Castelcanafurone

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Castelcanafurone
frazione
Castelcanafurone – Veduta
Castelcanafurone – Veduta
Castelcanafurone con, alle sue spalle, il Gratra
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Piacenza
Comune Ferriere (Italia)
Territorio
Coordinate44°40′34″N 9°24′41″E / 44.676111°N 9.411389°E44.676111; 9.411389 (Castelcanafurone)
Altitudine837 m s.l.m.
Abitanti~20 (2016)
Altre informazioni
Cod. postale29024
Prefisso0523
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelcanafurone
Castelcanafurone

Castelcanafurone è una frazione del comune di Ferriere, in provincia di Piacenza. La frazione è composta da tre centri abitati: Lovetti, Canafurone e Marchi.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Veduta di Castelcanafurone

Castelcanafurone si trova in val d'Aveto[1], nell'Appennino ligure a 837 m s.l.m., sul versante sud del monte Liscaro[2]. Nei pressi della frazione scorre il Rio Grande, affluente di destra dell'Aveto[3].

Ad ovest della frazione si trova la rupe del Groppone dell'Orso, conosciuto anche come Gratra[2], sulla quale è posta una pineta ed il santuario del castello del Gratra[4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1257, sulla rupe del Gratra, viene edificato un castello, chiamato castello di Pescremona, di proprietà in seguito, della famiglia Balbi[5]. Fino al cinquecento il castello è il centro amministrativo principale della zona della media val d'Aveto[6]. Nel XVI secolo si assiste al crollo del castello, i cui resti saranno riutilizzati per la costruzione della chiesa parrocchiale[5].

Con la creazione dei comuni in seguito alle riforme napoleoniche Castelcanafurone, così come le vicine Curletti e Brugneto, entra a far parte del comune di San Giovanni[1] che, in seguito, aggregato con il comune di Borgo San Bernardino, sarebbe diventato il comune di Bettola.

Attorno al 1830 Castelcanafurone conta 172 abitanti[7].

Nel 1853 insieme alle frazioni di Ciregna, Solaro, Brugneto, Curletti e Grondone viene distaccato dal comune di San Giovanni e aggregato al comune di Ferriere[8].

Fino al 1864 la chiesa arcipretale di Castelcanafurone estendeva la sua giurisdizione anche sulla chiesa della vicina frazione di Curletti[2].

Negli anni '30 del novecento gli abitanti sono saliti a 233[2].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di S. Maria Assunta: costruita alla fine del XIX secolo e consacrata nel 1913, sulla preesistente chiesa parrocchiale le cui origini risalgono almeno al seicento, presenta una facciata in pietra a vista con un unico portale di accesso. Sul lato destro della costruzione è presente il campanile su tre ordini, anch'esso in pietra a vista[9].
  • Santuario di S. Maria del Castello del Gratra, costruita a partire dal XIII secolo sulla rupe del Gratra, sui resti del castello, di cui rimangono sono visibili alcune tracce dei muri perimetrali[5]. Della costruzione originale rimane il corpo absidale, in stile romanico, mentre altre parti dell'edificio sono state successivamente rimaneggiate. All'interno sono conservati degli affreschi opera del pittore Lazzaro Cucherla, risalenti al 1522. La chiesa è stata abbandonata a partire dal 1915, per, poi, venire ristrutturata a partire dal 1972 grazie all'impegno di don Aldo Castagnoli[10].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è posta lungo la strada provinciale 50 del Mercatello che permette il collegamento, tramite l'omonimo passo, con la val Nure, dove è posto il capoluogo comunale, e con il fondovalle del Trebbia a Marsaglia di Corte Brugnatella.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Zuccagni-Orlandini, pp.347-349.
  2. ^ a b c d Boreri, p.34.
  3. ^ Boreri, p.5.
  4. ^ Il bosco della Gratra, su valdaveto.blogspot.com, 2 luglio 2009. URL consultato il 26 agosto 2019.
  5. ^ a b c I castelli (PDF), su spazioinwind.libero.it. URL consultato il 26 agosto 2019.
  6. ^ Marco Gallione, Caminà di Casale Brugneto, su altavaltrebbia.net, 10 ottobre 2012. URL consultato il 26 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2019).
  7. ^ Molossi, p.69.
  8. ^ Storia, su ferriere.altervista.org. URL consultato il 17 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2008).
  9. ^ Chiesa di Santa Maria Assunta <Castelcanafurone, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 agosto 2019.
  10. ^ Oratorio della Beata Maria Vergine <Castelcanafurone, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 agosto 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Boreri, Le bellezze dei monti di Ferriere, Piacenza, Tipografia Editoriale Porta, 1939.
  • Carlo Cipolla e Giulio Buzzi, Codice Diplomatico del Monastero di S. Colombano di Bobbio fino all'anno MCCVIII, in Fonti per la Storia d'Italia, I, II, III, Roma, Tipografia del Senato, 1918.
  • Andrea Castagnetti, Michele Luzzati, Gianfranco Pasquali e Augusto Vasina, S. Colombano di Bobbio, in Inventari altomedievali di terre, coloni e redditi in Fonti per la storia d'Italia, n. 104, Roma, 1979, pp. 119-192. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  • Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
  • Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole corredata di un atlante di mappe geografiche e topografiche e di altre tavole illustrative - Parte VI, Firenze, 1839.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Emilia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Emilia