgùl[modifica wikitesto]

Volevo avvertirti, ma me ne sono dimenticato. In teoria, è meglio lasciare i redirect da tutti i titoli con cui un utente puù, ragionevolmente, cercare una voce -effettivamente, sono fatti per quello. In questo caso, anche se la grafia è sbagliata, non è impossibile che qualcuno per arrivare al lemma nazgûl scriva nazgùl, per cui è meglio tenere il redirect. Tieni inoltr conto che la lettera "û" non esistente nella maggior parte delle tastiere (nella mia per esempio :P) Ciao --Sogeking un, deux, trois... 23:03, 23 apr 2007 (CEST)[rispondi]

help meee :P[modifica wikitesto]

Ciao, scusa il disturbo, stavo cercando una trama per un libro da inserire qua su wikipedia e mi son chiesto "potrò mai copiare una breve trama tale e quale da un sito e incollarla qua nella pagina?" suppongo di no..e a questo punto mi chiedo..quindi devo per forza scriverla io?! scusa per il disturbo.. Utente:Mirkolofio/info

c'hai ragione s'è fatto un po di casino! ^^ no io parlavo di sito sito sito..già immaginavo nn si potesse...ehbhè :P no pensavo, se uno copia da un sito, e poi mette ke l'ha preso da li' con il collegamento..ma immaginavo! ;)
yes, capito perfettamente...grazie mille isa.. a presto! ^^

S'inscrire sur fr:[modifica wikitesto]

Bonjour Gwenaeth, je pense que tu devrais le faire, regarde, moi je suis bien inscrit sur it: (et un certain nombre d'autres, voir les interwikis sur ma page perso) alors que la seule chose que je sache dire est "e pericoloso sporgersi". Amitiés. --ArséniureDeGallium 01:51, 8 mag 2007 (CEST)[rispondi]

À propos, tu y vois mon appel à traduction ? ;o)--ArséniureDeGallium 01:54, 8 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Sovrintendenti di Gondor[modifica wikitesto]

Si, hai ragione, è un'ottima idea. Appena posso mi ci metto a lavorare, ovviamente è graditissimo un tuo aiuto! Grazie e scusa se ti ho rovinato la pagin :D --ςμèαgωℓ 13:43, 16 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Victor Hugo[modifica wikitesto]

Non è una grande idea cassettare l'elenco delle opere, se provi a stampare la voce queste rimangono cassettate e non vengono stampate.

PS: Non sono molto d'accordo nell'idea di mettere il "de" nel {{Trama}}, vedi discussione del template.--Moroboshi scrivimi 22:08, 21 mag 2007 (CEST)[rispondi]
Ho aggiornato il template {{trama}} come da discussione.--Moroboshi scrivimi 12:57, 9 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Marchio da sistemare[modifica wikitesto]

Grazie per aver caricato Immagine:Stemma STI.jpg. Ho notato però che hai utilizzato il template {{marchio}} senza specificare la tipologia esatta. Sei invitato pertanto a ritornare all'immagine cercando di specificare il template corretto magari ricaricando un'immagine che apporta la sigla TM o la R dentro un cerchio. Questo è un messaggio automatico di Nikbot. Per maggiori informazioni, vedi Aiuto:Copyright immagini o visita le FAQ.--FK! 19:55, 24 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Lista di Orchi[modifica wikitesto]

Ciao. Il capo-Orco di Moria è un Orco, come dice il suo nome. Comunque nel film è stato rappresentato con un Troll. Senne

Re:Archivio Tolkien[modifica wikitesto]

Grazie. Scusa, ma quando sfoltisco le discussioni a volte mi parte la mano... Grazie ancora e buon lavoro--ςμèαgωℓ 18:49, 29 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Cara Gwenaeth; volevo chiederti se hai il tempo di dare un'occhiata alla trascrizione IPA di questa voce (tu sei bravissima in queste cose, no?): in particolare, non sono sicuro dove è necessario precisare la lunghezza vocalica con i due punti. Salutissimi :-) : --LucaLuca 16:47, 30 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Grazie mille! Che rapidità! Alla prossima --LucaLuca 20:56, 30 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Ho notato che al momento mancano i suoni ɡɡ (aggredire, agghindare?) e c (solo il gruppo ch?); inoltre ho visto che hai messo tra gli esempi , ma l'occlusiva uvulare sorda a quanto dice la voce non è presente in italiano. Sono abbastanza inesperto di IPA, e non saprei dove controllare, perciò ti passo la palla :-) Ciao -- ~Εξαίρετος~ (msg) 12:21, 3 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Per il "gruppo ch" intendevo se il suono "c" è presente solo in "chi"/"che" o anche in altre sillabe; è che non riesco a capacitarmi della differenza udibile tra "chi" e "ki", e nella mia ignoranza chiedevo lumi :) Sulla parola "questo" non sono abbastanza competente per esprimermi, se sia kʷ o kw o altro; io uso la prima, ma non so se sia la pronuncia italiana più corretta, anche se passare da k a w senza labializzare la k mi riesce difficile.
Non credo che ci sia una pagina che spieghi le varie pronunce dell'italiano, anche perché c'è poca consapevolezza a riguardo. Non molto tempo fa ho fatto notare a un romano (di Roma centro, e come direbbero gli inglesi molto "well-spoken") che non si dice "una ssedia" ma non capiva di cosa stessi parlando. E sebbene la differenza tra "te" e "tè" non sia priva di ambiguità e occasionalmente oggetto di battute (ne sentivo una per radio l'altro giorno) mi sembra che in pochi se ne rendano conto. Non saprei se esiste letteratura al riguardo, di sicuro se ne parla in quella sui dialetti, ma ovviamente non tutte le caratteristiche del dialetto si riversano nella pronuncia italiana. In conclusione: boh! :-) Ciao -- ~Εξαίρετος~ (msg) 14:41, 3 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Materiale da mettere nella voce, per esempio? Se ti interessa esiste il progetto:Dialetti d'Italia, se hai fonti per contribuire sarebbe molto utile :D... Ciao ciao --Wento 22:00, 4 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Molto interessante. Brava, grazie. Mi sono permesso di ridigere, pardon reindirizzare (redicterare mi fa accaponare la pelle) questa pagina di discussione qui, cosi' magari commentiamo dove tu leggi. Buona giornata rago 16:29, 11 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Italiano in Sardegna[modifica wikitesto]

Ciao Gwenaeth, ho aggiunto alcune cose alla parte dell'italiano in Sardegna (a proposito, molto interessante la voce;). Le influenze del sardo sull'italiano parlato dai sardi sono molte di più di quanto si possa credere, si tratta di un'influenza molto forte, soprattutto in certe zone, e la fonetica non ne rappresenta la parte principale, secondo me. Da poco ho fatto una ricerca nella mia zona, poco a poco ti posso aggiungere elementi... Non mi sono occupato di fonetica, e infatti ti metterò solo forme sintattiche o lessicali. Ovviamente, specificherò anche l'area di diffusione, per quanto possibile. Per ora ho messo solo le cose più essenziali... A presto, ciau Platense

Ciao Gwenaeth. M'inserisco in questo messaggio di Platense a proposito della parlata in Italiano in Sardegna. Dal momento che non voglio pasticciare nella voce aggiungo qui alcune segnalazioni in modo che sia tu a valutare se e come inserirle:

  • l'uso dell'affermativo eia (= "si"), spesso anche in forma contratta (ei') o molto contratta (e');
  • l'uso dell'imperativo aiò (= "andiamo"), in genere in senso letterale (aiò al bar), meno frequentemente in senso figurato (aiò! prendi la zappa, equivalente all'italiano "orsù" che in Sardegna è proprio sconosciuto)
  • l'inizio della frase con l'interiezione oh quando ci si rivolge a qualcuno, spesso nelle interrogazioni (Oh, ti piace il minestrone?), negli imperativi (Oh! mangia il minestrone!), come enfasi nelle frasi affermative (Oh, già ti piace poco il minestrone! =="Caspita, quanto ti piace il minestrone!")
  • lo scorporo frequente delle particelle pronominali anteposte al verbo: non mi fare incavolare (="non farmi incavolare"), non lo posso sopportare (="non posso sopportarlo")
  • l'uso delle forme contratte del verbo mirai (="guardare") mih (="guarda") o millu (="guardalo"), in genere come interiezioni nelle stesse accezioni contemplate nell'italiano: mih che bello! (="guarda che bello!"), mih! (="guarda!"); a Sassari è molto frequente il rafforzativo millu mih!
  • un abuso generico delle particelle come rafforzativi: a me mi piace, ci sei andato al mercato?, te lo mangi il minestrone?
  • uso improprio di alcuni verbi come transitivi: scendilo! (="portalo giù, abbassalo")
  • uso generico degli avverbi "lì", "là", "qua", "qui", accompagnati (non sempre!) da un'indicazione con il dito o con lo sguardo al posto di "destra" e "sinistra": es. "gira di qui" per dire genericamente "svolta a destra" o "svolta a sinistra".

Inoltre, è molto diffuso l'uso di termini e locuzioni con accezioni che in italiano sono del tutto inesistenti: nella voce che hai scritto c'è l'esempio del termine "canadese". L'origine di questa accezione è incerta, c'è chi afferma che derivi dall'uso, in passato, dei militari canadesi (fondatori della base NATO di Decimomannu) di usare la tuta da ginnastica anche fuori dal suo specifico scopo (allora fra i cagliaritani la tuta sportiva non era molto in voga neppure per fare sport, figuriamoci per andare a fare la spesa...). Altre chicche sono un paio per indicare un numero indeterminato ma sempre superiore a 2 (non azzardarti a chiedere "un paio" di orate ad un pescivendolo sardo perché te ne rifilerà una decina), brutta voglia per indicare la nausea, sera per indicare il tardo pomeriggio, dopo pranzo per indicare il primo pomeriggio, notte per indicare genericamente sia la sera sia la notte, cristiano per indicare un essere umano.

Infine (a titolo di curiosità, non credo sia il caso di prenderlo in considerazione) aggiungo un neologismo mutuato dal sardo: la saccàia è la pecora primipara gravida. Questo termine, che non ha traduzione letterale in italiano, è stato da lungo tempo italianizzato in Sardegna, al punto che l'Istituto di Zootecnica dell'Università di Sassari lo propone come termine tecnico da usare nelle pubblicazioni scientifiche e lo usa correntemente.

Mi fermo qui, ciao --Furriadroxiu 19:52, 19 giu 2007 (CEST)[rispondi]


Ciao, anda 'ene Gianca ;) Erano alcune delle espressioni che volevo mettere.. Ora se posso domani ne inserisco altre, che poi si potrebbero mettere nella voce, anche se penso che a questo punto la parte dell'italiano in Sardegna sarebbe molto più grossa di quelle delle altre zone... A meno che...cosa ne dite di creare una nuova voce? l' italiano in Sardegna? Comunque, le cose che ha messo Giancarlo vanno bene, e grazie per l'interessantissima etimologia di canadese, che non sapevo (l'ho messa io la parola, che bisogna dire a Sassari cmq non si usa). Solo, direi che non sono peculiarità sarde le seguenti: 1) i verbi transitivi definiti "impropri": non sono impropri, Giancarlo, (per il solo fatto di dirsi in un area tanto estesa, non dovrebbero essere considerati tali, a mio modo di vedere, a meno che non siaus tottus burricos innoghe;), ma comunque questi verbi hanno l'accezione transitiva come riconosciuta anche dagli alquanto snob dizionari italiani, perchè corrisponde a un uso arcaico, letterario, o appunto regionale. Non vorrei sbagliarmi, ma in diversi dizionari ho trovato le accezioni di scendilo, tornalo, salilo, etc. E in ogni caso, non è un fenomeno limitato alla Sardegna, questo: almeno in Sicilia (posso parlare per lì e bo...) si dicono tutti, ma credo anche in altre parti d'Italia. Comunque, ripensandoci, nonostante si dicano anche in Sicilia, possono ben figurare nell'italiano di Sardegna e, in questo caso, anche in quello di Sicilia! Anche il rafforzativo a me mi, per quanto ridondante, è ammesso come variante della lingua nella sua totalità, non è considerato regionalismo, che io sappia, ma magari mi sbaglio, bo. 2) l'uso generico degli avverbi "qui, la" nelle frasi che hai messo, credo sia un po' standard dappertutto. Almeno, in Sicilia di sicuro si dice così, non è una particolarità solo sarda. 3) "un paio" indefinito e "cristiano" per un tipo qualsiasi, in Sicilia si dicono tali quali, anche questi. Bisognerebbe vedere se si tratta di fenomeni standard, o limitati a certe zone, come per esempio il sud, nel qual caso si potrebbero mettere, nonostante non si dicano SOLO in Sardegna. Io personalmente credo che si tratti di un uso diffuso un po' dappertutto, soprattutto quello di un paio, però controllerò. 4) sapevo di "brutta voglia", però non son sicuro sia un fenomeno di qua...proverò a informarmi. In ogni caso, questo non è standard su tutto il territorio italiano, non credo proprio, quindi penso che si dovrebbe mettere. 5) non mi fare per non farmi, e simili, penso sia standard, o comunque è un'alternativa comtemplata anche dalle grammatiche. In Sicilia è lo stesso la forma più comune, come in Sardegna.

Ricapitolando, io direi che si possono mettere sia i fenomeni limitati alla Sardegna, sia quelli che si trovano anche in altri posti, come quelli che ho messo in comune con la Sicilia, però che non sono diffusi su tutto il territorio...Siete d'accordo? Limitando la lista ai soli primi, non potremmo mettere termini interessantissimi come mischino per poverino, che si dice anche in Sicilia, o babbo per papá, comune a Toscana e Umbria, quindi mi pare più opportuno seguire il secondo criterio... È molto usato dire "capace" o "capace che" per dire "è possibile/ probabile che", ma non è un fenomeno limitato alla Sardegna, penso sia colloquiale in tanti posti, bisognerebbe scoprire dove (in Sicilia di sicuro, poi bo...).

Fenomenale quello delle parti della giornata: effettivamente è così, e in Sardegna il termine "pomeriggio" si sente molto poco, oltre a suonare un po' più artificiale.

Penso sia superfluo dire che la quasi totalità di questi esempi, escludendo i neologismi come canadese, hanno origine o corrispondenza nel sardo. Ah, Giancarlo, io mi' lo scriverei così, senza l'h, essendo una contrazione di mira. Di solito appare scritto così... Altre cose interessanti: volere a...una cosa = vuoi a passare a prenderti= vuoi che ti passi a prendere?; non fa= non si può, non è possibile; fa (a fare qualcosa)= si può fare, è possibile; l'uso del complemento oggetto preceduto dalla preposizione "a", come in sardo e in spagnolo, che in Sardegna è standard; bo per dire basta, nel sassarese un bè per dire molto (io li uso spesso entrambi;); a Nuoro la locuzione "bette" presente praticamente in ogni frase, e poi le onomatopee o simili....il sardo è ricchissimo da questo punto di vista (come anche il corso), e l'italiano dei sardi le ha prese tutte, ve ne fornisco alcune: tittìa= si usa se fa freddo pisti /pistidda = al contrario, se c'è caldo putz= se c'è appunto puzza o cattivo odore ce' /ceee/ cess/ cessu/ cessucè/ = esclamazione di sorpresa, totalmente intraducibile in italiano. Pare derivi dallo spagnolo che, pronunciato uguale, che ha (anche) lo stesso significato e che oggigiorno è ancora diffusissimo in Argentina e a Valencia. Sapete perchè Ernesto Guevara si chiamava "che" ??...glielo misero i cubani, perchè, in quanto argentino, diceva questa muletilla (locuzione) una parola sí e due no... Se fosse stato sardo, gliel'avrebbero potuto mettere lo stesso ;) e oe= letteralmente "e oggi", esclamazione di sorpresa e disappunto, che sottolinea come qualcosa sia stato detto o fatto in maniera esagerata o sproporzionata. eeehh....= idem come sopra (una frase che è un must in Sardegna è dire cee/e oe/eeehh, già l'hai fatta...., quando qualcuno ne combina una grossa...;) baba /ih, baba= usato per disapprovare o sottostimare qualcosa fatta da qualcuno: (ih) baba, già non ti crederai che hai fatto cosa...;) ih= esclamazione che indica dubbio, perplessità o indecisione: "vieni domani a casa mia a cena??.." "ih, bo, vedrò..." ih= pare incredibile, ma secondo come lo dici ha un altro significato, può infatti indicare disapprovazione o scarsa considerazione di qualcosa. Si capisce dal tono come è detto. In questo caso è la forma ridotta di ih baba. Es.: "mi', guà, ieri mi ho comprato una camicia nuova, ti piace?"...."ih, non è che sia granchè..." oi/ oioi/ oioioi = esclamazione di lamento, sofferenza, malessere. Ma non è come "ai, aia". Mentre quest'ultimo indica perlopiù dolore fisico, oi indica un certo malessere interiore, animico. Se ripetuto nella forma oioioi, viene enfatizzato. oi= anche stavolta, due significati, dipende dal tono e dal contesto. Può anche essere negazione o rifiuto, soprattutto di fronte a una richiesta impertinente: "ajó, vieni??"...."oi, te l'ho detto che non posso andare!" ello/ ello no/ ello nono = letteralmente, allora/ allora no. Si usa per sottolineare la veridicità di qualcosa o la validità di un'affermazione. "Credi che dobbiamo chiamarla a Maria?" "ello no, certo! vai subito!" ih, ello= la pronuncia è uguale al "yellow" inglese, praticamente;) È il contrario della forma precedente, indica come qualcosa che è stata detta non vada bene. Con lo stesso esempio: "Credi che dobbiamo chiamarla a Maria?"..."Ih ello, già non farai quello no, sennò mi conosci..." Immagino che questa frase non ti suoni tanto, Gwuenaeth ;) là/ laba= equivalenti campidanesi di mi'/millu, usati dunque per indicare qualcuno/qualcosa.

Mi viene in mente, proprio ora, l'espressione "mi conosci" o "conosci a un amico", usata per minacciare. Ancora: sussa o surra per dire colpi, pestata. Anche ''carda di colpi (dal sardo card'e croppos). Non mi vengono in mente altri equivalenti italiani che non siano colpi. Qui tutti, proprio tutti, dicono sussa. Non so neppure se pestata sia standard italiano, o addirittura nemmeno quello... Ah, non so se suonato per dire matto sia standard italiano.


Anche dobbare per picchiare, poi screfare per schiacciare... Cottura ( dal sardo coghera) o imbriaghera per dire ubriacatura, sbornia. Cotto per ubriaco. In Sardegna, se uno è cotto non è innamorato, ma ha alzato il gomito ;) Craccare per dire calcare, premere, ma anche colpire, pestare: l'hanno craccato a colpi. Cravvare per dire ficcare, mettere (letteralmente inchiodare, spagnolo clavar. aggiumai= quasi quasi

accozzo/ incozzo = raccomandazione, parole usatissime e corrette, in Sardegna.

fare vela/ andare in vela (Oristano, Olbia, credo Cagliari), andare in ferie (Sassari, Alghero)= saltare la scuola (se dici "marinare", in Sardegna direbbero "ma te la tiri??.." ;)

Uso degli appellativi per i familiari senza l'articolo, mai: mamma-babbo (mai "la mamma" o "il papá"). mia mamma- mio babbo miei fratelli- mie sorelle nonna-nonno- zia-zio zia Maria- zio Peppino nonna Cocco- nonno Mura (da me "nonno" e "nonna" vanno con il cognome, non con il nome): tutti senza articoli, sempre: dillo a mamma/a babbo, chiama a zia/a nonna/a tue sorelle/a zio Mario


Per ora mi fermo,.... Come vedi, Gwenaeth, si va ben oltre la "e" chiusa, che, a questo punto, è la cosa meno evidente dei sardi, aggiumai;)

E non ho parlato delle frasi retoriche con già, etc!,.... Quelle sono una cosa a parte, in Sardegna spessissimo una frase vuol dire il contrario di quello che sembra.... Te le spiegherò un'altra volta... Per questo dico: non toccherà a creare una nuova voce?...

ahh, dimenticavo...una sàccaia, da noi, è uno sputo particolarmente grosso...;) e un mazzillone è quello che nel continente chiamano stronzo,....Da noi stronzo è usato praticamente solo come insulto.

c'è poi un termine, a mio giudizio, molto bello e poetico, e mi pare uno scandalo che non ci sia nei dizionari italiani: novenario, per indicare un santuario campestre, con annesse casette dei parrocchiani...In Sardegna, quasi ogni paese ne ha uno. Non esiste un equivalente italiano, e poi la parola è poetica, e non perchè sia anche il nome di un verso, ma perchè, a me personalmente, mi ispira serenità, tranquillità, isolamento, sole....insomma, la campagna sarda. Sarà perchè penso al novenario del mio paese...;)

Ciau Platense

Voce dedicata sull'italiano in Sardegna[modifica wikitesto]

Beh, a questo punto penso che una voce dedicata ci stia tutta, ma lascio fare a voi perché io di Sardegna conosco poco o niente... Ma avete anche delle referenze bibligrafiche o vi basate sulla vostra esperienza quotidiana? Come prima cosa bisognerà pensare al titolo più appropriato alla voce: Italiano in Sardegna non mi piace molto; Italiano regionale della Sardegna forse sarebbe meglio, oppure con "lingua italiana" al posto di "italiano"... Quanto alla suddivisione, mi vengono in mente tre possibili paragrafature: per tipologia (== Fonetica == - == Sintassi == - ==Lessico== ecc.), geografica (a seconda delle diverse località sarde, ma penso sia meglio evitare e tentare un discorso più generale che interessi tutta la regione), oppure separando le varietà solo sarde da quelle comuni anche al meridionale estremo e alla Sicilia: io personalmente adotterei la prima e un paragrafo a parte per la terza... Per il resto fate vobis, ma vi prego non parlate in sardo che non vi capisco ;-PP Ah, magari il Progetto:Dialetti d'Italia potrebbe essere interessato. Ciao (ps: ma "ciau" non era triestino??) --Gwenaeth 13:01, 20 giu 2007 (CEST)[rispondi]


Ah, scusa, non avevo visto la risposta.... Uhhmm, per organizzarla serve una mano di sicuro...non importa se non parli sardo, non ti preoccupare ;) Mi sembra che le distinzioni che hai messo tu vadano bene...E concordo sul fare un paragrafo a parte per le voci in comune con la Sicilia o altre zone.. "Lingua italiana in Sardegna"? mi pare che vada bene... Sí, direi di lasciare tutto in generale, però nelle varie voci potremmo mettere se si dice solo in una determinata zona....Poi se le voci di una singola zona fossero tante, creeremmo un sottoparagrafo, no?... Uhmm, bibliografia ce n'è poca e nulla, vedrò di recuperare qualcosa...Ma basicamente mi baso su quello che so (ho fatto una ricerca con un prof dell'uni) e sui contributi degli altri... Eh, tranqui, non ho parlato in sardo...sennò a quest'ora..;) Ah, "ciau" è triestino? Non lo sapevo...Beh, qua qualcuno lo dice a volte (ragazze soprattutto), ma non è di qua. È argentino.... Chau ;)--Platense


Concordo sul scrivere nel corpo del testo eventuali particolarità locali... Se serve puoi sempre chiedere aiuto al Progetto:Dialetti d'Italia, e magari qualche idea dall'organizzazione può venire dalla voce Italiano centrale, sempre ricordando di mantenere netta la separazione tra italiano regionale e dialetto (o lingua sarda) ;-) Per il titolo sarebbe bello, col progetto, elaborare una linea guida pensando magari a future voci sulle altre regioni per avere titoli uniformi, ma al massimo si potrà sempre spostare la pagina... --Gwenaeth 13:35, 20 giu 2007 (CEST)[rispondi]


Hahaha, stiamo andando e venendo...ora continuiamo qui, e bo, ok? ;) Be se vuoi mettere un titolo "guida" (concordo, può essere uno stimolo per altri), allora si potrebbe andare sul classico "italiano regionale della Sardegna", che è anche il nome, diciamo, "ufficiale"... Ora darò uno sguardo alla pagina dei dialetti d'Italia... Poi, per l'impostazione vedi magari un po'tu come fare, io non so neppure inserire le immagini ancora :p Buona idea quella delle influenze da altre lingue..però in italiano, non in sardo..(perchè in sardo le influenze spagnole sono un casino, ma in italiano di Sardegna bisognerebbe vedere). Io posso contribuire per lo spagnolo, perchè lo parlo, poi devo vedere se mi viene in mente qualche altro influsso... A dopo ;)--Platense

Ripeto che non occupandomi di questi ambiti sono un vero profano, non so se e quanto posso essere d'aiuto per un'idea del genere: posso dire "si usa dire questo o quello" in base soprattutto alla mia esperienza quotidiana, limitata per lo più al contesto della Sardegna meridionale, d'altra parte è un po' azzardato costruire un'analisi partendo da considerazioni empiriche senza una solida base. Sono un perplesso, anche perché la mia è una cultura tecnico-scientifica e i miei vaghi retaggi umanistici sono prettamente scolastici e vecchi di ben 30 anni. Proverò a rovistare nella biblioteca della mia scuola per vedere se riesco a trovare un po' di documentazione da cui trarre degli spunti. In ogni caso è necessario che qualcuno (Gwen?) sviluppi uno scheletro al quale ancorare i contenuti, altrimenti rischiamo di fare una vocina all'acqua di rose --Furriadroxiu 15:04, 20 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Ok, lo farò: per prima cosa ne ho parlato al bar Dante, magari qualcuno può aiutarci nella voce o anche solo nelle fonti, e poi così possiamo decidere quale titolo darle. Scusate la moltiplicazione dei luoghi di discussione, appena la voce sarà nata potremo spostarci lì :P Ciao --Gwenaeth 16:14, 20 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Ciao Gwen, ho trovato alcune cose, un paio di articoli da libri che ho, che ci possono aiutare per dare una sistemazione ai fenomeni, se fonetici, grammaticali, lessicali... Solo che ci vorrebbe anche una parte introduttiva, relativa alla storia e all'introduzione dell'italiano in Sardegna, no?...Ho un testo abbasrtanza completo, che penso faccia al caso nostro, si intitola appunto S'italianu in Sardinnia,... Lo possiamo mettere nella bibliografia... Che ne pensi? Qual'è il....prossimo passo?...;) Chau ;)--Platense

Ciao, complimenti, ti è uscita fenomenale :) Ora proverò a mettere qualche contenuto... Una cosa, ma le immagini come si scaricano?...me lo potresti spiegare?.. Ah,,,un'altra cosa che non ho capito è come mettere la "tavola dei contenuti", il sommario inziale insomma.... Se non ti dispiace accennarmelo...perchè forse mi potrà servire in seguito.. A dopo, grazie ;)--Platense

Nuovo sondaggio per la semplificazione dei requisiti di voto[modifica wikitesto]

AVVERTENZA
Nel caso il presente messaggio seriale non sia gradito, si prega il destinatario di cestinarlo senza tenerne conto.

In considerazione del fatto che sono stati proposti due sondaggi (uno bloccato ed uno in esecuzione) conseguenti al primo relativo alla "semplificazione dei requisiti per il voto, allo scopo di eliminare possibili equivoci, nascenti dal disguido, e desunto il tuo interesse per l'argomento dall'essere intervenuto nel precedente sondaggio, ti informo che il sondaggio in corso si svolge qui.
Appare superfluo sottolineare che la presente nota informativa costituisce un semplice "chiarimento-promemoria", ma non vuole essere un richiamo ad intervenire nella votazione, alla quale sei libero di partecipare o meno senza vincoli normativi e/o morali.
Grazie per il tuo tempo.--Ligabo 11:41, 19 giu 2007 (CEST)[rispondi]

ho fatto quanto hai suggerito nella voce Parabola del figlio prodigo, ricordando che in antico la si chiamava parabola del figliol prodigo. Spero vada bene. Ciao.--Franco56 (se vuoi, rispondi) 14:56, 20 giu 2007 (CEST)[rispondi]