Caninemys

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Caninemys
Fotografie e diagramma del cranio di C. tridentata
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Testudines
Sottordine Pleurodira
Famiglia Podocnemididae
Genere Caninemys
Meylan et al, 2009 
Nomenclatura binomiale
† Caninemys tridentata
Meylan et al., 2009

Caninemys (il cui nome significa "tartaruga canina") è un genere estinto di tartaruga d'acqua dolce di grandi dimensioni, appartenente alla famiglia Podocnemididae. I suoi fossili sono stati ritrovati in Brasile[1] e Colombia[2], in rocce risalenti al Miocene medio-superiore (Serravalliano–Messiniano).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Cranio di Caninemys

Il cranio di Caninemys è robusto e di forma grossolanamente triangolare, con una premascella spessa e massiccia. Gli occhi sono orientati dorsalmente, leggermente rivolti verso l'alto. Non sono presenti ossa nasali come in altri membri di Pelomedusoides. Invece, i prefrontali costituiscono la maggior parte della porzione anteriore del cranio, compresa l'area appena sopra le narici. I prefrontali si estendono oltre la mascella, conferendole un aspetto un po' tozzo. I prefrontali, frontali e parietali accoppiati entrano tutti in contatto con il rispettivo secondo osso sulla linea mediana. I frontali mancano del solco caratteristico di Podocnemis. Le squame sono conservate sul tetto del cranio, specialmente sui parietali. Sulla base di ciò, Caninemys aveva squame interparietali triangolari, simili alle moderne specie di Podocnemis. I premascellari sono accoppiati, ma costituiscono solo una piccola porzione delle mascelle appena sotto le narici. La superficie triturante (macinante) di Caninemys è notevolmente più complessa rispetto ai podocnemididi moderni, con una cresta labiale affilata che forma un piccolo, ma distinto processo simile a un dente al contatto della linea mediana della premascella. La premascella forma anche una grande rientranza per ospitare la mandibola uncinata, come si osserva nella moderna tartaruga alligatore. Le mascelle di Caninemys sono notevolmente ingrandite e conferiscono all'animale un aspetto superficialmente "simile a un bulldog". La mascella si distingue anche per i grandi processi simili a denti, formati dalla cresta labiale e che fiancheggiano la premascella su entrambi i lati. Questi processi, che somigliano superficialmente ai canini dei mammiferi, sono molto evidenti quando il cranio è visto frontalmente. Questi due processi, insieme al processo premascellare, spiegano la condizione tridentata che dà a Caninemys tridentata il suo nome specifico. Anche senza questi processi la cresta labiale è molto pronunciata, essendo spessa ed estesa verso il basso di 2 centimetri in un bordo appiattito. La cresta si curva verso l'alto vicino alla mascella, creando una tacca a forma di U. Tuttavia, Caninemys non possiede un palato secondario come Bairdemys, Stereogenys e Shweboemys.[1]

La mandibola LACM 141498 potrebbe rappresentare lo stesso taxon dell'olotipo di Caninemys. La mandibola possiede un pronunciato uncino sinfisario, simile a quelli osservate nelle tartarughe alligatori e nelle tartarughe muschiate. Sebbene la mascella sia leggermente troppo grande per appartenere allo stesso identico esemplare dell'olotipo, le mascelle si allineano. Sebbene non vi sia un legame diretto tra i due fossili, corrispondono abbastanza da suggerire che appartengano almeno a taxa strettamente correlati, se non alla stessa specie. Ciò farebbe pensare che Caninemys, oltre ad avere una mascella pronunciata, avesse anche una mandibola robusta e uncinata. Questa combinazione di caratteristiche portò Meylan et al. a considerare Caninemys come una "tartaruga azzannatrice pleurodira".[1]

Sulla base del rapporto testa-carapace delle specie podocnemididi esistenti (incluso Podocnemis expansa), Caninemys era probabilmente molto più piccolo di Stupendemys, raggiungendo una lunghezza stimata da 1,2 a 1,5 metri.[1]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Caninemys mostra molteplici caratteri morfologici che lo identificano chiaramente come un pleurodire pelomedusoide, in particolare un podocnemidide. L'albero filogenetico sottostante si basa sull'analisi inizialmente condotta nel 2009.[1]

Chelidae

Araripemys

Pelomedusidae

Euraxemys

Bothremydidae

Hamadachelys

Bauruemys

"Roxochelys"

Podocnemis vogli

Podocnemis erythrocephala

Podocnemis sextuberculata

Podocnemis expansa

Podocnemis lewyana

Podocnemis unifilis

Caninemys tridentata

Dacquemys

Erymnochelys

Peltocephalus

Neochelys

Shweboemys

Stereogenys

Il seguente albero filogenetico è una versione semplificata di quello recuperato da Cadena et al. (2021), recuperando Stupendemys e Caninemys come membri di due rami separati all'interno di Podocnimididae. Il punteggio di questo albero è stato notevolmente migliorato grazie alla scoperta di resti aggiuntivi per entrambi i taxa. Mentre Stupendemys viene raggruppata in un clade con la moderna tartaruga testa grossa del Rio delle Amazzoni, si è scoperto che il parente vivente più stretto di Caninemys è la tartaruga testa grossa del Madagascar.[2]


Podocnemidoidae 

Brasilemys josai

Hamadachelys escuilliei

Portezueloemys patagonicus

Bauremys elegans

Cambaremys langertoni

Peiropemys mezzalirai

Lapparentemys vilavilensis

Pricemys caiera

Podocnemididae 

Cerrejonemys wayuunaiki

Podocnemis vogli

Podocnemis erythrocephala

Podocnemis sextuberculata

Podocnemis bassleri

Podocnemis expansa

Podocnemis lewyana

Podocnemis unifilis

Caninemys tridentata

Neochelys arenarum

Neochelys franzeni

Erymnochelys madagascariensis

Kenyemys williamsi

Papoulemys laurenti

Neochelys fajumensis

Carbonemys cofrinii

Turkanemys pattersoni

Dacquemys paleomorpha

UCMP-42008

Peltocephalus dumerilianus

Stupendemys geographica

Mogharemys blackenhorni

Cordichelys antiqua

Latentemys plowdeni

Bairdemys healeyorum

Brontochelys gaffneyi

Lemurchelys diasphax

Shweboemys pilgrimi

Stereogenys cromeri

Piramys auffenbergi

Bairdemys spp.

Storia della scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Scheletro di Stupendemys esposto all'American Museum of Natural History, che utilizza il cranio di Caninemys

L'esemplare tipo di Caninemys, un cranio ben conservato (DNPM-MCT 1496-R), è stato trovato nel 1962 nello stato di Acre, in Brasile, da Llewellyn Ivor Price. Originariamente menzionato da Lapparent de Broin (1993) insieme a diversi frammenti di carapace simili a quelli di Stupendemys, si concluse che i dati non erano sufficienti per riferire il cranio al massiccio podocnemide, soprattutto alla luce di altri resti di tartarughe di dimensioni simili dal Miocene sudamericano. Nel 2009, Meylan, Gaffney e De Almeida Campos descrissero Caninemys sulla base del cranio DNPM-MCT 1496-R, esclusi i frammenti di carapace citati da de Broin per la possibilità di una combinazione chimerica. Meylan et al., inoltre, ritennero molto probabile che l'esemplare LACM 141498, una mandibola, appartenesse allo stesso taxon. Sia il cranio olotipo che la menzionata mandibola furono usati come base per la ricostruzione del cranio dello scheletro di Stupendemys esposto all'American Museum of Natural History. Tuttavia, affinché i resti dell'enorme Stupendemys corrispondessero al materiale del cranio di Caninemys, quest'ultimo dovette essere ridimensionato fino al doppio delle sue dimensioni originali.[1]

Nel 2020, Cadena e colleghi descrissero nuovi esemplari di Stupendemys geographica, nel processo sinonimizzando sia S. souzai che Caninemys all'interno del genere Stupendemys sulla base della mandibola trovata nella stessa area dei fossili di Stupendemys.[3] Tuttavia, successivi ritrovamenti di nuovi esemplari di Caninemys (carapaci e crani) così come il ritrovamento di un cranio definitivamente appartenente a Stupendemys, aiutarono a ristabilire Caninemys come un genere valido. Il nuovo materiale è stato scoperto nella formazione colombiana La Victoria nel deserto del Tatacoa.[2]

Caninemys prende il nome dalla forma del cranio simile a quello di un bulldog, con i processi mascellari che si trovano nel taxon che rispecchiano la posizione dei canini nei mammiferi. Il nome specifico, tridentata, deriva dall'aspetto tridentato ("tre denti") del cranio, facilmente osservabile in vista frontale.[1]

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

I tre processi simili a denti di Caninemys sono simili a quelli osservati nell'odierna tartaruga del fango (Claudius angustatus), un membro di un gruppo noto per utilizzare un apparato ioide specializzato per catturare prede agili tramite la suzione. Un tale stile di predazione in combinazione con le massicce mascelle e processi simili a denti, suggerisce che Caninemys fosse una tartaruga predatrice con uno stile di vita simile a quello delle tartarughe azzannatrici, nutrendosi rispettivamente di pesci, piccoli coccodrilli e serpenti.[1] Questa ipotesi è stata poi contestata da Cadena e colleghi nel 2020, i quali hanno invece proposto che Caninemys (da loro trattato come sinonimo di Stupendemys) avesse una dieta molto più ampia non limitata esclusivamente a piccoli vertebrati.[3] Tuttavia, nel loro documento follow-up del 2021, Cadena e colleghi hanno dedotto ancora una volta un'alimentazione più carnivora per Caninemys, riproponendo la teoria che utilizzasse una caccia per suzione, in opposizione a Stupendemys che, sulla base del nuovo cranio scoperto, aveva una dieta più onnivora/durofaga, sostenendo che queste differenze dietetiche potrebbero spiegare la coesistenza di due tartarughe di grandi dimensioni all'interno degli stessi ecosistemi.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h P. A. Meylan, E. S. Gaffney e J. D. Campos, Caninemys, A New Side-Necked Turtle (Pelomedusoides: Podocnemididae) from The Miocene of Brazil. (American Museum novitates, no. 3639), in American Museum Novitates, 2009, DOI:10.1206/608.1.
  2. ^ a b c d E.A. Cadena, A. Link, S.B. Cooke, L.K. Stroik, A.F. Vanegas e M. Tallman, New insights on the anatomy and ontogeny of the largest extinct freshwater turtles, in Heliyon, vol. 7, n. 12, 2021, DOI:10.1016/j.heliyon.2021.e08591.
  3. ^ a b E.-A. Cadena, T.M. Scheyer, J.D. Carrillo-Briceño, R. Sánchez, O.A. Aguilera-Socorro, A. Vanegas, M. Pardo, D.M. Hansen e M.R. Sánchez-Villagra, The anatomy, paleobiology, and evolutionary relationships of the largest extinct side-necked turtle, in Science Advances, vol. 6, n. 7, 12 febbraio 2020, pp. eaay4593, DOI:10.1126/sciadv.aay4593, PMC 7015691, PMID 32095528.

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