Casimiro Perifano

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Autografo di Casimiro Perifano del 1834 su un manoscritto del XVII secolo di Pietro Nores conservato nella Biblioteca comunale di Foggia[1]

Casimiro Perìfano (Foggia, 18 settembre 1800Napoli, 1867[2]) è stato uno scrittore, poeta e bibliotecario italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Antonio Perifano, esule greco originario di Corfù, e di Carmela Spano da Lucera, fece i suoi primi studi nelle scuole del seminario di Troia. Successivamente a Napoli, dove studiò diritto, entrò in contatto con il poeta e patriota Gabriele Rossetti, di cui diventò allievo.[3] Ritornato a Foggia si dedicò attivamente allo studio delle scienze naturali, della storia e della letteratura; seguendo questi interessi pubblicò, oltre ai suoi volumi, le prime riviste periodiche della provincia: il Giornale Fisico Agrario (1830) e, in seguito, il Poligrafo della Capitanata - Giornale di scienze lettere e arte (dal 1833 al 1835). Anche il Giornale degli Atti della società economica di Capitanata contò di articoli con la sua firma. Grazie alla sua vasta cultura ebbe diversi incarichi e riconoscimenti, in particolare venne nominato fra i soci dell'Accademia Peloritana. Nel 1833[4] gli venne affidata la direzione della Biblioteca comunale di Foggia, istituita il 30 maggio[5] e ubicata con il suo iniziale patrimonio di circa 2000 libri nel Municipio (odierno Museo Civico di Foggia). Successivamente coprì il ruolo di Segretario della Camera di Commercio.

In seguito all'infuocato clima politico, nel 1848 il poligrafo è costretto a lasciare la sua città natale per rifugiarsi nella capitale del regno borbonico. Egli ebbe comunque modo di proseguire la sua produzione letteraria e, osservando il luogo di pubblicazione delle sue ultime opere, si può dedurre che ebbe l'opportunità di ritornare a Foggia. Ferdinando Villani scrisse che egli sarebbe morto poco dopo l'esilio per apoplessia fulminea; ciò entra in contrasto con la data della sua ultima pubblicazione attestata al 1867.[2]

Pensiero[modifica | modifica wikitesto]

Molti esuli greci nella metà del XVIII secolo sbarcano nel Sud dell'Italia a seguito della conquista da parte dell'impero ottomano della penisola balcanica.[6] Fra questi ci fu la famiglia di Perifano, ed egli seppe assorbire i sentimenti patriottici che gli ellenici portavano con essi. Questa base portò dunque a manifestare ideali unitaristi e indipendentisti condividendo la lotta dei patrioti risorgimentali che si batterono per l’Unità d’Italia e, di conseguenza, contro il potere dei Borbone. Questi e il Papa, specialmente a seguito dei moti del 1820, ostacolarono l’indipendenza della Grecia condannando chi si dimostrava simpatizzante con diverse pene. Il poeta foggiano, infatti, fu costretto ad allontanarsi da Foggia ed in seguito nel 1850 gli venne negata l'opportunità di fondare una propria scuola date le sue note correnti di pensiero.[7]

I suoi fini, osservando la produzione letteraria, sono prevalentemente divulgativi e orientati all'istruzione, in particolare, di quella dei più giovani che si presentano spesso come il pubblico a cui sono rivolti i suoi scritti. È attestato che egli impartisse lezioni private ancor prima del suo trasferimento forzato a Napoli.[8] Oltre al patriottismo di stampo risorgimentale e agli intenti educativi è possibile notare l'interesse verso la società e la politica del territorio d'appartenenza. Egli nelle sue opere sottolinea le potenzialità della Capitanata ma ne critica il mancato sviluppo dovuto all'indolenza dei suoi abitanti.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Diomede in Puglia poema di Casimiro Perifano colle note storiche-filologiche (1823)
  • Cenni storici su la origine della città di Foggia, con la narrativa della portentosa invenzione ed apparizione di Maria Santissima della Icona-Vetere, augusta padrona della città (1831)
  • L'Incoronata di Puglia. Narrazione miracolosa scritta a richiesta di un divoto (1834)
  • A sua maestà Ferdinando II. Per la gala dei 30 maggio 1835 (1835)
  • Per pane agli orfanelli della mia patria dopo il colera. Discorso popolare in morte del sacerdote D. Antonio Silvestre (1837)
  • Elementi di storia naturale. Per uso delle scuole (1838)
  • Un Seminario in Foggia, capitale della Capitanata (1843)
  • Guida alla educazione intellettuale dei fanciulli, ovvero Arte d’insegnare la grammatica ai fanciulli ed ai giovani mercè la esperienza dei proprii sensi e mercè brevi e semplici spiegazioni degl’istruttori (1847)
  • Elementi di cosmografia e geografia (1850)
  • Sunto della storia di Foggia la città e della Icona Vetere, di M.a SS.ma venerata in Foggia sotto il titolo di Maria dei Sette Veli (1864)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Manus online - Foggia, Biblioteca provinciale "La Magna Capitana", Manoscritti, ms. 56 (sbn.it)
  2. ^ a b Casimiro Perìfano, su lamagnacapitana.it. URL consultato il 1º settembre 2021.
  3. ^ Ferdinando Villani, La Nuova Arpi, Salerno, Premiato Stab. Tipografico Migliaccio, 1876.
  4. ^ Questa data è anticipata al 1832 secondo Lidia Ferretti Pepe in Alla ricerca delle origini. Storia di Foggia e non solo, Foggia, Palmisano, 2015
  5. ^ Casimiro Perifano, Pubblica Biblioteca in Foggia, in Poligrafo della Capitanata, 1834.
  6. ^ Giuseppe Clemente, I greci di Capitanata dalla fine del 1700 al 1830 (PDF), in 7º Convegno Nazionale sulla Preistoria - Protostoria - Storia della Daunia, Tomo primo, 15 dicembre 1985.
  7. ^ Gianfranco Piemontese, La memoria del Risorgimento tra lapidi e monumenti (PDF), in Unità e dintorni. Foggia e la Capitanata dal 1848 al 1870, n. 11, Foggia, Fondazione Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci, marzo 2012.
  8. ^ Benedetto Biagi, Casimiro Perifano, in Profili di scienziati : in appendice: la reale societa economica di Capitanata; la specola meteoro-sismica Vincenzo Nigri, collana Raccolta di studi foggiani, Foggia, 1930.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ferdinando Villani, La nuova Arpi, Salerno, Migliaccio, 1876
  • Carlo Villani, Scrittori ed artisti pugliesi antichi, moderni e contemporanei, Trani, Vecchi, 1904
  • Benedetto Biagi, Profili di scienziati: in appendice: la reale societa economica di Capitanata; la specola meteoro-sismica Vincenzo Nigri, Foggia, Frattarolo, 1930
  • Teresa Maria Rauzino, I Perìfano, da Corfù a Foggia a battersi per l'Unità d'Italia, in Corriere del Mezzogiorno, Bari, 26 febbraio 2004
  • Quagliarelli Antonio, Il poema di Casimiro Perifano: Diomede in Puglia, in Puglia mitica, a cura di Francesco De Martino, Bari, Levante, 2012
  • Renzo Infante, La Madonna velata di Foggia: storia, leggenda e devozione di un culto singolare, Foggia, Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, 2019

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN89347361 · ISNI (EN0000 0000 6165 8587 · SBN BVEV015630 · BAV 495/240436 · WorldCat Identities (ENviaf-89347361