Discussione:Celti

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 Antica Roma
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Celti
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

introduzione

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Ho modificato l' introduzione, che conteneva alcune inesattezze per quanto riguarda la data d'inizio e la diffusione della cultura celtica. Il passaggio che si riferisce ad una sopravvivenza di questa cultura (in quale area geografica?) fino ai tempi moderni contiene semplici congetture che non mi sembrano NPOV. Anche il resto dell'articolo contiene gravi inesattezze, che non ho adesso il tempo di correggere. --Maximinus 00:41, 26 gen 2006 (CET)[rispondi]

celti-galli

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andrebbe inserito in maniera esplicita nella voce che i celti, furono chiamati Galli dai romani. --Giacomila 23:47, 29 giu 2006 (CEST)[rispondi]

filippo@hotmail.it

aggiunta citazione di Cesare Fabio.gastone 18:00, 16 ott 2006 (CEST)[rispondi]

La seguente affermazione necessita di una fonte, così com'è non credo la si possa lasciare:

nome improprio

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Ho corretto il nome di "Bellofesso" in "Belloveso" (storicamente corretto), leggibile nel titolo "I Celti in Italia" in quanto palesemente offensivo. Eloy

nomi tribù Celtiche

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AULERCI, antica popolazione celtica abitante nella Gallia settentrionale, nell’area dell’odierna Normandia; AMBARRI citati da Cesare nel “De Bello Gallico”: Eodem tempore quo Haedui Ambarri, necessarii et consanguinei Haeduorum; GESATI, popolazione transalpina citati nella battaglia di Talamone; VIRIDOMARO, re dei Gesati; OROBI, popolazione di stirpe celtica stanziatesi nel Nord Italia e discendenti dalla Cultura di Golasecca.

Genetica e Celti

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Un breve e semplice articolo, comunque ben referenziato e suscettibile di approfondimenti futuri, sui recenti risultati della ricerca genografica relativamente alle popolazioni celtiche si trova in Bibrax: Celti moderni, evidenze genetiche, ho comunque provveduto a riportare l'articolo anche nella voce principale. --TerreLontane 14:34, 30 gen 2007 (CET)[rispondi]

Interessante, questi dati danno sostegno alla teoria della continuità formulata da Alinei nel 2000. La teoria invasionistica delle origini indoeuropee mi sembra stia diventando sempre più contestata, forse si potrebbe fare un accenno a questo studio anche nella voce indoeuropei. Il testo riportato è liberamente copiabile e modificabile? Maximinus 12:01, 12 feb 2007 (CET)[rispondi]
L'articolo può essere riportato e modificato essendo sotto licenza Creative Common, basta indicare autore e link originale su bibrax.org (Bibrax: Celti moderni, evidenze genetiche)

--Kal 14:55, 22 feb 2007 (CET)[rispondi]

Anche se so poco di questa interessante cultura, ho rilevato e corretto gravi inesattezze nella trattazione genetica, si è fatto riferimento a un marcatore del cromosoma Y è non si è detto da nessuna parte. Vi invito a spostare in discussione l'intera parte comunque perché l'aplogruppo R1b è un marcatore del primo popolamento dei cacciatori-raccoglitori in Europa, è diffuso in tutta l'Eurasia e in molti popoli che non sono stati minimamente toccati dai celti. inoltre il cline delle frequenze di R1b ha il suo massimo tra baschi e anglosassoni e non nell'area putativa di origine dei celti stessi. E' utile ricordare che cultura e genetica non vanno quasi mai insieme, anche se sarebbe bello e orde di guerrieri possono cambiare la lingua, le tradizioni, la religione ma in genere non cambiano il profilo genetico di popolazioni millenarie.--Corneliae 19:12, 11 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Ho modificato il passo che parla delle origini non-indoeuropee dei celti, dato che l' origine autoctona e l' indoeuropeicità dei celti non si escludono a vicenda. Maximinus 08:51, 19 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Non si può scrivere sotto la cartina illustrativa che i Celti raggiunsero la loro massima espansione territoriale nel 400 a.C. e poi nel testo indicare come periodo di apogeo il III secolo a.C. La verità è che, a questo proposito, la data corretta sarebbe la seconda metà del IV secolo e la prima metà del secolo successivo (350-250 a.C. circa). In quest'epoca si stabilirono anche in alcune zone della Tracia e dell' Asia Minore (che la cartina scorrettamente indicava come aree di stanziamento già nel 400 a.C.).Effettuate le doverose rettifiche.--Justinianus da Perugia 10:16, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

La cartina riguardante la massima espansione delle popolazioni celtiche è palesemente errata, in quanto non tiene conto della presenza delle tribù celtiche nel Nord Italia, che si stanziarono fino a metà delle attuali Marche, come del resto è ampiamente detto nello stesso paragrafo sui Celti in Italia. Questa incongruenza evidente va corretta.

La parte riguardante gli studi genetici necessitano di citazioni puntuali, e il lavoro di Di Giacomo cos' e' ? una tesi o altro, da specificare.--Bramfab Discorriamo 09:57, 30 ott 2007 (CET)[rispondi]

Galli e Celti

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C'è confusione tra le voci tra Celti e Galli (i Celti delle Gallie). Sto provvedendo al riodino, seguento uno schema uniforme per i popoli antichi--CastaÑa 15:06, 27 gen 2008 (CET)[rispondi]

✔ Fatto, almeno a grandi linee. Per il futuro, sarebbe opportuno integrare le aggiunte nel consueto schema per le voci sui popoli antichi.--CastaÑa 15:44, 15 mar 2008 (CET)[rispondi]

Visto che c'è già la voce apposita, IMNSHO cercherei di ridurre al minimo il paragrafo sui suddetti... --Massiray (msg) 17:46, 17 apr 2008 (CEST)[rispondi]

Ma sono cinque righe, che fastidio danno?--Bramfab Discorriamo 18:24, 17 apr 2008 (CEST)[rispondi]
Appunto: è già ridotto al minimo. Togliere anche questo sarebbe uno scorretto impoverimento della voce.--CastaÑa 16:30, 26 apr 2008 (CEST)[rispondi]
Concordo con Castagna. --Cristiano64 ANTICA ROMA iscriviti qui! 07:41, 8 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Ripetizioni

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Riporto (con suo consenso) un'osservazione inviatami da Utente:OrbiliusMagister via mail:

«Qua e là ritrovo lacerti ripetuti (non sempre necessariamente) a (qualche volta molto breve) distanza. Tipo "Quando già avevano sviluppato la Cultura di La Tène, raggiunsero la Manica, la foce del Reno, l'attuale Germania nord-occidentale e le Isole britanniche"... "Dall'originaria area della Cultura di La Tène i Celti si espansero verso le coste atlantiche"

"La latinizzazione delle tribù celtiche soggette a Roma fu intensa, ma meno di quella subita dai Galli e dai Celtiberi: alla cessazione del controllo romano della Gran Bretagna (fine IV-inizio V secolo) l'identità etnica e linguistica dei Celti era ancora viva, e sopravvisse a lungo anche alle successive invasioni germaniche. " ... "I Pannoni e i Britanni furono invece latinizzati soltanto parzialmente e nelle regioni da loro abitate presero il sopravvento - già a partire dal III secolo - elementi germanici. "»

Al che ho risposto: «Le ripetizioni, in effetti ci sono - e quelle non sono le uniche -; sono volute - o perlomeno non evitate -, perché ho ritenuto, forse errando, che in una voce-quadro come questa fosse possibile che un utente leggesse magari soltanto una sezione, stante la vastità dei campi d'interesse toccati, e che quindi fosse opportuno dotare ogni paragrafo della maggior autosufficienza possibile. Anche a rischio di appensantire un po'».

Di comune accordo, chiediamo altri pareri. --CastaÑa 20:42, 7 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Non c'era un detto latino "repetita iuvant" ovvero le cose ripetute aiutano? Favorevole se non in modo eccessivo. In questa voce è più che corretto. --Cristiano64 ANTICA ROMA iscriviti qui! 07:45, 8 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Le ripetizioni aiutano sicuramente i lettore non esperti in storia antica, quali studenti e curiosi di passaggio; ossia chi solitamente cerca di sapere qualcosa da una enciclopedia. Sicuramente risultano noiose ed inutili a chi gia' conosce l' argomento--Bramfab Discorriamo 10:09, 8 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Complimenti

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Mi permetto di fare i complimenti a chi ha redatto questa voce: nei limiti di wikipedia mi sembra assai interessante e completa. Ben congegnata anche la divisione tra "fonti primarie" e "letteratura storiografica". In altre voci si legge l'obrorio di "Fonti secondarie" ed è difficile fare intendere a certi redattori quanto sia sbagliata questa dicitura, vedi, ad esempio, "praefectus urbi".

Aggiunta da verificare

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Riporto qui l'aggiunta di un IP [1] che ho rimosso dal paragrafo "I Celti nella cultura moderna - Fumetti e animazione":

"Inoltre nel 1989 la rivista 2000 AD pubblicò la saga "SLAINE" scritta da Pat Mills, e con disegnatori del calibro di Simon Bisley, Glen Fabry, Dermot Power. la saga era incentrata sulla leggenda di Slaine Mac Roth, primo grande re d'Irlanda, ed è ambientata nelle leggendarie terre di Tir-Nan-Og, e narra le gesta del re che per diventare tale deve trovare i tesori d'Irlanda e liberare la madre terra dalla minaccia dei demoni del Cythraul (l'inferno celtico) guidati da Sloug Feg e dal Dio verme Crom-Cruach."

Mi rendo conto che la misura è drastica, e quindi voglio spiegarla: a parte i possibili dubbi di enciclopedicità, su questa singola pubblicazione, e di pertinenza (vista l'impatto ridotto - a confronto, per intenderci, con un Asterix - di tale fumetto) in una voce quadro come questa, credo che sia inaccettabile l'inserimento in una voce in vetrina di una sezione non wikificata, in prosa non enciclopedica e inoltre priva di fonti. Se altri passanti possono garantire dell'importanza dell'aggiunta si potrà reinserire, ovviamente wikificata, sistemata nella prosa e corredata di appositi riferimenti.--CastaÑa 19:58, 8 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Proposta sui Carni

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In tutta la voce non trovo alcun riferimento al popolo dei Carni, tribù celtica (o forse tribù indigena delle alpi successivamente celitizzata) dell'antichità che costituì la popolazione indigena del territorio del Friuli (ma anche della carinzia e della Carniola, prima delle invasioni slave e germaniche) prima della sua romanizzazione. L'argomento è molto interessante, perché tracce chiarissime (seppur numericamente limitate) di linguaggio celtico resistono fortemente nel friulano moderno, sopratutto in toponimi e nel lessico che riguarda la montagna, i boschi, la comunità, l'ambito magico-religioso, più che non nei dialetti galloitalici, e non solo: tracce di cultura celtica sono ancor piu forti nelle manifestazioni folkloriche, nelle tradizioni ed usanze, nel simbolismo tradizionale; alcuni esempi: il "culto" del focolare, l'uso antico della croce celtica, la mitologia dei boschi, la tradizione di halloween che, come purtroppo solo in pochi sanno, esiste da sempre presso i friulani con modalità pressochè identiche a quelle irlandesi oggi "sdoganate" dalla cinematografia statunitense: stessa zucca, stessa ritualità, stesse credenze, stessa tradizione (però oggi scomparsa) di mandare i piccoli di casa in casa a chiedere "Regali o maledizioni", ripetuta anche a carnevale o nelle festività di fine anno, e tante altre sigolari (quanto poco conosciute, fuori dal territorio regionale) "coincidenze".

Tuttavia non sono ferrato in materia e sopratutto sono poco documentato su quanto dico (ma sono cose verificabili da tutti con estrema facilità!), ma molto interessato all'argomento, tanto che "passavo di qui" nella speranza di trovare qualche cenno alla questione e qualche riferimento bibliografico, cose però del tutto assenti! eppure l'argomento sembra essere molto consistente: c'è qualcuno che può contribuire in tal senso? Saluti --87.6.231.154 (msg) 23:44, 4 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Questa pagina copre una argomento vastissimo, sia temporalmente (dal III millennio a.C. al I d.C.) sia geograficamente (dall'Irlanda all'Anatolia). Per forza di cose, è stato necessario operare scelte e sintesi, limtandosi ai macro-gruppi celtici. Questo sia per rispettare regole sulla lunghezza delle voci, sia per mantenere organicità ed equilibrio nel testo. Al massimo sarebbe possibile, in questa voce, inserire un fugace accenno (il nome e nulla più) ai Carni nel paragrafo I Galli, accanto ai Lepontici. I Carni, comunque, sono regolarmente citati all'interno del Portale:Celti, che ha il compito specifico di raccogliere e organizzare tutte le voci relative (e tra l'altro basta dare un'occhiata proprio a quel portale per rendersi conto di come sia di fatto impossibile integrare nella voce Celti informazioni su tutte le tribù celtiche, per interessanti che siano). Piuttosto, suggerirei all'anonimo di integrare le nozioni che ha inserito qui proprio nella voce Carni, che al momento non è certo da manuale, o in altre (che non conosco) sulle tradizioni e la cultura friulane.--CastaÑa 16:58, 28 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Celti nel meridione

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Non sarebbe il caso di scrivere in questa voce qualcosina sulle presenze celtiche nel meridione? Sopratutto in molise e in puglia nonnché in sicilia. Da parte mia posso contribuire dando una lista di termini di origine celtica presenti nei dialetti pugliesi (e specialmente nel tarantino). Un'altra cosa: nella voca c'è scritto che il celtismo è legato alla wicca. Ma non è così, di solito chi è filo-celtista, ossia chi segue il ricostruzionismo celtico, si guarda bene dal definirsi wicca. Forse nella voce ci si riferisce al ramo celtico della wicca, ma non ha nulla a che vedere col ricostruzionismo. E' meglio specificare. :) Beren85 (msg) 17:17, 13 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Nessuno mi risponde? :( Beren85 (msg) 12:40, 28 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Siamo ad agosto, porta pazienza :-) Allora; sui Celti in sud Italia, vale un po' quello che ho scritto rispondendo all'anonimo, sopra: questa è una voce-quadro, non ci si può perdere a seguire ogni stanziamento. Tanto più che, a quel che mi risulta, di veri e propri insediamenti celtici nel sud Italia non ce n'erano; la penetrazione stabile e stanziale più meridionale mi risulta essere quella dei Senoni (Ager Gallicus). Non conosco l'origine dei termini celtici cui fai riferimento (dovendo buttarla lì, penso ai numerosi contingenti di mercenari galli in giro per l'Impero romano), ma credo che il luogo naturale di tali nozioni (referenziate, ovviamente) sia dialetto tarantino.
Quanto al celtismo: attualmente la frase è "il celtismo è intrecciato con le filosofie New Age e la Wicca", e non capisco esattamente in che modo sia incompatibile con la descrizione del fenomeno che fai tu (se esiste un "ramo celtico della wicca"...). Potresti per favore indicare esattamente in che senso riformulare la frase? Grazie.--CastaÑa 17:07, 28 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Grazie per avermi risposto. :) Dunque, riguardo la sistemazione delle nozioni sui celti nel meridione lascio a voi la scelta ma sono dell'avviso che andrebbero assolutamente aggiunte perché questa voce è molto bella e merita un approfondimento completo. Chiaro, non si parla di insediamenti storici nel meridione (anche se si ipotizza che alcune tribù celtiche si sia staziate nelle grotte e nelle foreste pugliesi o alla probabile origine celtica dei popoli illirici) ma comunque di un sicuro passaggio di questo popolo e dell'impronta culturale che hanno lasciato. Al di là della terminologia celtica di molti dialetti, si parla anche di tradizioni tramandate come ad esempio quella di Samhain che è ancora viva in moltissimi paesi e città pugliesi e molisane (vedi le offerte di cibo che vengono lasciate per idefunti durante la vigilia di Ognissanti), oppure dei dolmen e dei menhir di cui la puglia è ricchissima. A Calimera in provincia di Lecce c'è un dolmen molto famoso (non ricordo il nome ora) dove ancora oggi è usanza presso la popolazione passarci in mezzo per purificazioni, benedizioni e per ricordare il ciclo della rinascita. Si può parlare ancora dei trulli nella valle d'itria e degli antichi culti solari in voga all'epoca e di tante altre tradizioni sicuramente di origine celtica. Come vedi il materiale non manca ed è anche tutto documentabile (ne parla persino Riccardo Taraglio nel suo famosissimo Il Vischio e la Quercia). Insomma, credo che queste nozioni meritino uno spazio su Wikipedia! :) Per quanto riguarda il celtismo: io lascierei soltanto scritto che è un movimento neopagano autonomo e magari parlerei del Ricostruzionismo Celtico, un movimento filosofico e religione che si prefigge il compito di riportare alla luce il paganesimo celtico. Sull'articolo stesso della Wicca vengono illustrate le varie correnti (gardneriana, celtica, ecc.). Io direi soltanto che la Wicca si ispira al paganesimo celtico, ma il celtismo non ha molto da condividere con la Wicca. ;) Beren85 (msg) 20:54, 28 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Dunque. Sui Celti al sud, il tuo stesso intervento mi conferma che occorre prudenza; i popoli illirici non sono di origine celtica, al di là di ogni dubbio; i dolmen e i menhir non sono celtici (e infatti questa voce non ne parla...); eccetera. Le altre informazioni che riporti hanno senz'altro più senso in voci già esistenti (sopra facevo riferimento a quella sul dialetto tarantino, oppure Samhain).
Sul celtismo, al contrario: ora credo di aver capito. Ho riformulato la frase: così va bene ?--CastaÑa 23:01, 28 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Sul celtismo, tutto ok. ;) Per il resto mi sento di obiettare: sull'origine degli illiri non si ha una sicurezza. Molte teorie trovano che sia molto probabile una loro origine celtica (per contaminazione) visto che erano originari della zone tra il Danubio e l'Adriatico; Arrivarono in puglia tramite il canale d'otranto e sicuramente ebbero contatti coi celti balcani. I dolmen e i menhir non sono di origine celtica, ma sappiamo che i celti veneravano questi luoghi storici (e come ho già detto questo è riscontrabile nelle tradizione della provincia di Lecce). Le tradizione si Samhain sono da prendere in considerazione, così come quelle del dio Lugh, ancora vive nelle tradiozi di Sant'Antonio in puglia e poi per merito dei longobardi che diffusero le usanze celtiche (vedi l'iscrizione runica di Monte Sant'Angelo). I celti arrivarno SICURAMENTE in puglia. La datazione è riportata nel 349 a.C., dopo che le armate celtiche si dirissero verso roma nel 360 a.C. e arrivati in campania combatterono contro Tito Manlio Torquato. Dionigi I di Siracusa ingaggio mercenari galli e li stazionò in puglia e nel salento. Inoltre la discesa dei galli senoni lungo la costa adriatica portò ad insediamenti compresi tra umbria, sabina, basse marche, zona garganica, salento, e in alcune zone della lucania e della campania come è testimoniato da certe caratteristiche esistenti nella zona Nocera-Nola a popolazione originaria picena. Se ai dati storici e archeologici (siamo sicuri che i celti entrarono in contatto con Napoli, zona ricca di corallo) poi aggiungiamo anche le tradizioni (come ho spiegati sopra) e le leggende (una delle quali vuole che Polifemo e la ninfa Galatea avrebbero generato Galata, Keltos e Illyrios, rispettivamente capostipiti dei Galli, Celti e Illiri), possiamo dire di avere abbastanza materiale. Poi questo è un'enciclopedia libera no? Io voglio che si scriva questo! Se desiderate altre informazioni, fonti o siti (si possono linkare siti?), chiedete pure. Beren85 (msg) 11:09, 29 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Mi fa piacere per il celtismo. Per il resto, procediamo con ordine:
    • della lingua degli Illiri (unico elemento che consente di stabilirne origine e filiazione) si sa poco. Ma in questo poco c'è una certezza: non è celtico. Quindi, Celti non sono. Invece è corretto, come scrivi, che arrivarono in Puglia e che ebbero contatti con i Celti balcanici; è anche probabile che ne abbiano subito influssi: ma da lì all'equazione Illiri=Celti ne passa, e parecchio.
    • Altra equazione (o meglio, sillogismo fallace) che non va: i Celti adoravano i menhir, in Puglia si adoravano i menhir --> in Puglia c'erano i Celti. No: c'era solo gente che adorava i menhir. Non mi risulta che i Celti possedessero esclusive.
    • "Le tradizioni di Samhain sono da prendere in considerazione": sì, nella voce Samhain.
    • Che i Longobardi, germani, diffondessere usanze celtiche (di almeno mezzo millennio prima, per giunta) mi sembra un po' improbabile. E non capisco cosa c'entrino le rune.
    • Che in meridione siano passati - anche numerosi - mercenari galli, è invece senz'altro vero. Tant'è che l'ho scritto nella mia prima risposta. E quindi non posso che ripertermi: questa pagina copre una argomento vastissimo, sia temporalmente (dal III millennio a.C. al I d.C.) sia geograficamente (dall'Irlanda all'Anatolia). Per forza di cose, è stato necessario operare scelte e sintesi, limtandosi ai macro-gruppi celtici. Questo sia per rispettare regole sulla lunghezza delle voci, sia per mantenere organicità ed equilibrio nel testo. Tra l'altro, il discorso cui fai riferimento sui mercenari in sud Italia è già presente, nel paragrafo " I guerrieri e l'esercito".
    • Sulla penetrazione (stabile, non come incursioni: altrimenti ci toccherebbe scrivere che pure Roma è una città celtica...) dei Senoni a sud del loro Ager gallicus: ci vogliono proprio fonti, molto affidabili e molto precise.
    • Sulle fonti: sì, i siti si possono linkare (salvo eccezioni). Ma sono preferite le fonti cartacee (specie se si parla di storia antica).
    • Infine, su Wikipedia: sì, "questa è un'enciclopedia libera". Ma ciò non significa che accetti posizioni quali "Io voglio che si scriva questo!": non funziona così, mi dispiace.
--CastaÑa 19:23, 30 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Ok, prima di continuare la discussione vorrei farvi leggere qualche link (per le fonti cartacee basta citate Livio, Polibio, Cesare, Strabone e quant'altro, nonché autori contemporanei come Riccardo Taraglio):

Questo è solo un esempio ma in rete c'è molto altro materiale. Alcune di queste provengono da fonti abbastanza conosciute come CelticWorld e Bibrax come sicuramente avreste notato. Non dico di scrivere un intero capitolo (se la voce è già lunga) ma almeno due righe per far capire come questo popolo abbia dato un'impronta e un contributo culturale a TUTTE le nazioni, le regioni e le zone d'Europa e non solo a quei territori che per antonomasia vengono definiti celtici. Insomma, nonstante tutta questa mole di materiale credo che almeno una volta la Puglia meriti d'essere citata, no? Beren85 (msg) 15:29, 31 ago 2008 (CEST)[rispondi]

  • In effetti il materiale citato da Beren85 è molto convincente. Anch'io ero a conoscenza di alcuni insediamenti celtici nel sud italia e credo che almeno qualche riga su questo argomento meriti d'essere spesa.Razalhock (msg) 15:34, 31 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Dimenticavo di dire dei reperti archeologici di origine celtica ritrovati in puglia nel leccese e nel foggiano (i ritrovamenti più famosi sono quelli di Canosa, in Molise (vicino Isernia) e in Campania (nel beneventano e avellinese). Beren85 (msg) 16:11, 31 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Paragrafo per agevolare le modifiche Credo che sarebbe stato più proficuo rispondere alla obiezioni che avevo mosso. Ricordo comunque, perché fondamentale (ma l'ho già scritto) che la voce rende già conto delle presenze celtiche nel Meridione, laddove parla dell'impiego di numerosi galli come mercenari. Ed è di questo che parlano le fonti classiche. Comunque, quei siti non è che aggiungano granché, alla luce di Wikipedia:Fonti attendibili (leggiamola bene, per favore):

Insomma: le fonti sono una cosa seria. Non basta spizzicare siti qua e là, occorre valutarne l'attendibilità. Questa voce è in vetrina, anche e soprattutto perché solidamente ancorata alle fonti classiche e alla storiografia moderna più seria, affidabile e incontestabilmente riconosciuta. E sui Celti in sud Italia dice tutto quel che c'è da dire. In questa discussione, e ancor più in quei siti, si legge tanta voglia di "forzare" la storia, con l'aiuto della sempre più autorevole Wikipedia, per fini dichiaratamente politici. Che è un gioco al quale non intendo prestarmi. Se non si risponde alle obiezioni che ho mosso sopra, e se non si portano fonti serie e verificabili per sostenere che in sud Italia ci siano state qualcosa di più che sporadiche incursioni e presenze mercenarie, temo che questa discussione non abbia più ragione di essere portata avanti.--CastaÑa 02:06, 1 set 2008 (CEST)[rispondi]

(fuori cronologia) Sono l'autore dell'ultimo articolo citato: la bibliografia consultata è solo quella presente nell'articolo in questione (le fonti, in ambito storico, sono altre cose) e nello specifico, sull'Italia meridionale, mi sono basato su un contributo presente nel Catalogo della Mostra di Palazzo Grassi "I Celti" (I Celti in Italia di Daniele Vitali, p. 234) che non ho potuto inserire in nota, essendo il mio un articolo divulgativo... E' vero, alcune immagini sono tratte da wikipedia, ma nella rivista "Terre di Confine" abbiamo correttamente indicato anche la provenienza delle immagini, il sito linkato nella discussione non è quello originario (come dovrebbe essere facilmente deducibile da chiunque avesse letto con attenzione quel contributo) Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.1.53.152 (discussioni · contributi). sistemato da --CastaÑa 19:38, 6 ott 2008 (CEST)[rispondi]
(fuori crono) Il problema non è l'articolo in questione, ma l'uso che se ne vorrebbe fare per sostenere che la presenza celtica in sud Italia sia stata altro da ciò che già attualmente è descritto nella voce.--CastaÑa 19:38, 6 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Ma hai letto la parte dove dicevo dei ritrovamenti archeologici? O hai fatto finta di non leggerla? Non bastano ritrovamenti, fonti classiche, derivazioni linguistiche e strascichi di tradizioni religiose per affermare che almeno i Celti abbiano lasciato la loro impronta anche nel mezzogiorno? (nessuno dice che si siano messi a colonizzare il sud). Sarebbe interessante conoscere il parere di tanta altra gente perché non credo che solo io e te possiamo decidere sulla modifica di una voce. Attendiamo che altri utenti dicano la loro, sperando nel buon senso. Beren85 (msg) 10:17, 1 set 2008 (CEST)[rispondi]

Continuo a dar ragione a Beren85. I link da lui postati sembrato tutto sommatto buoni (salvo alcuni) e non condivido le critiche di Castagna riguardo gli articoli e gli autori. Non credo che sia in possesso di nozioni o di conoscenze tali da permettersi di insinuare che un autore abbia scritto fesserie o si sia lasciato andare a facili fantasie. Vorrei sottolineare che la gran parte degli articoli sono pubblicati dall'Associazione Bibrax, un'associazione culturale che si prefigge lo scopo di studiare e divulgare la cultura celtica, e comunque gode di un notevole prestigio nel settore. Il caro Fabio Calabrese ha collaborato a lungo con l'Associazione culturare Bibrax e Celticworld e non dimentichiamo che è un professore che ha studiato, e continua a studiare, gli aspetti storico-culturale delle popolazioni celtiche. Non si può certo dire che quegli articoli siano stati scritti, pubblicati e apprezzati da un chicchesia. Ad ogni modo trovo più che giusto l'illustrazioni di queste "teorie" (se così vogliamo chiamarle) perché fanno comunque parte dello studio sulle popolazioni celtiche. Non capisco perché adesso sia uscito fuori questo accanimento verso le fonti (neanche quelle classiche sono attendibili al 100%) e le teorie confermate quando in questa stessa voce c'è scritto in caratteri cubitari L'ipotesi genetica: i Celti e l'aplogruppo R1b. Seguendo l'idea di Castagna dovremmo levare anche questo paragrafo perché si tratta di un'ipotesi. Mi pare che su Wikipedia sia accettate ipotesi e teorie non confermate purché si specifichi che sia così. Almenoché qualcuno di voi non è vissuto all'epoca dei Celti per poterlo dire con sicurezza assoluta che i Celti non influenzarno e non stanziarono mai nel meridione. Non capisco perché vi costi tanto spendere due righe sulle influenze che i Celti ebbero anche nel sud italia e se la voce vi pare troppo lunga, se ne crea una nuova! "Tradizioni dei Celti" o "Cultura dei Celti" possono andar bene come voci? Razalhock (msg) 18:59, 1 set 2008 (CEST)[rispondi]

Si possono indicare fonti che descrivano i reperti archeologici celti rinvenuti in Puglia?
Non e' il problema di quanto costa spendere, ma di scrivere cose accertate e non mere ipotesi speculative nate sull'onda della moda del celtismo --Bramfab Discorriamo 23:26, 6 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Riporto un'aggiunta di IP tutta da verificare, che ho rimosso in quanto priva di riferimenti (ammesso che ve ne siano. A me pare un'ipotesi piuttosto improbabile): "Tratti etnico-lingustici di possibile origine celtica, si ritrovano ancora oggi tra i Curdi". Se qualcuno ne sa di più...--CastaÑa 00:56, 5 set 2008 (CEST)[rispondi]

La Galizia non è una nazione celtica.

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Penso sia il caso di sottolineare una volta per tutte che le nazioni unanimamente riconosciute come celtiche sono sei (Irlanda, Galles, Cornovaglia, Isola di Man, Scozia e Bretagna), la Galizia non fa parte di esse. In Galizia non è sopravvissuta una lingua celtica come nelle sei nazioni, né alcun rilevante elemento di cultura celtica che non si possa riscontrare in tutte le altre aree europee abitate dai Celti, dalla Francia all'Italia alla Penisola Balcanica all'Europa Centrale. Il revivalismo celtico lì presente, che arriva finanche ad autonominare la Galizia "nazione celtica" è da considerarsi unicamente su base etnocentrica, al più folcloristica, senza nessun elemento fattuale a suo sostegno. --Fert (msg) 14:54, 14 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Ne deduco che l'autore di questa modifica anonima sia tu. Comunque, mi pare proprio che tu abbia ragione, un riferimento alle ambizioni "celtiste" dei galiziani in questa voce è fuori luogo. Grazie. --CastaÑa 00:05, 15 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Citazione necessaria

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La frase "...scudi in legno con rifiniture in bronzo e ferro decorati in vario modo e a grandezza d'uomo; era pratica molto diffusa quella di affilare il bordo dello scudo così da poter ferire anche con esso", inserita da IP, è senza fonte; cosa normale per le voci di Wikipedia, ma non a lungo tollerabile in una voce in vetrina. Urge riferimento; in rete ho trovato diverse citazioni di tale uso (e quindi non ho rimosso l'affermazione), però solo in siti amatoriali, a volte con venature celtiste: siti quindi da prendere con le molle, su un tema scivoloso come questo. --CastaÑa 18:45, 24 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Trovata fonte per la prima parte, resta da sistemare la seconda. --CastaÑa 23:06, 24 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Cosa intendi per "con venature celtiste", sembra quasi avere una connotazione negativa?? Keltie (msg) 14:21, 25 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Secondo me sarebbe più preciso scrivere decorati in vario modo, ANCHE a grandezza d'uomo, esiste si una fonte che dice che gli scudi dei celti erano grandi come un uomo, ma sono molte di più le fonti iconografiche e archeologiche che ne attestano dimensioni più ridotte. In riferimento ai bordi affilati non mi viene in mente nienteKeltie (msg) 14:32, 25 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Se lo ritenete opportuno posso ricercare una serie di immagini che rappresentano guerrieri celtici, si potrebbe fare una "mini-galleria" fotografica (4-5 foto) sotto il testo relativo ai guerrieri???????Keltie (msg) 14:32, 25 ott 2008 (CEST)[rispondi]

(rientro)Nell'ordine:

  • In effetti "con venature celtiste" ha "una connotazione negativa". Ovviamente, non mi permetterei mai di dire alcunché su (o contro) il celtismo in sé; però purtroppo spesso un'impostazione celtista tende ad "arricchire" la narrazione sul passato storico dei Celti ben oltre a quanto effettivamente si sa in base a fonti ed archeologia. Per questo occorre andare con i piedi di piombo quando un certo dato è riportato solo attraverso tale tramite: la "connotazione negativa" va solo ed esclusivamente sull'attendibilità delle fonti (e mi scuso se, per difetto di chiarezza, posso aver offeso qualcuno).
Ora ho capito meglio cosa intendi, grazie per la spiegazione Keltie (msg) 19:00, 25 ott 2008 (CEST)[rispondi]
  • Hai perfettamente ragione, in effetti quell'"a grandezza d'uomo" non stava nella fonte che ho aggiunto ieri, ho collocato male l'apice. L'ho rispostato dentro il {{cn}}. Come per i bordi affilati, se in tempi ragionevoli non salta fuori una fonte attendibile, si cassa il tutto (secondo Wikipedia:Linee guida sull'uso delle fonti).
OK, mi metto alla ricerca della citazione sulle dimensione, per quanto riguarda i bordi affilati vado a memoria ma credo sia riferito a vicende della mitologia irlandese... se così fosse andrebbe specificata meglio la cosa... fare un polpettone unico dei celti continentali con quelli insulari e dei periodi più antichi con quelli più recenti e una cosa che secondo me sarebbe meglio evitare... Keltie (msg) 19:00, 25 ott 2008 (CEST)[rispondi]
In realtà sono immagini già presenti su varie Wiki, cercherò di preparare un elenco e di proporvelo per un "vaglio"... Keltie (msg) 19:00, 25 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Ho rimosso la frase non verificata dalla voce, in attesa di fonti.--CastaÑa 00:32, 11 nov 2008 (CET)[rispondi]

Inserimento dubbio e senza fonti

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Ho rimosso dalla voce: "Si sostiene che queste popolazioni non invadevano territori già occupati per conquistarli, ma soprattutto per dimostrare la loro superiorità guerriera alle popolazioni vicine, oltre che per saccheggiarle, come nel caso del santuario di Apollo a Delfi, in Grecia." Reinseribile solo con fonte (affidabile), ammesso che ve ne siano.--CastaÑa 21:44, 6 mar 2009 (CET)[rispondi]

Celti col dono dell'ubiquità

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A parte i dubbi sulla provenienza dei celti, che la maggior partre degli autori antichi pone in spagna, alla quale erarano arrivati dal nord africa quindi tutt'altro che popoli europei, vorrei esprimere i miei dubbi sulla credibilità degli autori antiche secondo i quali i popoli del reno veneravano gli stessi dei dei greci. Come ho letto in un altra pagina discussione tra le prove dell'unità linguistica dei celti c'e il fatto che un prelato del IV secolo dopo cristo riconosceva la lingua "celtica" dei galati ancora intellegibile con quella della diocesi di Treviri dove lui era vescovo peccato che nel IV secolo dopo cristo in quella città si parlava tedesco o meglio franco un dialetto del tedesco. Ce ne è abbastanza per pensare che quella dei celti provenienti dall'europa centrale è una immane scemenza, cioè quello che pensano tutti. Per tornare al titolo del mio intervento e per screditare ancora di più gli storici greci vorrei citare il caso dei boi che sono stati identificati dai greci in: ungheria francia norditalia repubblica ceca nel giro di un secolo che avessero il dono dell'ubiquità? Oppure avevano l'abbonamento ad alitalia Ho aspettato 3 mesi allora modifico di conseguenza

Rimozione da vetrina

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Ho fatto un intervento eliminando il cn. Ho fontato la frase in modo generico, perchè effettivamente Cesare parla spesso dei veloci e facili trasferimenti delle sue legioni. La cosa rende implicito che le strade fossero buone. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 18:19, 24 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Una fonte primaria ("generica", come l'hai chiamata tu) è meglio di niente ma forse piú cauto sarebbe stato rimuovere l'affermazione. Comunque vedo che Castagna ha ritenuto sufficiente il tuo intervento, grazie per aver raggiunto un consenso. Nemo 14:17, 31 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Non intendevo generica come «primaria», ma perchè non ho citato capitoli o pagine: era troppo lungo spulciare il De bello gallico. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 15:06, 31 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Basterebbe un passim, credo. --CastaÑa 00:19, 1 giu 2014 (CEST)[rispondi]

Passo rimosso

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==== L'ipotesi genetica: i Celti e l'aplogruppo R1b ==== {{vedi anche|Ipotesi genetiche sul popolamento dell'Europa}} Recenti [[ipotesi genetiche sul popolamento dell'Europa]], in via di elaborazione, propongono una teoria alternativa sull'origine dei Celti. Osservando la frequente ricorrenza, in alcune aree dell'Europa occidentale, di un determinato [[Aplogruppi del cromosoma Y|aplogruppo del cromosoma Y]] e constatandone invece la rarità nell'area di sviluppo della Cultura di La Tène, è stata postulata l'ipotesi di un'evoluzione ininterrotta, fin dal [[Mesolitico]], di quei popoli che, già stanziati nelle loro sedi storiche, sarebbero storicamente emersi come Celti. In questo caso, la connessione linguistica con l'indoeuropeo e quella archeologica con La Tène sarebbero esclusivamente frutto di una contaminazione culturale. Questa prospettiva è compatibile con la [[Teoria della continuità]] proposta, tra gli altri, da [[Colin Renfrew]], ma viene generalmente rigettata dai linguisti. L'obiezione è imperniata sulla constatazione delle strette prossimità dialettali tra le varie [[lingue celtiche]]: se queste si fossero effettivamente sviluppate in un'area tanto vasta, per millenni, senza scrittura e in assenza di qualsiasi unità politica, avrebbero dovuto differenziarsi tra loro molto di più di quanto non sia storicamente verificato. Al contrario, la linguistica storica indica, rispetto alla [[lingua protoceltica]], un periodo di separazione di poche centinaia di anni<ref name="Villar447448">Villar, cit., pp. 447-448.</ref>.

Utente:Xoil aveva oscurato questo passo, con la motivazione «potesi dei primi anni 2000 basate sulle frequenze odierne smentite dai recenti studi sul DNA antico: Haak, Lazaridis, Reich, Allentoft ecc..(in parte ricerca originale)...per il momento nascondo». Poiché si tratta di un residuato della (pessima) versione della voce che ha preceduto la riscrittura (che invece è stata portata in vetrina), e poiché si può ritenere abbastanza inverosimile (magari non WP:RO, ma certo posizione ampiamente minoritaria, come il secondo paragrafo attesta), ritengo che si possa tranquillamente cassare. --CastagNa 00:19, 9 feb 2017 (CET)[rispondi]

Ciao, "in parte ricerca originale" si riferisce al fatto che i genetisti ipotizzarono sì (sulla base delle frequenze odierne) che l'Hg R1b si fosse diffuso in Europa occidentale dopo l'ultima glaciazione a partire dal rifugio franco-cantabrico, tuttavia l'associazione con i Celti sembra una libera interpretazione dell'utente. Inoltre nell'area di sviluppo della Cultura di La Tène (Svizzera) l'aplogruppo in questione ha una frequenza del 50% circa, quindi non è particolarmente raro--Xoil (msg) 13:10, 9 feb 2017 (CET)[rispondi]
Per quanto riguarda gli studi sul DNA antico (in corso), le analisi sul genoma di individui vissuti in Europa occidentale nel paleolitico-neolitico hanno rivelato (per il momento) che l'Hg R1b era praticamente assente o molto raro in quell'epoca --Xoil (msg) 13:17, 9 feb 2017 (CET)[rispondi]

Economia celta

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Nella voce sta scritto: "Popolo frazionato in tribù dall'elevata mobilità, i Celti praticavano abitualmente la caccia e il saccheggio ai danni delle città e delle popolazioni sulle quali si abbattevano le loro scorrerie; tale abitudine è attestata nell'intera area occupata dai Celti nell'antichità, come testimoniano, per esempio, le incursioni galliche in Italia (sacco di Roma, 390 a.C.) e quelle galate in Grecia (sacco di Delfi, 279 a.C.)." Tutti i popoli erano e molti ancora lo sono oggidì frazionati (?) o meglio composti da tribù. Come si fa a considerare enciclopedica e sensata questa sezione che attribuisce ai celti soltanto le attività di caccia e saccheggio che tra l'altro erano attività praticate da molti altri popoli europei tra cui anche i romani? I celti praticavano per lo più la pesca, la navigazione marittima, l'allevamento del bestiame (tra cui i cavalli), la pastorizia transumante, l'agricoltura, l'artigianato, il commercio; si consideri la loro maestria nell'arte della metallurgia (vedasi i vari musei tra cui quello di Hallstatt) e nella costruzione dei carri (la stessa voce carro è di origine celtica), erano ottimi costruttori di edifici, di ponti e di strade e usavano di preferenza il legno. Alberto Pento --82.54.176.81 (msg) 06:40, 7 mar 2017 (CET)[rispondi]

Trova una fonte e aggiungi alla voce. --CastagNa 23:34, 7 mar 2017 (CET)[rispondi]
Basta studiarsi la medesima voce nelle altre lingue, tra cui la voce in francese, in inglese e in tedesco: https://fr.wikipedia.org/wiki/Celtes; https://en.wikipedia.org/wiki/Celts; https://de.wikipedia.org/wiki/Kelten. Alberto Pento --79.54.186.183 (msg) 20:15, 8 mar 2017 (CET)[rispondi]
Sulla voce carro: https://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_militare_dei_Celti: È pure vero che le due parole latine per indicare un carro da guerra, carrus e covinnus, furono adottate dalla lingua celtica, sebbene i Romani non sembra abbiano impiegato i carri in guerra. Alberto Pento --79.54.186.183 (msg) 20:21, 8 mar 2017 (CET)[rispondi]
WP:FONTI + WP:BOLD = problema risolto...--CastagNa 22:54, 8 mar 2017 (CET)[rispondi]

Propaganda del XIX secolo

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Ciao la maggior parte delle narrazioni che descrivono queste migrazioni provengono da autori francesi o tedeschi del diciannovesimo secolo. Un tempo che corrisponde a un forte movimento di propaganda per giustificare la superiorità delle popolazioni del nord Europa. Queste storie sono state modificate sostituendo più volte i termini "Liguri" con "Celti" o esagerando deliberatamente il termine "Gallia Cisalpina" per far prevalere il dominio culturale francese in questa regione d'Italia. Solo l'arrivo di queste migrazioni celtiche nel nord Italia corrisponde a un significativo declino culturale. Ad esempio nella Pianura Padana, l'arrivo della migrazione verso il futuro dell'Etruria Padane in una crisi economica dalla quale non si riprenderà. La storia dei Celti deve quindi essere studiata con cura tra le vere tracce archeologiche e le storie delle traduzioni che sono generalmente poli distanti. Potremmo scrivere un articolo su di esso ? Sarebbe utile sottolineare che la storia dei Celti non corrisponde alle storie del diciannovesimo secolo, un'era di propaganda per far accettare all'Italia la recente dominazione francese.--2A01:CB04:1B3:3100:6981:3CB9:84E2:7793 (msg) 10:33, 30 nov 2019 (CET)[rispondi]

Come si può agevolmente verificare attraverso note e bibliografia, questa voce non è costruita sugli «autori francesi o tedeschi del diciannovesimo secolo»... Per cortesia, smettiamola con queste modifiche nNPOV. Grazie, --CastagNa 23:49, 1 dic 2019 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti

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Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 11:35, 28 lug 2020 (CEST)[rispondi]

Celti è un termine del XIX secolo e che non ha alcun collegamento con la realtà

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Le popolazioni indicate come celti non avevano alcuna relazione storico-culturale e etnico-genetica, si tratta di un'invenzione di storiografi del XIX secolo in ambito anglosassone. Oppure qualcuno potrebbe elencare cosa dovrebbe accomunare un lombardo a uno scozzese o un abitante della Normandia con un turco dell'altopiano anatolico? LOL Questa pagina è tecnicamente una farsa. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 82.84.241.185 (discussioni · contributi). il 30 dic 2021

Ma per piacere! Studia antropologia e storia antica prima di scrivere sciocchezze. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 06:59, 1 gen 2022 (CET)[rispondi]

Romani indoeuropei?????

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Ma come si fa a scrivere che la popolazione romana fosse indoeuropea?????? 2001:B07:6475:2651:808C:DF47:DF92:3BE8 (msg) 17:51, 2 set 2022 (CEST)[rispondi]

Perchè no? Ora non ho sottomano una fonte, ma mi risulta che i latini, come gli altri popoli italici, fossero indoeuropei. Forse non gli Etruschi, ma gli altri popoli italici sì. --Agilix (msg) 17:57, 2 set 2022 (CEST)[rispondi]
DFTT--CastagNa 23:17, 2 set 2022 (CEST)[rispondi]

Vandalismo di amministratore che si occupano di edit con tanto di controllo di qualità e vetrina

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La pagina in vetrina risulta un disastro: si tratta dei soliti amministratori che si occupano di edit e vandalizzano il progetto. Quali controlli di qualità ha superato questa pagina per essere in vetrina e da chi? Pagina interamente da rivedere che contiene frasi enfatiche ed elogi di una questa cultura preistorica primitiva. Questa è la prima modifica che chiaramente appariva evidente come vandalismo: https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Celti&diff=prev&oldid=136456865 .Per inserire i contenuti sono indispensabili fonti primarie e secondarie). Non risulta nessuna concezione di scienza e filosofia all’interno di questa cultura primitiva. --2A02:B123:8F03:F49:387F:A357:67FD:9F10 (msg) 17:53, 15 nov 2023 (CET)[rispondi]

Voce Elmo di Agris, inserire un contenuto (supposto) enciclopedico ->probabilmente un artista celtico... senza nessuna fonte e dubitativo da parte dello stesso contributore, rende un pessimo servizio all'enciclopedia e direi che, questo si, è vandalismo. Pio, se si portano le fonti (neutre, affidabili e verificabili), magari si può modificare la voce. Grazie, --Gac (msg) 18:26, 15 nov 2023 (CET)[rispondi]
Perfavire utilizzare la pagina di discussione; questo è a tutti gli effetti un abuso di potere (https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Celti&diff=prev&oldid=136457342), classico vandalismo di un amministratore che si occupa di edit. Per favore per inserire i contenuti è necessario usare le linee guida di Wikipedia con fonti primarie e secondarie ( vedi qui template:Fonti).--2A02:B125:8F00:B338:354F:B984:3CC2:91EC (msg) 18:38, 15 nov 2023 (CET)[rispondi]
DFTT: uno che parte dal presupposto che quella celtica fosse «cultura preistorica primitiva», difficilmente porterà contributi utili... rollback a vista. --CastagNa 23:12, 15 nov 2023 (CET)[rispondi]