Biassa

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Biassa
frazione
Biassa – Veduta
Biassa – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia La Spezia
Comune La Spezia
Territorio
Coordinate44°05′48.19″N 9°46′31.26″E / 44.09672°N 9.77535°E44.09672; 9.77535 (Biassa)
Altitudine323 m s.l.m.
Abitanti650[1]
Altre informazioni
Cod. postale19133
Prefisso0187
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiBiassei
Patronosan Martino
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Biassa
Biassa

Biassa è una frazione di 420 abitanti nel comune della Spezia, in Liguria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primitivo nucleo di Biassa si chiamava Roccanera (la cui probabile etimologia rimanda alla forzte presenza di cave di arenaria) ed era sito sul Monte Parodi, alla base del Verrugoli; nell'abitato era una chiesa intitolata a San Martino, di cui rimangono i resti dell'abside.
La Comunitas Blaxiae cessò pian piano di esistere quando la vicina borgata di Carpena si staccò dalla parrocchia di San Martino, poco prima del 1300. Da chiesa matrice, Biassa diventò pertanto filiale e perse dunque la propria importanza.[2]

Il Castello Coderone

Intorno alla metà del XIII secolo la Repubblica di Genova fece edificare nelle vicinanze del borgo la Rocca di Coderone, per difendere la zona nel corso della sua lotta contro la Repubblica di Pisa.
In quest'epoca parte degli abitanti di Roccanera si trasferirono su quel colle prestandosi a servizio come mezzadri e soldati presso i nuovi Consoli genovesi; il nuovo paese sorse quindi attorno al castello, con la sua chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena; quando, verso la fine del XV secolo, la Rocca venne a perdere la sua importanza militare,gli abitanti rimasti si spostarono nella vallata vicina costituendo così, assieme ad altri che già da tempo vi abitavano, la definitiva ed attuale collocazione del borgo.[2]

Il 4 settembre 1251 fu redatto lo statuto di Biassa e tutti i suoi uomini giurarono fedeltà al signore di Carpena, Giovanni della Turca, e al Comune di Genova.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Rocca di Coderone

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo[modifica | modifica wikitesto]

Presenta un restauro cinquecentesco di una precedente cappella romanica, alla quale fu aggiunta un navata, spartita da colonne di arenaria, opera probabilmente del XVI secolo, mentre la facciata neoclassica, con paraste e timpano, risale alla metà del XIX secolo. Nella lunetta sopra il portale è un bassorilievo dedicato a Santo che condivide il mantello con un povero (1930).
Sul fianco sinistro è l'antico portale sopra il quale, in una nicchia, sono resti di un affresco devozionale. L'interno è a copertura lignea retta da arcate trasversali su sei colonne. Sulla parete destra un piccolo rilievo rappresenta San Martino giovinetto (proveniente dalla chiesa vecchia) e, sulla parete sinistra, un tabernacolo con un rilievo della Pietà, opere entrambe del XV secolo. Su una parete è anche murato lo stemma della comunità di Biassa: una torre con il motto Nec vi, nec dolo. L'abside si apre ad oriente a forma circolare in basso, e a catino in alto; il coro riceve luce da un'unica finestra romanica a doppia strombatura, composta, come tutte le altre, di 56 bozze di arenaria finemente lavorate, con vetrata istoriata che rappresenta la Madonna del Rosario.
Il coro, in legno lavorato, corre intorno all'abside nel cui centro è l'altare maggiore barocco di marmi di vari colori. Sull'altare è un grande Crocifisso in legno, del XIX secolo. Il tabernacolo è di tradizione campionese. Il presbiterio è chiuso da una balaustra in marmo bianco e rosso che reca la data del 1792. A destra dell'altare maggiore, presso la porta della Sagrestia, si apre una finestra romanica, scoperta durante i lavori di restauro, che risale all'XI secolo. In sagrestia un piatto da elemosina in ottone sbalzato con la rappresentazione di Adamo ed Eva, lavoro tedesco del XV secolo, ed una serratura del peso di circa 8 kg, manufatto genovese del XVI secolo proveniente dalla Chiesa di San Martino vecchio. Il campanile, del XVI secolo, è in pietra arenaria.[3]

Chiesa di San Martino Vecchio[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa di San Martino Vecchio è la primitiva chiesa parrocchiale che sorgeva nella zona occupata in origine dal paese (585 mslm) alle pendici del monte Verrugoli. Anteriore al XII secolo, serviva come luogo di aggregazione delle comunità di Biassa, Riomaggiore e Carpena. La chiesa aveva tre porte di accesso, una per ognuna delle comunità.

Della bella struttura romanica rimane ancora una porzione dell’abside con una finestra romanica[4]in conci di pietra rosa e grigia, a semicolonne e archetti pensili.

Ricordata per la prima volta nel 1229[5], la chiesa rimase aperta al culto fino al XVII secolo[6].

La chiesa di San Martino conservava un rilievo in marmo con la scena di San Martino e il povero, tra i Santi Anna e Gioachino (1530), poi trasferito a Riomaggiore e collocato nel pulpito della Chiesa di S.Giovanni Battista.

Lo stato attuale della chiesa è molto degradato per l'incuria ed i saccheggi avvenuti nel corso dei secoli.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello di Coderone, eretto nella metà del XIII secolo su di un colle a est del paese a sostegno di Genova contro Pisa e più tardi rocca feudale dei Signori di Biassa.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ circa
  2. ^ a b Il borgo di Biassa, La Spezia, su www.terredilunigiana.com. URL consultato il 23 settembre 2023.
  3. ^ Biassa - S. Martino Vescovo | Diocesi della Spezia Sarzana e Brugnato, su www.diocesilaspezia.it. URL consultato il 23 settembre 2023.
  4. ^ L’alternanza dei colori e la sapiente scalpellatura dimostrano affinità stilistica, con le costruzioni monastiche dell’isola del Tino suggerendo l’ipotesi che le medesime maestranze si fossero occupate della costruzione, ascrivibile senza indugi allo stile romanico, D.Savani, Contributo alla storia di San Martino vecchio sul monte Verrugoli.
  5. ^ Nel documento, del 24 settembre 1229, è nominato un magister Robertus cappellano ecclesiae Sancti Martini de Blasso.
  6. ^ La chiesa è più volte nominata come cappella alle dipendenze di Marinasco nelle decime decretate da Bonifacio VIII rispettivamente nel 1295-98,1298-1301,1301-1304 e nel 1346, come anche negli estimi del 1470-712e nel 1494.
  7. ^ Il castello di Coderone, La Spezia, su www.terredilunigiana.com. URL consultato il 23 settembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • U.Formentini, Communitas blaxiae, 1938
  • Splendori d'arte e di storia nella Chiesa monumentale di S.Martino di Biassa, Rassegna municipale, Comune della Spezia, 1938

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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