Dick Heckstall-Smith

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Dick Heckstall-Smith
Dick Heckstall-Smith, primi anni '70
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereBlues rock
Fusion
Periodo di attività musicale1962 – 2001
Strumentosassofono
Sito ufficiale

Dick Heckstall-Smith, vero nome Richard Malden Heckstall-Smith (Ludlow, 16 settembre 1934Londra, 17 dicembre 2004), è stato un sassofonista britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del preside della scuola locale di Ludlow, crebbe a Knighton in Galles, prendendo lezioni di pianoforte, clarinetto e sassofono. Successivamente, seguì il padre in Scozia – iscrivendosi alla Gordonstoun School a Moray – e poi in Cornovaglia a Dartington. Completò la formazione a Foxhole e all'università di Sidney Sussex, Cambridge, dove coordinava la banda universitaria. È qui che approfondì lo studio del sassofono, attratto dalla musica di Sidney Bechet, Lester Young e Wardell Gray, e proprio con la formazione dell'Università effettuò una tournée in Svizzera.

Trasferitosi a Londra, nel 1958 si unì al gruppo del clarinettista Sandy Brown ed ebbe modo di suonare coi migliori musicisti della scena londinese, fra i quali il trombettista Bert Courtley, e venne ingaggiato dal quintetto di Ronnie Smith per qualche mese.

Nel 1962 entrò a far parte dei Blues Incorporated e di Alexis Korner, l'anno successivo formò la Graham Bond Organisation insieme a Jack Bruce e Ginger Baker, e nel 1967 cominciò a suonare per John Mayall nei Bluesbreakers, con Jon Hiseman e Mick Taylor.

Nel 1968 insieme a Jon Hiseman fondò i Colosseum, gruppo con cui poté finalmente dar sfogo alla notevole tecnica musicale al sassofono (era famoso perché soleva suonare con due sassofoni contemporaneamente), con sonorità jazz-rock-fusion. Heckstall-Smith firmò molti dei brani più famosi della band, con cui avrebbe suonato fino al 1972.

Dopo una parentesi di tre anni durante la quale il musicista si dedicò alla propria formazione universitaria, Heckstall-Smith rientrò sulla scena del jazz britannico, impegnandosi nella fondazione di alcuni gruppi – i Big Chief e i Tough Tenors – e si esibì con i Famous Blues Blasters (che nel 1981 sarebbero diventati i Mainsqueeze) e nel 1983 assieme a Bo Diddley girò l'Europa in tournée.

Tornato a Londra, ebbe una parte rilevante nel mondo musicale inglese: suonò negli Electric Dream insieme a Julian Bahula, e formò una schiera di giovani strumentisti, fra i quali il tenorsassofonista Ed Jones, chiamandoli a suonare nel suo sestetto DHSS, fino alla ricostituzione dei Colosseum che negli anni novanta diedero concerti in Gran Bretagna e in Germania[1].

Suonò come ospite d'onore nei dischi e nei concerti del bluesman italiano Guido Toffoletti. Con la Guido Toffoletti's Blues Society partecipò alla trasmissione televisiva D.O.C. di Renzo Arbore. Nell'ultimo periodo, partecipò al progetto "Blues and Beyond" con Jack Bruce, John Mayall e il chitarrista dei Fleetwood Mac Peter Green.

Morì per insufficienza epatica fulminante all'età di 70 anni il 17 dicembre 2004. Il suo ultimo album da solista Blowing the Blues - Fifty Years Playing the British Blues con Peter Grant venne pubblicato postumo.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1972 - A Story Ended
  • 1991 - Live 1990
  • 1991 - Where One Is
  • 1995 - Celtic Steppes
  • 1995 - This That
  • 1998 - On the Corner/Mingus in Newcastle
  • 1998 - Obsession Fees
  • 2001 - Blues and Beyond
  • 2002 - Woza Nasu

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ian Carr, Digby Fairweather, Brian Priestley, Jazz - The Rough Guide 2nd ed., Rough Guide Ltd, London 2000, pag. 339.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bob Brunning, (1986) Blues: The British Connection, Londra 2002 - Helter Skelter ISBN 1-900924412
  • Bob Brunning, The Fleetwood Mac Story: Rumours and Lies (Omnibus Press, 2004)
  • Eric Burdon con J.Marshall Craig: Don't let me be misunderstood New York 2001 - Thunder's Mouth Press
  • Peter Green: Peter Green - Founder of Fleetwood Mac Martin Celmins - Londra 1995 Prefazione di B.B.King
  • Dick Heckstall-Smith (2004) The safest place in the world: A personal history of British Rhythm and blues, Clear Books ISBN 0-7043-2696-5 - Prima edizione: Blowing The Blues - Fifty Years Playing The British Blues
  • Christopher Hjort (con prefazione di John Mayall) Strange brew: Eric Clapton and the British Blues Boom 1965-1970, Jawbone, 2007 ISBN 1-906002002
  • Paul Myers, Long John Baldry and the birth of the British Blues Vancouver Canada 2007 - GreyStone Books
  • Harry Shapiro, Alexis Korner: The Biography, Bloomsbury Publishing PLC, Londra 1997 con discografia di Mark Troster

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN71582118 · ISNI (EN0000 0000 5194 6059 · Europeana agent/base/69893 · LCCN (ENnr90009814 · GND (DE11893919X · BNF (FRcb13939631v (data) · CONOR.SI (SL269754211 · WorldCat Identities (ENlccn-nr90009814
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