Confindustria
La Confederazione Generale dell'Industria Italiana, conosciuta anche come Confindustria è un'organizzazione rappresentativa delle imprese italiane.
È stata fondata nel 1910 e ad oggi raggruppa circa 116.000 imprese, e circa 4.200.000 individui. Mira ad aiutare la crescita economica dell'Italia, assistendo, nel far questo, i suoi membri. Fa parte della International Organization of Employers (IOE).
Confindustria ha contribuito a fondare diverse organizzazioni, tra cui ISTUD (Istituto Studi Direzionali), e Assingegneria.
Presidenti di Confindustria
- 1910 - 1913 Luigi Bonnefon
- 1913 - 1918 Ferdinando Bocca
- 1918 - 1919 Dante Ferraris
- 1919 Giovanni Battista Pirelli
- 1919 - 1920 Giovanni Silvestri
- 1920 - 1921 Ettore Conti
- 1922 - 1923 Raimondo Targetti
- 1923 - 1934 Antonio Stefano Benni
- 1934 Alberto Pirelli
- 1934 - 1943 Giuseppe Volpi di Misurata
- 1943 Giovanni Balella
- 1943 Giuseppe Mazzini
- 1944 - 1945 Fabio Friggeri
- 1945 - 1955 Angelo Costa
- 1955 - 1961 Alighiero De Micheli
- 1961 - 1966 Furio Cicogna
- 1966 - 1970 Angelo Costa
- 1970 - 1974 Renato Lombardi
- 1974 - 1976 Giovanni Agnelli
- 1976 - 1980 Guido Carli
- 1980 - 1984 Vittorio Merloni
- 1984 - 1988 Luigi Lucchini
- 1988 - 1992 Sergio Pininfarina
- 1992 - 1996 Luigi Abete
- 1996 - 2000 Giorgio Fossa
- 2000 - 2004 Antonio Amato
- 2004 - Luca Cordero di Montezemolo
Confindustria e il Fascismo
Confindustria è stata accusata di aver sostenuto economicamente il fascismo. Di sicuro, Mussolini si catturò i favori della lobby di Confindustria nominando ministro del tesoro il Prof. De Stefani, economista liberale ortodosso. Il 2 ottobre 1925, il Patto Vidoni, firmato tra Confindustria e i rappresentanti del regime fascista, abolì i sindacati dei lavoratori cattolici, socialisti o indipendenti, rimpiazzandoli con quelli controllati dal fascismo. Nel 1926, scioperi e serrate vennero dichiarate fuori legge, e nessun lavoratore che non fosse iscritto al partito fascista poté più essere assunto. Dal 1934 al 1943 Confindustria fu guidata dal gerarca fascista Giuseppe Volpi.