Fourmarierite
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Fourmarierite | |
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Classificazione Strunz | IV/H.07-10 |
Formula chimica | Pb(UO2)4O3(OH)4·4(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | ortorombico, oloedro |
Parametri di cella | a=14,52 Å, b=16,72 Å, c=14,07 Å, Z=8 |
Gruppo puntuale | mm2 |
Gruppo spaziale | Bb21m |
Proprietà fisiche | |
Densità | 5,74 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 3-4 |
Sfaldatura | perfetta secondo (001) |
Colore | da rosso-arancio a rosso carminio |
Lucentezza | adamantina |
Opacità | da trasparente a translucida |
Diffusione | molto rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La fourmarierite è un raro minerale di uranio e piombo, inizialmente rinvenuto a Shinkolobwe (Katanga) e descritto nel 1924 da Henri Buttgenbach (1874-1965)[1].
Prende il nome in onore del geologo belga Paul Fourmarier (1877-1970).
Morfologia[modifica | modifica wikitesto]
Si rinviene in piccoli cristalli tabulari, generalmente allungati, che non superano 2 mm, che possono avere la forma di un esagono allungato[1].
Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]
Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]
Si trova a Shinkolobwe (Katanga) associata a torbernite, kasolite e curite, oltre che in cristalli isolati, nella ganga.
A Kalongwe (Katanga) si trova associata a becquerelite, kasolite, cuprosklodowskite e vandenbrandeite[1].
Note[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fourmarierite
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Webmineral.com.