Argyranthemum

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Argyranthemum
Argyranthemum_frutescens
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
cladeMediterranean clade
SottotribùGlebionidinae
Genere Argyranthemum
Philip Barker Webb, 1839
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
Genere Argyranthemum
Specie
(Vedi testo)

Argyranthemum Philip Barker Webb, 1839 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (Mediterranean clade) e sottotribù Glebionidinae.[1][2][3]

Il nome del genere deriva da due parole greche "argyros" (= argento) e "anthemon" (= fiore).[4]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Philip Barker Webb (1793-1854) nella pubblicazione " Histoire Naturelle des Iles Canaries, ...Tome troisieme [Botanique] pt. 2. Phytographia Canariensis. Paris" ( Hist. Nat. Iles Canaries (Phytogr.). 3(2.2, livr. 44). t. 90) del 1839.[5]

Il portamento
Argyranthemum broussonetii
Le foglie
Argyranthemum pinnatifidum
Infiorescenza
Argyranthemum coronopifolium
I fiori
Argyranthemum adauctum

Portamento. Le specie di questo genere sono arbustive/subarbustive (cespugliose a volte sempreverdi) perenni. L'indumento è assente o è formato da peli di tpo basifissi.[6][7][8][9][10][4][11]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta o procombente, semplice o ramosa. Altezza media: da 10 a 80 cm.

Foglie. Le foglie sono disposte in modo alterno ed hanno una lamina seghettata-dentata o variamente divisa, oppure sono del tipo due (o tre) volte pennatosette. La forma varia da obovata a oblunga e sono picciolate (quelle basali) e sessili (quelle cauline).

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini solitari o raccolti in modo corimboso lasso. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato radiato (raramente discoide). I capolini sono formati da un involucro, con forme meniscoidi a emisferiche, composto da 28-45 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte e a consistenza erbacea, con forme da oblanceolate o ovate a lanceolate-deltate o lanceolate (non carenate abassialmente), disuguali e ampiamente scariose chiare o scure sui margini, sono disposte in modo più o meno embricato su 3-4 serie. Il ricettacolo, da convesso a conico, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori. Diametro degli involucri: 10-18 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): da 12 a 35 per capolino, sono femminili, fertili e sono disposti su una serie; la forma è ligulata (zigomorfa); a volte possono mancare o essere sterili;
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi (80-150) con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi fertili.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [12]
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula, da più o meno ovata a lineare. può terminare con alcuni denti; il colore generalmente è bianco, raramente giallo o rossiccio;
    • fiori del disco: la forma è tubulare con gole campanulate e divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore è giallo; ma sono presenti anche colorazioni sull'arancio e sul purpureo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere, con un collare di filamenti a balaustra, possono essere sia di tipo basifissa che medifissa. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre non polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. In alcune specie è presente un certo dimorfismo tra gli acheni dei fiori ligulati esterni (acheni con forme triquetre e fortemente tri-alati) e quelli tubulosi del disco centrale (acheni lateralmente compressi con due ali). L'apice è arrotondato marginalmente o con una piccola corona. Il pericarpo è privo di cellule mucillaginifere e sacche di resina.

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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Le specie di questo genere sono distribuite in Macaronesia ma presenti con discontinuità anche in altre parti del mondo.[2]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Argyranthemum (insieme alla sottotribù Glebionidinae) è incluso nel Mediterranean clade.[3].

All'interno della sottotribù Argyranthemum fa parte del gruppo originale (insieme ai generi Glebionis, Heteranthemis e Ismelia) delle Glebionidinae caratterizzato da un certo dimorfismo tra gli acheni dei fiori ligulati esterni e quelli tubulosi del disco centrale.

I caratteri distintivi del genere sono:[10]

  • il portamento delle specie di questo genere è sia arbustivo che subarbustivo;
  • gli acheni sono dimorfi (quelli dei fiori del raggio sono triquetri, con tre lati, e alati; quelli dei fiori del del disco sono lateralmente compressi e 2-alati).

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[10]

In base all'"orologio molecolare", questo genere ha iniziato a divergere circa 1,5 milioni di anni fa.[16]

Elenco delle specie

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Questo genere ha 23 specie:[2]

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Preauxia Sch.Bip.
  • Monoptera Sch.Bip.
  • Scyphopappus B.Nord.
  • Stigmatotheca Sch.Bip.

Specie della flora spontanea italiana

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Nella flora spontanea italiana è presente la seguente specie:[11]

  • Argyranthemum frutescens (L.) Sch.Bip. - Margherita delle Canarie: l'altezza massima della pianta è di 3 - 12 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita fruticosa (Ch frut); il tipo corologico è Canarie; l'habitat tipico sono i coltivi per ornamento; in Italia è una specie con distribuzione discontinua (Liguria, Abruzzo e Meridione) e si trova fino ad una quota di 500 m s.l.m..

Alcune immagini

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  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 22 ottobre 2024.
  3. ^ a b Oberprieler et al. 2022
  4. ^ a b eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 22 ottobre 2024.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 22 ottobre 2024.
  6. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  8. ^ a b Judd 2007, pag.517
  9. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 648.
  10. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, p. 369.
  11. ^ a b Pignatti 2018, vol.3 pag. 880
  12. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  13. ^ Judd 2007, pag. 520.
  14. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  15. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  16. ^ Introducion to the Anthemideae (PDF), su compositae.org. URL consultato il 16 agosto 2024.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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