Promosso capitano di corvetta nel 1891, fu capitano di fregata nel 1897, e capitano di vascello nel 1902.[1] Con quel grado nel 1903 fu nominato Capo di stato maggiore del Comando militare marittimo di Taranto. Comandò a lungo la nave da battaglia Sicilia. Divenuto contrammiraglio nel maggio 1906, tra quell'anno e il 1908 fu Presidente della Commissione permanente per gli esperimenti del materiale di guerra.[1] Nel 1909 assunse la direzione dell'arsenale di Napoli, e promosso viceammiraglio il 1 agosto 1911,[4] il comando militare marittimo de La Maddalena.[2] Allo scoppio della guerra italo-turca, il 21 settembre quell'anno, fu nominato Capo di stato maggiore della Regia Marina, sostituendo il parigrado Giovanni Bettolo, ed avendo come sottocapo il contrammiraglio Emanuele Cutinelli Rendina.[5] Capace organizzatore, in una riunione congiunta con il Capo di stato maggiore del Regio Esercito, generaleAlberto Pollio, tenutasi il 9 novembre 1911, quest'ultimo gli chiese di attuare un attacco contro le isole del Dodecanneso al fine di conquistarle e esercitare una pressione diretta contro il territorio nazionale del nemico.[6] Nei mesi successivi Pollio continuò ad esercitare forti pressioni per l'attuazione dell'attacco, mentre egli manifestava forti perplessità sulla sua attuazione e alla difficoltà dovute alla complessa logistica.[6] L'attacco contro le isole del Dodecanneso fu autorizzato il 22 aprile, e affidato alla 6ª Divisione speciale "Egeo" al comando del generale Giovanni Ameglio per la parte terrestre, supportate dalle unità navali del viceammiraglio Marcello Amero d'Aste Stella.[7]
Lasciò l'incarico di Capo di stato maggiore dietro sua domanda il 1 aprile 1913 quando fu sostituito dal contrammiraglio Paolo Thaon de Revel. Si spense ad Arona il 16 settembre 1935.
Paolo Alberini e Franco Prosperini, Uomini della Marina, 1861-1946, Roma, Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina Militare, 2015, ISBN978-88-98485-95-6.
Mariano Gabriele, La Marina nella guerra italo-turca, Roma, Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina Militare, 1998.
Gino Galuppini, Lo Stato Maggiore della Marina, in Storie di una Marina che non c'è più, Vol. II, Roma, Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina Militare, 2003.
Periodici
Il comando supremo, in Lega Navale Mare Nostrum, n. 1, Roma, Lega Navale Italiana, gennaio 1908.