Chiesa di San Giorgio Martire (Medesano)

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Chiesa di San Giovanni Battista
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàVarano dei Marchesi (Medesano)
Indirizzovia Valle 101
Coordinate44°45′07.1″N 10°01′52.9″E / 44.751972°N 10.031361°E44.751972; 10.031361
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Giorgio Martire
Diocesi Parma
Consacrazione1607
Fondatorefamiglia Pallavicino
ArchitettoCarlo Corradi
Stile architettonicobarocco e neoclassico
Inizio costruzioneinizi del XVII secolo
Completamento1951

La chiesa di San Giorgio Martire è un luogo di culto cattolico dalle forme barocche e neoclassiche rivisitate, situato in via Valle 101 a Varano dei Marchesi, frazione di Medesano, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Berceto-Fornovo-Medesano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo di culto originario fu costruito in epoca altomedievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 18 luglio del 981, quando l'Ecclesiam Sancti Georgii positam in loco qui dicitur Variano fu menzionata in un diploma dell'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II di Sassonia al vescovo di Luni Gottifredo I.[1]

Nel 1230 la cappella fu citata nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma tra le dipendenze della pieve di Fornovo.[2]

Nei primi anni del XVII secolo l'edificio medievale fu demolito e completamente ricostruito in stile barocco per volere dei marchesi Pallavicino, feudatari di Varano Marchesi; il nuovo tempio fu solennemente consacrato il 14 maggio del 1607 dal vescovo di Fidenza Giovanni Giorgio Linati.[3]

Tra il 1715 e il 1736 furono realizzate le cappelle laterali dedicate al Rosario, al battistero e al Suffragio.[3]

Nel corso della seconda guerra mondiale il tempio fu pesantemente colpito dai bombardamenti alleati, che danneggiarono il campanile e la facciata; nel 1951 la torre fu abbattuta e ricostruita su progetto dell'ingegner Carlo Corradi, che rivestì anche il prospetto principale con un nuovo paramento in mattoni dalle forme neoclassiche rivisitate.[3]

Nel 2003 la chiesa fu assegnata alla diocesi di Parma.[3]

Tra il 2013 e il 2014 l'edificio fu sottoposto a interventi di restauro e consolidamento strutturale, che interessarono gli interni.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata e lato nord
Campanile

La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da due cappelle per parte, con ingresso a ovest e presbiterio a est.[3]

La simmetrica facciata a salienti, interamente rivestita in mattoni rossi, è tripartita da quattro lesene. Nel mezzo del corpo centrale è collocato l'ampio portale d'ingresso principale, delimitato da una cornice strombata e sormontato da un'alta e stretta monofora ad arco a tutto sesto; a coronamento si staglia un frontone triangolare, contenente una specchiatura a croce greca. Entrambi i corpi laterali sono caratterizzati dalla presenza di un portale d'accesso secondario incorniciato, sormontato da una piccola monofora ad arco a tutto sesto; a coronamento si erge una balaustra tamponata.[3]

I fianchi e il retro, intonacati, presentano poche aperture nella parte inferiore. Sulla sinistra si erge, isolato, l'alto campanile rivestito in mattoni rossi, elevato su tre ordini decorati con lesene sulle estremità e illuminati da piccole monofore strombate ad arco a tutto sesto; la cella campanaria su affaccia sulle quattro fronti cuspidate attraverso ampie aperture balaustrate ad arco a tutto sesto; a coronamento si staglia un'aguzza guglia piramidale.[3]

All'interno la navata, coperta da una volta a botte lunettata dipinta, è affiancata da una serie di lesene coronate da capitelli dorici a sostegno del cornicione perimetrale modanato; le cappelle laterali si affacciano sull'aula attraverso ampie arcate a tutto sesto.[3]

Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale a tutto sesto, retto da due paraste; l'ambiente, chiuso superiormente da una volta a botte lunettata affrescata, accoglie l'altare maggiore a mensa in marmo grigio, aggiunto intorno al 1980.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Medesano, p. 14.
  2. ^ Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 191.
  3. ^ a b c d e f g h i j Chiesa di San Giorgio Martire "Varano Marchesi, Medesano", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 15 settembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Comune di Medesano (PDF), in Vivi la Città, n. 6, Reggio Emilia, Gruppo Media, febbraio 1999 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  • Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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