American Museum of Natural History
American Museum of Natural History | |
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Ingresso dell'American Museum of Natural History | |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | ![]() |
Indirizzo | Upper West Side di Manhattan, sulla Central Park West |
Caratteristiche | |
Tipo | storia naturale |
Apertura | 1869 |
Direttore | Ellen V. Futter |
Visitatori | 5 000 000 |
Sito web | |
Coordinate: 40°46′50″N 73°58′29″W / 40.780556°N 73.974722°W
L'American Museum of Natural History (in italiano: Museo americano di storia naturale) è uno dei principali musei di New York.
Situato nell'Upper West Side di Manhattan, sulla Central Park West, fra la 79a Strada e il Central Park, forte di un personale impiegato di oltre 1.200 unità, una particolare formula di sostegno articolato su grandi e piccoli sponsor, può sicuramente annoverarsi fra i maggiori musei di storia naturale del mondo.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Fu fondato nel 1869, all'inizio della presidenza di Ulysses S. Grant, . Alcuni anni dopo, nel 1874 ebbe inizio l'edificazione dello stabile che ancor oggi occupa gran parte di Manhattan Square. L'originale struttura neogotica ideata fra il 1874 e il 1877 dagli architetti Calvert Vaux e Jacob Wrey Mould - che collaborarono con Frederick Law Olmsted nella strutturazione del Central Park - lasciò in effetti poi il posto ad uno stile classico, grazie all'intervento di J. Cleaveland Cady, che fu influenzato dall'opera di Henry Hobson Richardson.
Il Museo[modifica | modifica wikitesto]
L'accesso trionfale in stile classico che dà sull'arteria Central Park West, completato da John Russell Pope nel 1936, è costituito da un monumento in stile architettonico Beaux-Arts (tardo neoclassico di scuola francese) dedicato a Teddy Roosevelt. Conduce a una vasta basilica romana dove spicca immediatamente tra la mole monumentale lo scheletro di una madre di Barosaurus in atto di difendere il piccolo da un allosauro. Il museo è famoso per le sue ricostruzioni di habitat di mammiferi africani, asiatici e nordamericani, per il modello in grandezza naturale di una balenottera azzurra che pende dal soffitto della sala degli oceani (riaperta nel 2003), per la canoa da guerra Haida dipinta e intagliata nel legno lunga 62 piedi (18,89 m) proveniente dal Nordovest del Pacifico, e per la "Stella dell'India", il più grande zaffiro blu esistente. Il percorso di tutto un piano è dedicato all'evoluzione dei vertebrati, inclusa quella dei famosissimi dinosauri.
Notevoli anche le collezioni museali di antropologia: le sale con collezioni sui popoli asiatici e gli abitanti del Pacifico, sull'uomo dell'Africa, sui nativi americani, le collezioni del Messico e dell'America centrale.
Tra i nomi più famosi associati alla AMNH vi sono quello del paleontologo e geologo Henry Fairfield Osborn, che fu presidente della fondazione per diversi anni; il cacciatore di dinosauri del Deserto del Gobi Roy Chapman Andrews (che ispirò in parte il personaggio di Indiana Jones), George Gaylord Simpson, Ernst Mayr e l'ornitologo Robert Cushman Murphy.
Il noto filantropo John Pierpont Morgan - che fu il primo editore del fotografo dei pellerossa Edward Sheriff Curtis - figura tra i diversi benefattori del museo.

Sezioni[modifica | modifica wikitesto]
Le aree dedicate a progetti speciali di ricerca sono:
- Antropologia
- Paleontologia
- Informatica
- Conservazione della biodiversità
- Zoologia dei Vertebrati, che comprende
- Zoologia degli invertebrati
- Genomica (Institute for Comparative Genomics)
- Fisica
- Astrofisica (Il Planetario Hayden)
- Scienze della terra e dello spazio
Lo Hayden Planetarium collegato al museo ora è parte del Rose Center for Earth and Space, ospitato in un cubo di vetro contenente una volta celeste (lo Space Theater), progettato da James Stewart Polshek.
Il centro è stato aperto al pubblico il 9 febbraio 2000.
Mezzi di trasporto[modifica | modifica wikitesto]
Il museo è facilmente raggiungibile tramite le linee B e C della metropolitana grazie ad una fermata situata all'interno del museo.
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
- Nella celebre serie televisiva americana Friends, uno di sei protagonisti, Ross Geller, nelle prime serie lavora all'interno del museo.
- Il museo è anche il set del film Una notte al museo (mentre l'omonimo sequel è ambientato allo Smithsonian di Washington).
- All'interno del Museo si svolge l'ultima scena del film Il calamaro e la balena di Noah Baumbach, il titolo stesso è un richiamo ad una sala del Museo.
- In una scena del film I pinguini di Mr. Popper, i pinguini di Tom Popper vanno per New York dal loro padrone e passano anche davanti al museo.
Direttori del museo[modifica | modifica wikitesto]
- John David Wolfe (1869-1872);
- Robert L. Stuart (1872-1881);
- Morris K. Jesup (1881-1908);
- Henry Fairfield Osborn (1908-1933);
- F. Trubee Davison (1933-1935);
- Roy Chapman Andrews (1935-1951);
- A. Perry Osborn (1941-1946, Ad interim);
- Alexander M. White (1951-1968);
- Gardner D. Stout (1968-1975);
- Robert G. Goelet (1975-1988);
- George D. Langdon Jr. (1988-1993);
- Ellen V. Futter (1993-a tutt'oggi).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Wikispecies contiene informazioni su American Museum of Natural History
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Sito ufficiale, su amnh.org.
- (EN) American Museum of Natural History, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di American Museum of Natural History, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di American Museum of Natural History, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Edizioni di American Museum of Natural History, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) American Museum of Natural History, su Geographic Names Information System, USGS.
- (EN) Approfondimento/1, su manhattan.about.com. URL consultato il 21 marzo 2006 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2007).
- (EN) Approfondimento/2, su manhattan.about.com. URL consultato il 21 marzo 2006 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2006).
- (EN) Approfondimento/3, su thecityreview.com.
- (EN) Approfondimento/4, su ology.amnh.org.
- (EN) Seminari di e-learning, su learn.amnh.org.
- (EN) Dipartimento di antropologia - database online, su anthro.amnh.org.
- (EN) Dipartimento ricerche sul web, su research.amnh.org.
- (EN) Dipartimento di informatica, su research.amnh.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 167627219 · ISNI (EN) 0000 0001 2152 1081 · LCCN (EN) n79006850 · GND (DE) 1007948-8 · BNF (FR) cb122061920 (data) · ULAN (EN) 500303581 · NLA (EN) 35948840 · BAV ADV10186418 · WorldCat Identities (EN) n79-006850 |
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