Arcidiocesi di Ranchi

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Arcidiocesi di Ranchi
Archidioecesis Ranchiensis
Chiesa latina
Diocesi suffraganee
Daltonganj, Dumka, Gumla, Hazaribag, Jamshedpur, Khunti, Port Blair, Simdega
 
Arcivescovo metropolitaVincent Aind
Arcivescovi emeritiFelix Toppo, S.I.
Presbiteri277, di cui 75 secolari e 202 regolari
639 battezzati per presbitero
Religiosi298 uomini, 1.097 donne
 
Abitanti3.703.427
Battezzati177.189 (4,8% del totale)
StatoIndia
Superficie5.299 km²
Parrocchie35
 
Erezione25 maggio 1927
Ritoromano
CattedraleImmacolata Concezione di Santa Maria
IndirizzoP.O. Box 5, Dr. Camil Bulcke Path, Ranchi-834001, Jharkhand, India
Sito webwww.ranchiarchdiocese.com
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in India

L'arcidiocesi di Ranchi (in latino Archidioecesis Ranchiensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in India. Nel 2022 contava 177.189 battezzati su 3.703.427 abitanti. È retta dall'arcivescovo Vincent Aind.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende il distretto di Lohardaga e la maggior parte di quello di Ranchi nella parte centrale dello stato indiano del Jharkhand.[1]

Sede arcivescovile è la città di Ranchi, dove si trova la cattedrale dell'Immacolata Concezione di Santa Maria. A Ulhatu, nei pressi di Ranchi, sorge la basilica minore della Divina Maternità di Nostra Signora (Divine Motherhood of Our Lady).

Il territorio si estende su 5.299 km² ed è suddiviso in 35 parrocchie.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Ranchi, istituita nel 1953, comprende le seguenti suffraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Ranchi fu eretta il 25 maggio 1927 con la bolla In omnes christiani di papa Pio XI, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Calcutta, di cui originariamente era suffraganea.

Il 14 giugno 1951 e il 13 dicembre dello stesso anno cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di Sambalpur e di Raigarh-Ambikapur (oggi divisa in diocesi di Raigarh e diocesi di Ambikapur).

Il 19 settembre 1953 è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Mutant res di papa Pio XII.

L'11 aprile 1960 ha acquisito il territorio corrispondente alle isole Andamane e Nicobare, che era appartenuto all'arcidiocesi di Rangoon (oggi arcidiocesi di Yangon), in forza del decreto Cum dominium della Congregazione di Propaganda Fide.[2]

Successivamente ha ceduto altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione di nuove diocesi e precisamente:

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 3.703.427 persone contava 177.189 battezzati, corrispondenti al 4,8% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1949 346.578 7.950.000 4,4 172 48 124 2.014 124 234 50
1969 326.044 6.944.775 4,7 260 81 179 1.254 385 628 62
1980 344.904 3.215.000 10,7 270 90 180 1.277 438 862 66
1990 411.909 3.193.000 12,9 384 166 218 1.072 369 834 93
1999 107.852 1.872.324 5,8 155 35 120 695 244 576 28
2000 110.921 1.872.324 5,9 178 35 143 623 306 565 28
2001 113.645 2.454.044 4,6 176 42 134 645 254 593 28
2002 114.683 2.517.372 4,6 170 42 128 674 219 714 30
2003 115.201 2.796.892 4,1 183 51 132 629 257 688 30
2004 116.758 2.863.996 4,1 174 45 129 671 254 724 31
2010 132.767 3.032.496 4,4 257 60 197 516 286 915 33
2014 ?[3] 3.197.000 ? 289 65 224 ? 409 1.127 34
2015 161.768 3.593.032 4,5 311 71 240 520 427 1.177 34
2017 162.368 3.618.032 4,5 276 72 204 588 352 1.017 34
2020 163.187 3.509.628 4,6 287 87 200 568 318 1.024 34
2022 177.189 3.703.427 4,8 277 75 202 639 298 1.097 35

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dal sito web dell'arcidiocesi.
  2. ^ (LA) Decreto Cum dominium, AAS 52 (1960), p. 488
  3. ^ L'Annuario Pontificio riporta la cifra di 14.016 battezzati; si tratta evidentemente di un refuso tipografico.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]