Cedrino

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Cedrino
Il Cedrino presso Orosei, poco prima della foce
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Sardegna
Province  Nuoro
ComuniOrgosolo, Oliena, Dorgali, Galtellì, Loculi, Irgoli, Onifai, Orosei
Lunghezza80 km
Bacino idrografico1 091 km²
Altitudine sorgente1 316 m s.l.m.
NasceMonte Fumai nel massiccio del Gennargentu
AffluentiRiu su Sologo, Riu de su Grumini, Riu Isalle, Riu de Santa Maria, Riu Vittoria, Riu Frummeneddu.
SfociaGolfo di Orosei
40°22′46.32″N 9°44′22.01″E / 40.379533°N 9.739447°E40.379533; 9.739447

Il Cedrino (in sardo Tzedrinu) è un fiume che scorre in provincia di Nuoro, in Sardegna centro orientale. Del fiume parla in vari romanzi Grazia Deledda tra i quali Canne al vento.

Secondo lo storico Vittorio Angius, il nome (Cedrus, Cedrinus, già citato da Tolomeo) deriverebbe dalla presenza rigogliosa già in epoca romana di piante di cedro.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Antica cartografia di Orosei (1845). Vi si nota il fiume Cedrino, nominato come Riu Mannu.

Il Cedrino era già conosciuto ai tempi di Claudio Tolomeo. Dal geografo alessandrino, infatti, il Cedrino è citato per la prima volta nel II secolo d.C., descrivendo la costa orientale della Sardegna. Egli ne indica l’esatta collocazione delle foci presso Orosei. Nel riportare il nome antico del fiume i vari codici lo indicano come Kaidrios, Kaìdros, Kédriou, Kédrios ma secondo Attilio Mastino sarebbe da correggere in Kedrìnu .[2]

Il nome antico del corso d’acqua lascerebbe immaginare una vallata caratterizzata da un ambiente molto diverso da quello attuale, con intense coltivazioni di agrumi, in particolare di cedri. L'ambiente odierno sarebbe coerente con le caratteristiche geo-pedologiche della bassa valle alluvionale che precede la foce; ancora oggi sono relativamente diffuse le colture arboree, in particolare gli agrumeti, con varietà peculiari di queste aree come quella che viene chiamata localmente Pompìa (del genere Citrus), esempio di cultura che col tempo si è inselvatichita e recuperata successivamente.

Questo legame con i Cedri, non a caso, è legato anche ai nomi con cui, in passato il fiume era noto alla popolazione.

Prima degli arginamenti eseguiti a inizio Novecento, la piana era un grande delta - parzialmente paludoso - nel quale il fiume si versava al mare diviso in due rami: uno, coicidente grossomodo al letto attuale, noto come "Riu Mannu" ovvero "Fiume Grande", e un altro che costeggiava a nordovest il colle di Santa Lucia e veniva chiamato "Baddaranza" ovvero "Cedro".

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il Cedrino nasce alle pendici del monte Fumai (1316 m s.l.m.) e del monte Novo San Giovanni, nel massiccio del Gennargentu, nei pressi del Supramonte di Orgosolo dove è conosciuto come rio Boloriga.

Dopo un percorso tortuoso di 80 km sfocia nel mar Tirreno all'altezza di Orosei con una foce ad estuario chiusa nei periodi di secca da un sabbioso cordone litorale che forma nell'area retrostante una zona paludosa particolarmente ricca di fauna. È il quinto fiume più lungo della Sardegna ed è particolarmente ricco di acque.[3]

Lago del Cedrino[modifica | modifica wikitesto]

Il lago del Cedrino

Nel passato le sue piene costituivano preoccupazione e pericolo fino a quando nel 1964 non sono iniziati i lavori per la costruzione di una diga in località Pedra 'e Othoni nei pressi di Dorgali, alle falde dei monti Tului e Bardia, creando un bacino artificiale, di circa 0,95 km², utilizzato anche per l'irrigazione: il lago del Cedrino.[4]

Sopra il lago passa il Ponte di Iriai.

Affluenti[modifica | modifica wikitesto]

I suoi principali affluenti sono:

  • Riu su Sologo (da sinistra)
  • Riu de su Grumini (da sinistra)
  • Riu Isalle (da sinistra)
  • Riu Santa Maria (da sinistra)
  • Riu Vittoria (da sinistra)
  • Riu Frummeneddu (da destra)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vittorio Angius, Città e Paesi della Sardegna dell'Ottocento (PDF). URL consultato il 16 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ L'Africa Romana (PDF), su core.ac.uk.
  3. ^ Vedi pagina 553 (547) del volume 2 La grande enciclopedia della Sardegna; PDF in bibliografia
  4. ^ Immagine valle del Cedrino, su sardegnadigitallibrary.it. URL consultato il 13 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. MASTINO, Il Cedrino tra passato e presente, in Cedrino fra conservazione e sviluppo, Atti del Convegno (Galtellì, 30 aprile 1992), Nuoro 1992, p. 19;
  • A. MASTINO , Le strade romane in Sardegna, in Storia della Sardegna antica, p. 347.
  • Francesco Floris (a cura di), progetto e consulenza editoriale: Manlio Brigaglia, La Grande Enciclopedia della Sardegna, Volume 2. Edizione speciale e aggiornata per La Nuova Sardegna, Editoriale La Nuova Sardegna S.p.A., 2007. PDF: [1]

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