Carlo Vincenzo Maria Ferrero Thaon

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Carlo Vincenzo Maria Ferrero Thaon, O.P.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Ferrero in un ritratto conservato nel Palazzo vescovile di Mondovì
 
Incarichi ricoperti
 
Nato11 aprile 1682 a Nizza
Ordinato presbitero15 marzo 1705
Nominato vescovo30 luglio 1727 da papa Benedetto XIII
Consacrato vescovo4 agosto 1727 da papa Benedetto XIII
Creato cardinale23 dicembre 1729 da papa Benedetto XIII
Deceduto9 dicembre 1742 (60 anni) a Vercelli
 

Carlo Vincenzo Maria Ferrero Thaon (Nizza, 11 aprile 1682Vercelli, 9 dicembre 1742) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano.

La famiglia: da Mondovì a Nizza[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Vincenzo Maria Ferrero Thaon nacque a Nizza l'11 aprile 1682, dal ramo nizzardo d'una famiglia del patriziato di Mondovì. Leandro I Ferrero si era trasferito da Mondovì a Nizza alla fine del Cinquecento, divenendo membro del Senato di Nizza. Suo figlio Carlo ne aveva seguito le orme, divenendo senatore nel 1625 e presidente nel 1641. Dalla moglie Ludovica Vivalda, sposata nel 1606, Carlo ebbe cinque figli, tre dei quali entrarono nella feudalità dando origine a tre linee diverse dei Ferrero:

1) Leandro II Ferrero, prefetto sabaudo di Barcellonette, acquistò il feudo di Sauze, dando così origine alla linea dei Ferrero di Sauze; questa linea restò a Nizza.

2) Girolamo Marcello Ferrero (1619-1695), fece ritorno a Mondovì, acquistando nel 1659 il feudo di Roasio e dando origine alla linea dei Ferrero di Roasio (suo nipote fu il marchese Carlo Vincenzo Ferrero d'Ormea, 1680-1745)

3) Giovan Battista Ferrero (1640-1726) passò al servizio di Luigi XIV che lo creò marchese di Saint Laurent e lo nominò cavaliere dell'Ordine di san Luigi (si firmava St.Laurent de Ferrero).

Da Leandro II e dalla moglie Anna Caterina Làscaris di Ventimiglia nacque Bartolomeo Ferrero di Sauze, che sposò Caterina Thaon. Da questo matrimonio nacquero Carlo Francesco (1680-1745), sindaco di Nizza negli anni Venti del Settecento, e Carlo Vincenzo. Sia Carlo Francesco sia Carlo Vincenzo si firmavano Ferrero Thaon di Sauze.

Destinato, in quanto cadetto, alla carriera ecclesiastica, Carlo Vincenzo entrò nell'ordine domenicano il 15 maggio 1705.

La formazione[modifica | modifica wikitesto]

Ordinato sacerdote nel 1705, studiò a Genova insegnando poi nei principali conventi domenicani della Provincia di Lombardia, in particolare a Genova, dove si fermò due anni come «lettore primario». Laureatosi in teologia, nel 1723 ottenne il grado di «maestro». Grazie agli uffici del cugino Carlo Vincenzo Ferrero d'Ormea, Generale delle Finanze di Vittorio Amedeo II dal 1717, Carlo Vincenzo Ferrero fu nominato docente di teologia scolastica all'Università di Torino, dove insegnò per quattro anni, sino al 1727.

La carriera[modifica | modifica wikitesto]

Fra 1724 e 1730 Carlo Vincenzo Ferrero d'Ormea fu incaricato di importanti missioni a Roma presso papa Benedetto XIII per riportare alla normalità i rapporti fra lo Stato Sabaudo e lo Stato della Chiesa. La stipula del concordato del 1727 permise la nomina di nuovi vescovi alle sedi da tempo vacanti. Il marchese d'Ormea ottenne da Vittorio Amedeo II la nomina di Carlo Vincenzo alla Diocesi di Alessandria il 30 luglio 1727. Il papa, inoltre, concesse al re di Sardegna la nomina di un cardinale di corona. Dopo diverse esitazioni, la scelta del re cadde su mons. Carlo Vincenzo, che il 6 luglio 1729 venne proclamato cardinale. Dal dicembre 1729 al dicembre 1730 Ferrero si trattenne a Roma, prima per ricevere la berretta da Benedetto XIII, il 22 dicembre 1729, e poi per partecipare al conclave successivo alla morte di questi. Nel frattempo il 23 dicembre di quello stesso 1729 fu trasferito alla Diocesi di Vercelli. Morì a Vercelli il 9 dicembre 1742 all'età di 60 anni, venendo sepolto nella cattedrale cittadina.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Cozzo, Una porpora «a lustro della real corona». Carlo Vincenzo Maria Ferrero (1682-1742) primo cardinale di corona della monarchia sabauda, in Nobiltà e Stato in Piemonte. I Ferrero d'Ormea, atti del convegno (Torino-Mondovì, 3-5 ottobre 2001), a cura di Andrea Merlotti, Torino, Zamorani, 2003pp. 285–320.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Alessandria Successore
Francesco Giuseppe Arborio di Gattinara, B. 30 luglio 1727 - 23 dicembre 1729 Gian Mercurino Antonio Gattinara, B.
Predecessore Vescovo di Vercelli Successore
Gerolamo Francesco Malpasciuto 12 luglio 1729 - 9 dicembre 1742 Gian Pietro Solaro
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Via Successore
Francesco Antonio Finy 23 dicembre 1729 - 9 dicembre 1742 Giuseppe Pozzobonelli
Controllo di autoritàVIAF (EN267920569 · ISNI (EN0000 0003 8328 2527 · SBN TO0V417541 · CERL cnp01277835 · GND (DE142969974 · WorldCat Identities (ENviaf-267920569