Ayyub Khan

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo emiro dell'Afghanistan nel XIX secolo, vedi Ayub Khan.
Muhammad Ayub Khan

Presidente del Pakistan
Durata mandato27 ottobre 1958 –
25 marzo 1969
PredecessoreIskander Mirza
SuccessoreYahya Khan

Ministro della Difesa del Pakistan
Durata mandato24 ottobre 1954 –
11 agosto 1955
PredecessoreMuhammad Ali Bogra
SuccessoreChaudhry Muhammad Ali

Durata mandato28 ottobre 1958 –
21 ottobre 1966
SuccessoreAfzal Rahman Khan

Ministro degli Interni del Pakistan
Durata mandato23 marzo 1965 –
17 agosto 1965
PredecessoreKhan Habibullah Khan
SuccessoreChaudhry Ali Akbar Khan

Comandante in capo dell'Esercito pakistano
Durata mandato16 gennaio 1951 –
27 ottobre 1958
PredecessoreDouglas Gracey
SuccessoreMuhammad Musa Khan Hazara

Presidente della Lega Musulmana del Pakistan (Convenzione)
Durata mandato1962 –
1969
PredecessoreIbrahim Ismail Chundrigar
SuccessoreNurul Amin

Dati generali
Partito politicoLega Musulmana del Pakistan (Convenzione)
Muhammad Ayub Khan
NascitaAbbottabad, 14 maggio 1907
MorteIslamabad, 20 aprile 1974
Dati militari
Paese servito Impero anglo-indiano
Bandiera del Pakistan Pakistan
Forza armata Esercito indo-britannico
Esercito pakistano
Unità1º Battaglione
14º Reggimento Punjab
Anni di servizio1928-1958
GradoFeldmaresciallo
GuerreSeconda guerra mondiale
Guerra indo-pakistana del 1965
CampagneCampagna del Waziristan del 1936-39
Campagna della Birmania
Comandante diVice-comandante in capo dell'Esercito pakistano
Comando pakistano dell'Est
14ª Divisione
Brigata del Waziristan
Altre carichepolitico
"fonti nel corpo del testo"
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Muhammad Ayub Khan (Abbottabad, 14 maggio 1907Islamabad, 20 aprile 1974) è stato un generale e politico pakistano, nonché presidente del Pakistan dal 1962 al 1969.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato ad Abbottabad nel 1907 da un trombettiere dell'esercito, frequentò prima le scuole musulmane e poi la Royal Military Academy Sandhurst. Entrato giovanissimo nel 14º Reggimento del Punjab, durante la Seconda guerra mondiale prestò servizio in Birmania; quando, il 14 agosto 1947 il Pakistan divenne uno Stato indipendente, Ayyub Khan divenne comandante delle forze armate pakistane. Ministro della difesa nel 1954, Ayyub Khan guidò, il 7 ottobre 1958 un golpe militare che rovesciò il regime costituzionale e instaurò la legge marziale. Venti giorni più tardi, il generale pakistano fu proclamato presidente del Pakistan, e avviò una profonda revisione costituzionale del Paese.

Infatti nel 1962 fu emanata una nuova Costituzione che poneva le fondamenta della cosiddetta democrazia di base, e lo riconfermava presidente. In campo economico, Ayyub Khan avviò un programma teso a far crescere economicamente il paese: una riforma agraria nel 1959 - 1960 e una vasto piano di industrializzazione quinquennale (1960 - 1965) che accelerò lo sviluppo pakistano e creò una forte opposizione di sinistra. In politica estera invece il presidente pakistano si isolò dal mondo occidentale ed entrò in guerra con l'India per il possesso del Kashmir. Riconfermato nella carica nel 1965, Ayyub Khan dovette dimettersi nel marzo 1969 per le vaste manifestazioni studentesche e operaie contro il suo regime, lasciando il potere al generale Yahya Khan, che impose la legge marziale. Ritiratosi a vita privata, morì nel 1974 a Islamabad.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze pakistane[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro dell’Ordine del Pakistan (Pakistan) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell’Ordine di Nishan-e-Shujaat (Pakistan) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell’Ordine di Nishan-e-Imtiaz (classe militare) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell’Ordine di Nishan-e-Imtiaz (classe civile) - nastrino per uniforme ordinaria
Hilal-e-Jur'at (Pakistan) - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine del Sovrano Benevolo (Nepal) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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