Bothrops

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Bothrops
Bothrops atrox
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoBilateria
SuperphylumCoelomata
PhylumChordata
SubphylumCraniata
InfraphylumVertebrata
MicrophylumGnathostomata
NanophylumTetrapoda
SuperclasseAmniota
ClasseReptilia
SottoclasseDiapsida
InfraclasseLepidosauromorpha
SuperordineLepidosauria
OrdineSquamata
SottordineSerpentes
InfraordineXenophidia
SuperfamigliaColubroidea
FamigliaViperidae
SottofamigliaCrotalinae
GenereBothrops
Wagler, 1824
Sinonimi

Rhinocerophis
(Garman, 1881)

Nomi comuni

Ferri di lancia, vipere americane dalla testa a lancia

Specie
vedi testo

Bothrops Wagler, 1824 è un genere di serpenti crotalini appartenente alla famiglia dei viperidi, originario del Centro e del Sud America.[1] Il nome generico deriva dalle parole greche bothros e ops, che significano rispettivamente fossa e occhio o faccia, una chiara allusione ai recettori termici localizzati sul naso dell'animale. Gli individui appartenenti a questo genere sono responsabili della maggior parte delle morti dovute a morsi di serpente nelle zone in cui sono presenti.[2]

Dal loro soprannome "Ferri di lancia" prende anche titolo l'omonimo romanzo di Rex Stout con protagonista Nero Wolfe.

Questi serpenti sono lunghi tra i 50–70 cm ed i 200 cm. Molti sono caratterizzati dalla presenza di un acuto canthus rostralis.[2] La disposizione delle squame sulla sommità della testa è estremamente variabile. Il numero di quelle sovraoculari varia da 3 a 14, mentre normalmente ce ne sono 7-8 sopralabiali e 9-11 sottolabiali. Ci sono da 21 a 29 squame dorsali, da 139 a 240 ventrali e da 30 a 86 subcaudali, che sono generalmente divise.[2]

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

Sono diffuse dal Messico centro-orientale (Tamaulipas) all'Argentina. Alcune specie sono presenti nelle isole di Saint Lucia e Martinica nelle Piccole Antille, oltre che sull'isola di Queimada Grande al largo delle coste del Brasile.[1]

La maggior parte delle specie sono notturne, tranne alcune che ad elevate altitudini sono attive anche di giorno. Possono essere viste durante giornate nuvolose o periodi piovosi. La maggior parte delle vipere Bothrops sono terrestri, anche se tutte sono in grado di arrampicarsi.[2]

Gli appartenenti a questo genere sono responsabili della maggior parte delle morti in Centro e in Sud America più di qualsiasi altro gruppo. Le specie più pericolose sono B. asper e B. atrox. Senza trattamenti sanitari il tasso di mortalità è circa del 7% altrimenti oscilla tra lo 0.5 ed il 3%.[2]

I tipici sintomi di avvelenamento da Bothrops includono dolore immediato, capogiri, nausea, vomito, aumento della sudorazione, cefalea, sanguinamento della zona in cui è avvenuto il morso, necrosi, sanguinamento da naso e gengive, ecchimosi, eritemi, ipotensione, tachicardia, ematemesi, melena, ematuria, emorragie intracerebrali, insufficienza renale e necrosi corticale bilaterale. Normalmente si può presentare un impallidimento del tessuto nella zona colpita che può estendersi al torso o all'estremità dell'arto.[2]

In generale la morte deriva da ipovolemia, insufficienza renale e emorragia intracranica. Le complicazioni comuni includono necrosi e insufficienza renale dovuta a shock ipovolemico.[2]

Il genere comprende le seguenti specie:[3]

  1. ^ a b McDiarmid RW, Campbell JA, Touré T. 1999. Snake Species of the World: A Taxonomic and Geographic Reference, vol. 1. Herpetologists' League. 511 pp. ISBN 1-893777-00-6 (series). ISBN 1-893777-01-4 (volume).
  2. ^ a b c d e f g Campbell JA, Lamar WW. 2004. The Venomous Reptiles of the Western Hemisphere. Comstock Publishing Associates, Ithaca and London. 870 pp. 1500 plates. ISBN 0-8014-4141-2.
  3. ^ Genus Bothrops, su The Reptile Database. URL consultato il 24 luglio 2014.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàJ9U (ENHE987007283692905171
  Portale Rettili: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rettili