Arthur Jelling

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Arthur Jelling
Lingua orig.Italiano
AutoreGiorgio Scerbanenco
EditoreMondadori, Sellerio, La nave di Teseo
1ª app.1940 – 1944 circa
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio

Arthur Jelling è un personaggio immaginario creato da Giorgio Scerbanenco, che lo ha reso protagonista di sette dei suoi romanzi polizieschi.

Molti anni dopo la morte dell'Autore, i familiari hanno ritrovato gli ultimi due romanzi della serie che Scerbanenco, nel secondo Dopoguerra, dopo il ritorno in Italia, interruppe.

Il sesto romanzo della serie, Lo scandalo dell'osservatorio astronomico, fu consegnato all'editore Arnoldo Mondadori nel 1943, ma non uscì: l'occupazione tedesca dell'Italia in atto e la guerra civile che ne seguì, con Scerbanenco fuggito in Svizzera, fecero interrompere il progetto. A lungo ritenuto perduto, fu pubblicato postumo da Sellerio solo nell'estate 2011.[1]

Il settimo, La valle dei banditi, della cui esistenza nulla si sapeva in precedenza, è stato ritrovato in un baule: è uscito nel luglio 2020. Entrambi gli inediti sono curati da Cecilia Scerbanenco, figlia del romanziere, che segue la ripubblicazione di tutte le opere del padre per l'Editore La nave di Teseo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jelling è un impiegato presso l'Archivio Criminale della Centrale di Polizia di Boston. Razionalista, egli è convinto assertore della lotta tra Bene e Male, e della prevalenza del primo sul secondo.[2]

Scerbanenco così descrive il personaggio di Jelling, nel secondo dei romanzi, La bambola cieca:

«Arthur Jelling era un uomo che aveva quarant'anni, aveva studiato medicina fino a venticinque anni, s'era sposato a ventiquattro, e altro non aveva fatto di più importante, se non scoprire la trama segreta di alcuni delitti famosi. Ma nella sua vita non era mai entrato il romanzo, se non di scorcio. Scoperto l'autore del celebre delitto, o archiviata la pratica dell'ultimo processo, egli tornava a casa, tra sua moglie e suo figlio, leggeva il giornale mangiando, leggeva un libro a letto, e la mattina era in ufficio, all'Archivio Criminale, come un qualunque impiegato, come il più oscuro degli impiegati, a catalogare interrogatori ed elenchi di referti, o stesure di alibi.»

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • Cinque casi per l'investigatore Jelling. «I racconti di Scerbanenco», a cura di Oreste Del Buono, Collana Narrativa, Milano, Frassinelli, 1995, pp. 694, ISBN 978-88-768-4354-9. [contiene i primi 5 romanzi, ad esclusione degli ultimi 2, allora non ancora ritrovati]
  • Tre casi per l'investigatore Jelling, Postfazione di Roberto Pirani, Collana Galleria n.16, Palermo, Sellerio, 2011, ISBN 978-88-389-2601-3. [contiene i primi 3 romanzi della serie]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La sesta indagine ritrovata di Arthur Jelling, su giallo.blog.rai.it, 1º luglio 2011. URL consultato il 13 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
  2. ^ https://www.corriere.it/cultura/libri/11_giugno_29/archivista-boston-e-medico-lamberti_4638cc7c-a23b-11e0-b1df-fb414f9ca784.shtml