Billietite

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Billietite
Classificazione StrunzIV/H.03-40
Formula chimicaBa(UO2)6O4(OH)6·8(H2O)
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoortorombico, oloedro
Parametri di cellaa0=14,25 b0=12,04 c0=15,06 Z=4
Gruppo puntualemm2
Gruppo spazialePbn21
Proprietà fisiche
Densità5,32-5,36 g/cm³
Durezza (Mohs)2,5
Sfaldaturasecondo (010)
Coloreda giallo ambra a giallo bruno
Lucentezzaadamantina
Opacitàda trasparente a translucida
Strisciogiallo
Diffusionemolto rara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La billietite è un minerale di uranio e bario, inizialmente rinvenuto a Shinkolobwe (Katanga) e descritto nel 1947 da Johannes Vaes.

Prende il nome in onore di V. L. Billiet.

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

Si presenta in piccoli cristalli fino a 2 mm, frequentemente raggruppati in gruppi pseudoesagonali, oppure sotto forma di sottili croste formate da piccoli cristalli dalle forme arrotondate.[1]

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rinviene a Shinkolobwe (Katanga), associata a soddyite; a Wölsendorf (Baviera), associata a pechblenda e fluorite (inizialmente segnalata come becquerelite); in Francia a Kruth (Haut-Rhin), associata a pechblenda, e a Margnac (Alta Vienne) in croste su gummite e Uranofane.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Claude Guillemin, Minéraux d'uranium du Haut Katanga, 1958., p.30

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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