Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Melide)

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Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta
Esterno
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneTicino
LocalitàMelide
IndirizzoVicolo Maestri Comacini, 6815 Melide
Coordinate45°57′16.67″N 8°56′56.36″E / 45.95463°N 8.94899°E45.95463; 8.94899
Religionecattolica di rito romano
TitolareQuirico e Giulitta
Diocesi Lugano
Stile architettonicorinascimentale, barocco
Inizio costruzione1525
Completamento1909
L'interno

La chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta è un luogo di culto cattolico che si trova a Melide, sulla sponda destra del Ceresio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Recenti scavi archeologici hanno evidenziato che l'origine della struttura è da ricercarsi nel VII secolo. Nel IX secolo venne ampliata in una chiesa absidata, nell'XI secolo venne ampliata verso ovest e si costruì il campanile. Nel 1525 infine la chiesa venne completamente ricostruita. Nel 1834 venne costruito il coro.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Arte e architettura[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa ha una pianta a tre navate, sovrastate da una volta a botte (quella centrale) e a crociera (quelle laterali). Le due cappelle che si aprono ai lati della navata orientale sono sormontate ognuna da una cupola.

Organo a canne[modifica | modifica wikitesto]

Sull'apposita cantoria in controfacciata, si trova l'organo a canne Mascioni opus 1174, costruito nel 2006[1].

Lo strumento, a trasmissione integralmente meccanica, ha due tastiere di 56 note ciascuna ed una pedaliera concava di 30. La sua mostra è formata da 29 canne del registro di Principale 8' con bocche a mitria allineate, disposte in una cuspide centrale di cinque canne e due ali laterali di dodici disposte in campi di nove, verso l'esterno, e di tre, verso l'interno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'organo a canne sul sito della ditta Mascioni, su mascioni-organs.com. URL consultato il 22 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gian Alfonso Oldelli, Dizionario storico-ragionato degli uomini illustri del Cantone Ticino, Lugano 1807.
  • Antonino Bertolotti, Artisti lombardi a Roma, volume I, Milano 1881, 38, 72-96, 209, volume II, 14, 28, 272, 355.
  • Emilio Mazzetti, Il testamento di Domenico Fontana, in Bollettino Storico della Svizzera Italiana, 1-2, 1902, 26-31.
  • Alberto Cametti, Una divisione di beni tra i fratelli Giovanni, Domenico e Marsilio Fontana, in Bollettino d'Arte, 1918, 170-184.
  • Ugo Donati, Artisti ticinesi a Roma, Bellinzona 1942, 43, illustrazione, 74, numero 49.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 413-414.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 319-320.
  • Alessandro Zuccari, I pittori di Sisto V, Roma 1992, 89-94.
  • Maria Luisa Madonna, a cura di, Roma di Sisto V. Le arti e la cultura, Roma 1993, 54-55.
  • Laura Damiani Cabrini, scheda, in Laura Damiani Cabrini (a cura di), Seicento ritrovato. Presenze pittoriche "italiane" nella Lombardia Svizzera tra Cinquecento e Seicento, Milano 1996, 98.
  • A. Mario Redaelli, Origine e vicende della comunità civile e religiosa di Melide, in Mario Agliati, Giuseppina Ortelli Taroni, Mario Redaelli, Melide e Milì, Taverne 2003.
  • Eberhard Kasten, Fontana, Marsilio, ad vocem, in Saur. Allgemeines Künstler-Lexikon, 42, München-Leipzig, 2004, 173-174.
  • Giorgio Mollisi, I Pozzi di San Rocco, in Giorgio Mollisi (a cura di), Edizioni Ticino Management, anno 6, numero 26, Lugano 2005, 94-114.
  • Andrea Spiriti,Daniele Crespi: la conquista del classicismo, in Andrea Spiriti (a cura di), Daniele Crespi un grande pittore del Seicento lombardo, Cinisello Balsamo 2006.
  • Alessandro Morandotti, Milano profana nell'etä dei Borrmeo, Milano 2005, 139-140, nota 28.
  • Margherita Fratarcangeli, "Cosa è architetto". Domenico Fontana tra Melide, Roma e Napoli (1543-1607), atti del convegno dal 13 al 14 settembre 2007 all'Accademia di architettura di Mendrisio.
  • Giorgio Mollisi, La Parrocchiale di Melide. Un esempio di decorazione sistina nella chiesa dei Fontana, in Giorgio Mollisi (a cura di), Arte&Storia, Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, Edizioni Ticino Management, anno 8, numero 35, settembre-ottobre 2007, Lugano 2007, 54-65.
  • Laura Colombo, I Pozzi di Valsolda a villa Frisiani di Corbetta e altre questioni iconografiche e stilistiche del tardomanierismo, in Archivio storico lombardo, 2007.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 355-357.
  • Andrea Spiriti, Giorgio Mollisi, I Pozzi di Valsolda e gli Avogadro di Tradate. Una collaborazione tra Ticino e Lombardia (con una prima catalogazione delle opere), in Arte&Storia, anno 8, numero 43, aprile-giugno 2009, Edizioni Ticino Management S.A., Lugano 2009, 87-90.

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