Diocesi di Laghouat

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Diocesi di Laghouat
Dioecesis Laghuatensis
Chiesa latina
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoJohn Gordon MacWilliam, M.Afr.
Vescovi emeritiClaude Jean Narcisse Rault, M.Afr.
Presbiteri10, di cui 2 secolari e 8 regolari
216 battezzati per presbitero
Religiosi14 uomini, 22 donne
 
Abitanti5.103.660
Battezzati2.160 (0,0% del totale)
StatoAlgeria
Superficie2.107.708 km²
Parrocchie9
 
Erezione19 luglio 1901
Ritoromano
IndirizzoB.P. 62, 47008 Ghardaïa, Algerie
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Algeria
L'ex cattedrale di Sant'Ilarione a Laghouat, oggi museo comunale.

La diocesi di Laghouat (in latino: Dioecesis Laghuatensis) è una sede della Chiesa cattolica in Algeria immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2021 contava 2.160 battezzati su 5.103.660 abitanti. È retta dal vescovo John Gordon MacWilliam, M.Afr.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende tutto il territorio algerino a sud dell'Atlante.

La residenza vescovile è a Ghardaïa, dove sorge la pro-cattedrale. Il titolo della diocesi fa riferimento alla città di Laghouat, già sede vescovile, dove si trova l'ex cattedrale di Sant'Ilarione, oggi sconsacrata e adibita a museo.

Il territorio è suddiviso in 9 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prefettura apostolica di Ghardaïa fu eretta il 19 luglio 1901, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico di Sahara e Sudan (oggi arcidiocesi di Bamako).

Il 10 marzo 1915 cedette la Mauritania alla prefettura apostolica del Senegal (oggi diocesi di Saint-Louis du Sénégal).[1]

Il 10 gennaio 1921 in forza del decreto Quo in nonnullis della Sacra Congregazione di Propaganda Fide assunse il nome di prefettura apostolica di Ghardaïa nel Sahara.

Il 28 aprile 1942 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di Niamey (oggi arcidiocesi).

Il 10 giugno 1948 con la bolla Ghardaiensis in Sahara di papa Pio XII la prefettura apostolica fu elevata a vicariato apostolico.

Il 5 luglio 1954 ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica del Sahara spagnolo e di Ifni (oggi prefettura apostolica del Sahara Occidentale).

Il 14 settembre 1955 per effetto della bolla Dum tantis di papa Pio XII il vicariato apostolico è stato ulteriormente elevato a diocesi e ha assunto il nome attuale.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Charles Guérin † (1901 - 1910 deceduto)
  • Henry Bardou † (1911 - 1916 deceduto)
  • Louis David † (1916 - 1919 deceduto)
  • Gustave-Jean-Marie Nouet, M.Afr. † (8 aprile 1919 - 1941 deceduto)
  • Georges-Louis Mercier, M.Afr. † (1941 - 11 gennaio 1968 dimesso[2])
  • Jean-Marie Michel Arthur Alix Zacharie Raimbaud, M.Afr. † (11 gennaio 1968 - 25 giugno 1989 deceduto)
  • Michel-Joseph-Gérard Gagnon, M.Afr. † (4 febbraio 1991 - 1º giugno 2004 deceduto)
  • Claude Jean Narcisse Rault, M.Afr. (26 ottobre 2004 - 16 marzo 2017 ritirato)
  • John Gordon MacWilliam, M.Afr., dal 16 marzo 2017

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 5.103.660 persone contava 2.160 battezzati, corrispondenti allo 0,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 12.241 963.477 1,3 48 48 255 3 129 12
1970 2.837 1.053.319 0,3 54 2 52 52 60 124 4
1980 2.540 1.702.540 0,1 26 26 97 33 93 10
1990 140 2.686.627 0,0 28 2 26 5 32 59 10
1998 800 3.583.400 0,0 17 17 47 24 35 10
2001 1.500 3.726.736 0,0 16 16 93 23 39 10
2002 2.000 3.782.635 0,1 19 1 18 105 27 35 11
2003 2.000 3.883.035 0,1 15 1 14 133 22 37 10
2004 2.000 3.883.035 0,1 16 1 15 125 24 37 10
2007 1.000 3.950.000 0,0 17 17 58 23 36 11
2010 1.200 4.076.000 0,0 15 3 12 80 22 38 12
2013 1.200 4.324.000 0,0 14 3 11 85 16 32 11
2016 2.000 4.605.712 0,0 16 3 13 125 22 36 10
2019 2.080 4.902.760 0,0 14 3 11 148 20 26 10
2021 2.160 5.103.660 0,0 10 2 8 216 14 22 9

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Propaganda Fide, Decreto Ut in littore, AAS 7 (1915), pp. 148-149.
  2. ^ Nominato vescovo titolare di Forno Minore.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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