Convento dei Cappuccini (Caltagirone)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Convento dei Cappuccini di Caltagirone (CT)
Interno della Chiesa dei Cappuccini di Caltagitone
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàCaltagirone
ReligioneCattolica
TitolareMadonna Odigitria
Diocesi Caltagirone

Il convento dei Cappuccini è un complesso religioso situato a Caltagirone, in provincia di Catania.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione del primitivo convento risale al 1540. La costruzione venne edificata fuori dalla città, in contrada "Semini", conosciuta oggi come "Cappuccini vecchi".

A causa dell'aria insalubre, il luogo venne abbandonato, e nel 1585 furono avviati i lavori per l'edificazione del nuovo complesso conventuale, che sorse accanto alla preesistente chiesa di Santa Maria Odigitria.

I frati occuparono la nuova struttura nel 1607, a motivo del protrarsi dei lavori edili.

Il convento, per le sue notevoli dimensioni e per la sua favorevole posizione, raggiungibile facilmente da tutto il Val di Noto, è stato sede, nel corso dei secoli, di numerosi capitoli provinciali. Qui maturò la vocazione religiosa il Venerabile padre Innocenzo Marcinò (1589 - 1655), ministro generale dell'Ordine (1643-1650), di cui è in corso il processo di Beatificazione.

Con la soppressione degli ordini religiosi (1866), il convento e la chiesa divennero proprietà demaniale. I frati vi fecero ritorno (anche se solo in una piccola parte dell'intero complesso) nel 1955.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa conventuale, dedicata a Maria Odigitria, possiede un'unica navata, con una cappella, quattro altari minori e un pregiato soffitto ligneo con capriate.

Il polittico dell'altare maggiore si compone di sette dipinti: la pala centrale, raffigura la Madonna Odigitria con i santi Giacomo e Bartolomeo, opera del pittore manierista toscano, Filippo Paladini (1604); a sinistra è collocata una tela con San Felice da Cantalice che riceve il Bambino dalla Madonna, mentre a destra troviamo la Beata Lucia da Caltagirone; entrambi i dipinti sono attribuiti a Semplice da Verona (1646). Nell'appendice in basso a sinistra si trova il ritratto, a mezzo busto, della martire Sant'Agata; mentre in quella di destra la martire siracusana Santa Lucia; entrambe le opere datate 1604, sono del Paladini. Infine, altri due piccoli dipinti si trovano al di sopra delle tele laterali: a sinistra Cristo coronato di spine; a destra l'Addolorata; attribuiti a Semplice da Verona.

I dipinti sono incastonati in una pregiata intelaiatura lignea, realizzata dai frati Giuseppe e Giorgio da Ragusa, e Bernardino da Sortino. La cornice è provvista di un magnifico tosello (tettuccio ligneo), sul quale è dipinto l'Eterno Padre, l'Agnello Divino e i quattro Evangelisti, opera del pittore palermitano Bernardino Bongiovanni (XVIII sec.).

L'altare maggiore, infine, custodisce una pregevole custodia lignea, realizzata in noce con intarsi in avorio, cipresso e tartaruga, opera di frati ebanisti trapanesi (XVII sec.).

Meritano, ancora, di essere menzionati: gli altari-reliquiari di Sant'Antonio, San Francesco e dell'Addolorata, l'artistico reliquario della Cappella delle reliquie e il sacrario del Venerabile Innocenzo Marcinò da Caltagirone.

Nella cripta del convento, è allestito un monumentale presepe permanente, in terracotta locale.

Il convento, inoltre, è sede del museo provinciale Padre Innocenzo Marcinò, in cui si ammira una ricca pinacoteca, diverse custodie di pregevole fattura (secoli XIV-XVII), antichi paramenti liturgici ricamati a mano e preziose suppellettili liturgiche in argento.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Samuele Nicosia da Chiaramonte, Memorie storiche dei frati minori cappuccini della provincia monastica di Siracusa, Modica,Tipografia Archimede, 1895.
  • Samuele Cultrera, I Cappuccini in Caltagirone, Torino, L.I.C.E., 1938.
  • Paolo Salomone, La Chiesa e il Convento dei Cappuccini in Caltagirone : cenni di storia e arte, Caltagirone, Tip. Sicilgrafica, 1984.
  • Marcello Cioè, Biblia pauperum: le pale d'altare maggiore nelle chiese cappuccine del Val di Noto, Rosolini, Santocono, 2015, ISBN 978-88-96217-06-1

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]