Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Novalesa)

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Chiesa di Santo Stefano Protomartire
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàNovalesa
Indirizzovia Maestra
Coordinate45°11′21.4″N 7°00′54.47″E / 45.189278°N 7.015131°E45.189278; 7.015131
Religionecattolica
Titolaresanto Stefano Protomartire
Diocesi Susa
Inizio costruzione1670
Completamento1684

La chiesa di Santo Stefano Protomartire, o anche solo chiesa di Santo Stefano, è la parrocchiale di Novalesa, in città metropolitana di Torino e diocesi di Susa[1][2]; fa parte della vicaria di Novalesa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime attestazioni dell'esistenza di una cappella a Novalesa dedicata a Santo Stefano risalgono al XIII secolo; essa dipendeva dall'importante abbazia dei Santi Pietro e Andrea[1][3].

Nel 1670 iniziarono i lavori di rifacimento della chiesa: l'edificio venne poi portato a compimento nel 1684[1][3].

La sagrestia fu aggiunta nel 1720, mentre tra il 1898 e il 1912 l'intera parrocchiale venne interessata da un restauro su disegno di Venanzio Guerci[1].

Nel 1942 il tetto fu al centro di un intervento di rifacimento e tra il 1968 e il 1970 la chiesa venne ristrutturata e adeguata alle norme postconciliari[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a capanna della chiesa, rivolta a levante, è suddivisa da una cornice marcapiano aggettante in due registri, entrambi tripartiti da quattro lesene; quello inferiore è caratterizzato dal portale d'ingresso, mentre quello superiore presenta tre finestre, una sacra raffigurazione e due orologi, di cui uno dipinto secondo la tecnica del trompe l'œil[1].

Annesso alla parrocchiale è il campanile in pietra a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora a tutto sesto ed è coronata dalla guglia di forma piramidale[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio, suddiviso in tre campate[3], si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali introdotte da archi a tutto sesto e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, ospitante l'altare maggiore e chiuso dall'abside di forma poligonale[1].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala raffigurante l'Adorazione dei pastori, eseguita nel 1721 da François Lemoyne[1][4], un polittico con soggetto la Resurrezione con i Santi Pietro e Paolo, realizzato da Antoyne De Lhonie nel Quattrocento[3], e quattro tele dipinte dalle scuole di Michelangelo Merisi, di Daniele da Volterra e di Peter Paul Rubens[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Chiesa di Santo Stefano <Novalesa>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 settembre 2022.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ a b c d CHIESA DI SANTO STEFANO PROTOMARTIRE, su cittaecattedrali.it. URL consultato il 30 settembre 2022.
  4. ^ La Chiesa parrocchiale di Santo Stefano protomartire a Novalesa, su monastica.eu. URL consultato il 30 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2022).

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