Brenno Martignoni Polti

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Brenno Martignoni Polti
Brenno Martignoni Polti

Sindaco di Bellinzona
Durata mandato2004 –
2012
PredecessorePaolo Augustoni
SuccessoreMario Branda

Municipale di Bellinzona
Durata mandato2000 –
2004
PredecessorePaolo Augustoni
SuccessoreFlavia Marone

Deputato al Gran Consiglio della Repubblica e Canton Ticino
Durata mandato2007 –
2011

Dati generali
Partito politicoIl noce
ProfessionePolitico, Avvocato

Brenno Martignoni Polti (Bellinzona, 12 aprile 1962) è un politico, avvocato e notaio svizzero.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato e cresciuto a Bellinzona, dopo il liceo ha proseguito gli studi all'Università di Zurigo, dove del 1987 si è laureato in diritto, svolgendo in seguito la professione di avvocato e notaio.

È sposato ed è padre di 9 figli.

Politica attiva (1988–2012)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1988 entra a far parte nel consiglio comunale della città di Bellinzona per il PLR, incarico che ricopre fino al 2000, anno in cui viene eletto municipale a capo del dicastero di Cultura, turismo e economia pubblica.

Nel 2004 è stato eletto sindaco della città di Bellinzona per il PLR, superando in ballottaggio il compagno di partito Bixio Caprara per 25 schede[1], analogamente nel 2008 viene rieletto sindaco superando lo stesso Caprara in ballottaggio una seconda volta[2][3], carica ricoperta fino al 2012 per "Il Noce".

Nel 2007 è deputato al Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino, carica che ricopre fino al 2011.

È fondatore e presidente del partito "Il Noce".[4]

Vendita delle Aziende Municipalizzate di Bellinzona[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 si oppone alla vendita delle Aziende Municipalizzate di Bellinzona, quale municipale dichiaratosi contrario, riceve il sostegno della popolazione Bellinzonese che si esprime contraria in referendum alla vendita.[5]

Bellinzona patrimonio UNESCO[modifica | modifica wikitesto]

Municipale, capodicastero cultura, turismo ed economia pubblica, quando, il 1º dicembre 2000, in Australia i delegati dell’UNESCO approvarono l’iscrizione dei castelli di Bellinzona nella lista dei patrimoni culturali mondiali. La roccaforte medievale superò l’esame degli storici internazionali dell’UNESCO con la motivazione che “l’insieme fortificato di Bellinzona è un esempio notevole di struttura difensiva della fine del Medioevo controllante un passo alpino in un punto strategico”[6].

Bellinzona diventa così il quarto sito svizzero a entrare a far parte del patrimonio mondiale UNESCO. Accanto alla Capitale del Canton Ticino, il centro storico di Berna, l’abbazia di San Gallo e il monastero di Münstair nel Canton Grigioni.

Il Municipio di Bellinzona sottolineò l’evento eccezionale con una cerimonia a Castelgrande il 7 dicembre 2000. Lo stesso esecutivo comunale affidò l’organizzazione dei festeggiamenti ufficiali a Brenno Martignoni nel corso del 2001. Venne realizzata un’installazione artistica di Felice Varini. L’opera fu denominata “Segni” e fu visibile fino a fine novembre 2001[6].[7]

Tribunale penale federale di Bellinzona[modifica | modifica wikitesto]

Ha partecipato attivamente, dapprima, come Municipale e poi quale Sindaco all’assegnazione, alla creazione e all’insediamento nel 2004 a Bellinzona del nuovo Tribunale penale federale.[8]

Consiglio dei Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Ha promosso e istituito “ex novo” il Consiglio dei Sindaci dei 5 poli ticinesi.

Il primo appuntamento ufficiale si è tenuto il 22 marzo 2005 presso il Municipio di Bellinzona.

Presenti, a Palazzo civico della Capitale, i Sindaci (con segretari comunali al seguito) Giorgio Giudici (Lugano), Carla Speziali (Locarno), Carlo Croci (Mendrisio) e Claudio Moro (Chiasso). Ovviamente, a fare gli onori di casa Brenno Martignoni (Bellinzona).[9]

Pedonalizzazione del Centro Storico[modifica | modifica wikitesto]

Fautore fin dal 1988 della completa pedonalizzazione del centro storico di Bellinzona, fu seguito dalla popolazione risultando vincitore della votazione sull’iniziativa popolare “La Cittá ai cittadini” il 18 novembre 2007, che decretò questo definitivo assetto dopo decenni di discussioni.[10]

Sciopero dei dipendenti delle officine FFS di Bellinzona[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 2008 come sindaco di Bellinzona è stato in prima linea nello sciopero intrapreso per salvare dalla chiusura le officine FFS di Bellinzona. La protesta durata 30 giorni è stata tra le maggiori e più intense avvenute nel Canton Ticino.[11]

È stato direttamente promotore di diverse azioni politiche dimostrative, tra cui, lo stanziamento di contributi logistici, tecnici e finanziari da parte della Città di Bellinzona.[11]

Quale Gran Consigliere, il 25 marzo 2008, è autore di una mozione al Consiglio di Stato per la creazione di un polo tecnologico ferroviario all’Officina di Bellinzona[12].[13]

Nuovo Instituto di ricerca in biomedicina (IRB)[modifica | modifica wikitesto]

Durante il suo sindacato sono state studiate e approvate le modifiche al piano regolatore per edificare, nella zona dell’ex campo militare, la nuova sede dell’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB) e il connesso polo scientifico, comprendente pure l'Istituto oncologico della Svizzera italiana e il centro di ricerca dell'Ente Ospedaliero Cantonale. Questo importante indirizzo a vocazione universitaria è stato confermato in votazione popolare dai cittadini a larghissima maggioranza il 19 giugno 2011.[14]

Potere giudiziario[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1988 al 1990 è stato vice-cancelliere e, a 26 anni, nominato cancelliere del Tribunale di appello della Repubblica e Cantone del Ticino. Era la stagione (a cavallo tra il 1980 e il 1990) delle grandi inchieste internazionali per droga, di “Pizza connection”, di “Perù connection”, dei "cento chili", dei "fratelli Magharian" e di Alvaro Lojacono Baragiola, addentellato giudiziario in terra elvetica della Strage di via Fani e dell’assassinio a Roma del giudice Girolamo Tartaglione durante gli anni di piombo.

Segretario della Commissione speciale per la Riforma del Ministero pubblico della Repubblica e Cantone Ticino (1990–1991).

Cancelliere redattore esterno della Commissione federale di ricorso in materia AVS e AI per le persone residenti all’estero (1992–1995).

Presidente (giudice) dell’Ufficio di conciliazione in materia di locazione, Bellinzona (1996–2005).

Dal 2015 giudice civile e penale supplente al Tribunale di appello del Canton Ticino. Rieletto il 7 maggio 2018 per un ulteriore periodo decennale, vi ha rinunciato volontariamente il 31 ottobre 2019[15][16][17][18][19].

Riconoscimenti e onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

  • Presidenza onoraria di Castellinaria, Festival internazionale del cinema giovane, Bellinzona (già FILM FESTIVAL RAGAZZI BELLINZONA), per il suo contributo alla istituzione e alla crescita della Manifestazione, presieduta dal 1992 al 2004.[20][21]
  • 5.11.2002 Zugo, Premio Doron per la cultura per Castellinaria, Festival internazionale del cinema giovane, giuria dei ragazzi, dall’omonima Fondazione Svizzera, istituita da Marc Rich nel 1986, al fine di riconoscere e promuovere annualmente attività innovative e di pubblica utilità legate alla Svizzera[22].
  • Cittadinanza onoraria di Managua (ufficialmente Leal Villa de Santiago de Managua), capitale del Nicaragua, 3 novembre 2008.[23]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ l'aria di domani, Bellinzonacittà antiglobal, in http://www.risorse.ch/add/ARIA-DI-DOMANI/2004/2004-04/ARIA_DI_DOMANI-2004-04.pdf, n. 4/2004.
  2. ^ (DE) Martignoni weiterhin Stadtpräsident von Bellinzona | NZZ, 18 maggio 2008. URL consultato il 10 maggio 2019.
  3. ^ Terremoto a Bellinzona: Caprara si dimette. "Spero capirete le mie ragioni" [collegamento interrotto], su ticinonews.ch, 19 maggio 2008. URL consultato il 19 marzo 2019.
  4. ^ Brenno Martignoni conferma: 'Il Noce' avrà un suo Gran Consigliere, su tio.ch.
  5. ^ BELLINZONA: No alla privatizzazione dell'azienda elettrica, su Ticinonline, 23 settembre 2001. URL consultato il 19 marzo 2019.
  6. ^ a b Città di Bellinzona - I castelli e la murata di Bellinzona nell'UNESCO, su bellinzona.ch. URL consultato il 13 maggio 2019.
  7. ^ S. W. I. swissinfo.ch, a branch of the Swiss Broadcasting Corporation, Bellinzona, Castelgrande a strisce fino a novembre, su SWI swissinfo.ch. URL consultato il 13 maggio 2019.
  8. ^ Posa della prima pietra del Tribunale penale federale a Bellinzona, su admin.ch. URL consultato il 10 maggio 2019.
  9. ^ Consiglio dei sindaci, primo appuntamento martedì 22 marzo, su tio.ch.
  10. ^ Popolazione per la pedonalizzazione, Martignoni: "Un risultato a favore della gente", su Ticinonline, 18 novembre 2007. URL consultato il 10 maggio 2019.
  11. ^ a b Sciopero a Bellinzona il Cantone si rivolta (PDF), su caffe.ch.
  12. ^ l'area di domani 2008-04 (PDF), su risorse.ch.
  13. ^ OFFS, la proposta di Martignoni: 'Creare un polo tecnologico ferroviario all'Officina di Bellinzona', su Ticinonline, 25 marzo 2008. URL consultato il 5 maggio 2019.
  14. ^ RSINews, l’informazione della Radiotelevisione svizzera, Bellinzona dice "sì" al nuovo IRB, su rsi. URL consultato il 10 maggio 2019.
  15. ^ Martignoni insiste: «Ho fatti rilevanti da riferire», su tio.ch.
  16. ^ «Gli assessori giurati umanizzano le sentenze», su tio.ch.
  17. ^ La giustizia attende una riforma da 8 anni, su caffe.ch.
  18. ^ Martignoni si dimette da giudice. Critico sul non uso dei supplenti, su tio.ch.
  19. ^ Martignoni chiede alla 'Giustizia e diritti' di essere sentito, su laregione.ch.
  20. ^ Il Sudafrica sarà protagonista a Castellinaria, su tio.ch.
  21. ^ Via col cinema: festival internazionale Castellinaria a Bellinzona, su area-online.ch.
  22. ^ Rohstoffhändler Marc Rich gestorben, su srf.ch.
  23. ^ Nicho declara hijo dijecto a un alcalde de Suiza, su elnuevodiario.com.ni. URL consultato il 19 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2020).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]