Butermini

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Contrada Butermini
Butermini corrisponde all’area D
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Provincia  Agrigento

Contrada Butermini è un sito archeologico presente nel territorio di Raffadali, comune italiano della provincia di Agrigento in Sicilia.

Sito archeologico[modifica | modifica wikitesto]

Il sito archeologico occupa l’area occidentale del territorio comunale. É delimitato a nord dal vallone Safo, a sud-ovest dal vallone Canella, a sud dal vallone Tre Quarti. Tali valloni coincidono con i confini amministrativi del comune. A est la contrada ingloba la zona nota come contrada Sant’Avignone, che va considerata per le sue caratteristiche morfologiche come parte di Butermini.[1]

L’aspetto fisico del territorio è caratterizzato da terreni argillosi e da pochi affioramenti di calcare. Dal punto di vista morfologico, Butermini costituisce un unico complesso collinare, che arriva fino a 461 m s.l.m.[1]

Sono presenti due sorgenti perenni, chiamate Canalicchio e Butermini. I terreni sono intensamente coltivati. Prevale il seminativo, ma non mancano pistacchieti e mandorleti. Presso Sant’Avignone sono prevalenti i vigneti.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L’antico casale di Butermini corrisponde all’attuale contrada Butermini. Il nucleo del casale coincideva con l’attuale sito della Masseria Genuardi, dove si sviluppò un abitato tra l’XI secolo e la prima metà del XII secolo. Tale centro si spopolò a partire dalla seconda metà del XII secolo.[2]

In un documento del 1271 Butermini viene indicato come casale. Nell’adjudicatio dotium di Isabella Chiaromonte sui beni del defunto consorte Lamberto Montaperto del 1343 Butermini è definito tenimentum terrarum, espressione con cui si indicavano le aree disabitate in cui in passato sorgevano casali.[2]

Reperti[modifica | modifica wikitesto]

Si segnalano sporadici ritrovamenti di frammenti di tegole di tipo striato. Tali frammenti sono però da ascrivere a uno spostamento di materiali antichi dovuto alle attività agricole moderne.[1] Il casale, intenso come centro abitato, sorgeva probabilmente a breve distanza dalla Masseria Genuardi, su un pianoro. Presso la masseria non sono stati rinvenuti resti di strutture, ma solo materiali da costruzione e frammenti in abbondanza.[1]

Presso Canalicchio sono state ritrovate frammenti di ceramica monocroma verde e di solcata, che dimostrano la presenza di piccoli nuclei.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Rizzo, 107.
  2. ^ a b c Rizzo, 145.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]