Crithagra mennelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Canarino guancenere
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Passeroidea
Famiglia Fringillidae
Sottofamiglia Carduelinae
Tribù Carduelini
Genere Crithagra
Specie C. mennelli
Nomenclatura binomiale
Crithagra mennelli
(Chubb, 1908)
Sinonimi

Serinus mennelli

Il canarino guancenere (Crithagra mennelli (Chubb, 1908)) è un uccello passeriforme della famiglia dei Fringillidi[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, mennelli, venne scelto in omaggio a Frederic Philip Mennell, geologo e politico anglo-rhodesiano, fondatore e curatore del museo della Rhodesia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 13–14 cm di lunghezza, per un peso di 13-17 g[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelletti dall'aspetto robusto ma slanciato, muniti di testa arrotondata con becco conico, ali appuntite e coda dalla punta lievemente forcuta.

Il piumaggio è dominato dalle tonalità del grigio, più scuro dorsalmente e più chiaro ventralmente, con le singole penne munite di banda più scura, in special modo nell'area dorsale e sul petto: è presente un evidente sopracciglio bianco, così come una mascherina nera che va dai lati del becco all'orecchio e alle guance, la quale frutta alla specie il suo nome comune. Il becco è di colore carnicino-nerastro, le zampe sono anch'esse di color carnicino, gli occhi sono di colore bruno scuro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli diurni, che passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo fra i rami ed i cespugli.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli perlopiù granivori, la cui dieta si compone in massima parte di semi di piante erbacee: essi integrano la propria dieta anche con altri cibi di origine vegetale (frutti, bacche, germogli, fiori, nettare) e di tanto in tanto anche animale (insetti e altri piccoli invertebrati).

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La stagione riproduttiva va da settembre ad aprile, con la maggior parte delle covate che ha luogo fra dicembre e marzo[3]. Si tratta di uccelli monogami, in cui i maschi cantano incessantemente per attirare le femmine, che poi vengono corteggiate dagli stessi tenendo le penne arruffate e becco ed ali semiaperti.
Durante la stagione degli amori le coppie si isolano e i maschi divengono molto territoriali nei confronti degli intrusi, cantando per avvertire della loro presenza ed aggredendo energicamente gli estranei conspecifici, mentre la femmina (imbeccata dal maschio nel processo) costruisce il nido a coppa fra i rami e cova per due settimane le 3-5 uova. I pulli vengono accuditi da ambedue i genitori, e in tal modo si involano attorno alle tre settimane dalla schiusa e si rendono indipendenti a circa un mese e mezzo di vita.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare nei pressi di Mutare.

Il canarino guancenere occupa un areale che va dall'estremo est dell'Angola alla Tanzania centro-meridionale (con alcuni avvistamenti isolati anche nel centro-nord e nel nord-ovest del paese[3]), oltre che il Malawi, il Mozambico centrale e occidentale, lo Zimbabwe ed il Botswana nord-orientale.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree erbose secche con presenza di macchie cespugliose ed alberate a prevalenza di Brachystegia e Baikiaea (il cosiddetto miombo).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Crithagra mennelli, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Fringillidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 23 aprile 2017.
  3. ^ a b c (EN) Black-eared Seedeater (Crithagra mennelli), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 23 aprile 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Uccelli: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di uccelli