Artibeus watsoni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Artibeus watsoni
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Phyllostomidae
Sottofamiglia Stenodermatinae
Tribù Stenodermatini
Genere Artibeus
Sottogenere Dermanura
Specie A.watsoni
Nomenclatura binomiale
Artibeus watsoni
Thomas, 1901

Artibeus watsoni (Thomas, 1901) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso nell'America centrale e meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 50 e 58 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 35 e 41 mm, la lunghezza del piede tra 8 e 12 mm, la lunghezza delle orecchie tra 14 e 17 mm e un peso fino a 15 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga e lanuginosa. Le parti dorsali variano dal marrone chiaro al bruno-grigiastro, mentre le parti ventrali sono leggermente più chiare. Il muso è corto e largo. La foglia nasale è ben sviluppata e lanceolata. Due strisce chiare sono presenti su ogni lato del viso, la prima si estende dall'angolo esterno della foglia nasale fino a dietro l'orecchio, mentre la seconda parte dall'angolo posteriore della bocca e termina alla base del padiglione auricolare. Il labbro inferiore ha una verruca al centro circondata da altre piccole verruche. Le orecchie sono marroni chiare, talvolta con i bordi marcati di bianco, crema o meno frequentemente di giallo. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana lungo la parte interna degli arti inferiori. Il calcar è corto. Il cariotipo è 2n=30 FNa=56.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia in piccoli gruppi in piccole tende ricavate da grandi foglie di alberi come il banano, Anthurium, palme bifide e palmate e Cyclanthaceae. Le foglie vengono tagliate e ripiegate in diversi modi, dipendenti dalla forma e dalle dimensioni della foglia stessa. Sembra che non siano presenti altri tipi di siti oltre a questo.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di frutta, inclusa quella di piante del genere Cecropia.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti due periodi riproduttivi. Femmine gravide sono state catturate in Colombia durante i mesi di novembre e gennaio.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nello stato messicano meridionale Veracruz, attraverso il Guatemala settentrionale, Belize, Honduras settentrionale e orientale, Nicaragua orientale, Costa Rica, Panama, fino alla Colombia e Ecuador occidentali. Probabilmente è presente anche in Perù.

Vive nelle foreste di pianura sempreverdi e semi-decidue, foreste secondarie e piantagioni di alberi da frutto fino a 1.500 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione presumibilmente numerosa, la presenza in diverse aree protette e la tolleranza alle modifiche ambientali, classifica A.watsoni come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Miller, B., Reid, F., Arroyo-Cabrales, J., Cuarón, A.D. & de Grammont, P.C. 2008, Artibeus watsoni, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Artibeus watsoni, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Reid, 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alfred L.Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404
  • Fiona A. Reid, A field guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi