Chiesa-oratorio di Santo Stefano al Colle

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Chiesa di Santo Stefano
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneTicino
LocalitàChiasso
IndirizzoVia Santo Stefano, 6832 Pedrinate
Coordinate45°49′49″N 9°00′13.64″E / 45.830279°N 9.003789°E45.830279; 9.003789
Religionecattolica
Diocesi Lugano
Stile architettonicoRomanico, tardo barocco
Inizio costruzionesecolo XIII
Completamentosecolo XVIII

La chiesa-oratorio di Santo Stefano al Colle[1] è un edificio religioso tardomedievale sorto su un insediamento romano a Pedrinate, nel comune di Chiasso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Pur essendo citato solo a partire dal 1545, l'oratorio fu costruito quasi con certezza prima del 1000. L'edificio, tuttavia, subì pesanti rimaneggiamenti nel corso dei secoli: l'abside è romanica, mentre il portico è del XVIII secolo, periodo al quale risale anche il campanile. Nel XX secolo fu restaurata due volte: la prima nel 1956, la seconda - durante la quale furono anche condotte ricerche archeologiche nel sito - fra il 1986 e il 1988. Negli interni spiccano un affresco quattrocentesco, decorazioni cinquecentesche e un sottotetto in cotto dello stesso periodo nella navata.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterni[modifica | modifica wikitesto]

La pianta dell'edificio è rettangolare. La facciata è a capanna.

Interni[modifica | modifica wikitesto]

La navata, coperta a capriate e dotata di sottotetto, ospita due affreschi quattrocenteschi (Madonna in trono e Santa Marta con la Confraternita della Buona Morte) e tre dipinti su tela ovali che raffigurano Cristo deposto (XVII secolo), San Giovanni Battista (primo Settecento), San Domenico di Guzmán e Immacolata Concezione (entrambi databili intorno al 1740).

L'altare ottocentesco, in marmo, ospita una pala d'altare tardosecentesca che rappresenta La Madonna del Rosario con i santi Domenico di Guzmán, Rosa da Lima e la corona dei Misteri, ai cui fianchi si trovano due figure di santi affrescate, San Lorenzo e Santo Stefano (anch'esse della fine del XVII secolo). Nel coro, che lo ospita, una balaustra lapidea cinquecentesca.

Da segnalare infine quattro opere custodite dalla sagrestia: un lavabo marmoreo in tardo stile barocco, le statue di San Lorenzo e Santo Stefano, opere entrambe realizzate nel 1875 da Pietro Bernasconi[2] e un ex voto del 1771, commissionato da un cacciatore forse a Francesco Antonio Silva.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 475-476.
  • Giuseppe Martinola, Inventario d'Arte del Mendrisiotto, I, Edizioni dello Stato, Bellinzona 1975, 429-432.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 371.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 468-469.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]